Impugnazione delle sentenze del CNF ed esposizione sommaria dei fatti di causa

Il requisito dell’esposizione sommaria dei fatti di causa, fissato dall’art. 366 primo comma n. 3 cod. proc. civ. per il ricorso per cassazione, a pena d’inammissibilità, trova applicazione anche con riguardo al ricorso proposto avverso pronuncia del consiglio nazionale forense, tenuto conto del suo assoggettamento alle ordinarie regole del codice di rito, in difetto di […]

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Il COA può impugnare le sentenze del CNF (con ricorso straordinario)

La legittimazione del Consiglio dell’ordine degli avvocati e procuratori a promuovere il controllo di legittimità, da parte delle Sezioni unite della Corte di cassazione, delle decisioni del Consiglio nazionale forense in tema di disciplina degli appartenenti alla categoria, mentre non è prevista dalle disposizioni della legge 27 novembre 1933, n. 1578, va desunta dal disposto […]

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La notifica all’incolpato (e non al suo difensore) fa decorrere il termine per impugnare al CNF

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati e procuratori, l’art. 50 primo comma del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, secondo cui la notificazione della decisione del Consiglio dell’ordine, anche al fine del decorso del termine per il ricorso davanti al Consiglio nazionale forense, va effettuata all’incolpato, non pure al suo difensore, manifestamente […]

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L’avvocato non può impugnare in proprio in Cassazione la sentenza CNF che lo sospende dall’albo

L’avvocato, cui il consiglio nazionale forense – con decisione che è immediatamente esecutiva (salva la sospensione ad opera delle Sezioni unite della Corte di Cassazione) – abbia inflitto una sanzione disciplinare che lo priva, definitivamente o temporaneamente, dell’esercizio della professione forense, non può sottoscrivere (personalmente) il ricorso per cassazione avverso la decisione anzidetta, conseguendone in […]

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La corrispondenza tra fatto contestato e fatto sanzionato

In tema di procedimento disciplinare a carico degli esercenti le professioni forensi, per aversi mutamento del fatto con riferimento al principio di correlazione tra addebito contestato e sentenza occorre una trasformazione radicale, nei suoi elementi essenziali (naturalisticamente intesi, come comprensivi delle caratteristiche spaziali e temporali), del fatto concreto, sì da pervenire ad un’incertezza sull’oggetto dell’addebito […]

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Il decesso dell’incolpato in corso di causa comporta la cessazione della materia del contendere

In sede di ricorso per cassazione avverso decisione disciplinare resa dal consiglio nazionale forense, la sopravvenuta morte del professionista istante comporta la cessazione della materia del contendere, e la conseguente estinzione del procedimento, in considerazione del venir meno del soggetto titolare del diritto di ottenere una pronuncia sull’impugnazione, nonché della mancanza d’interesse dell’ordine professionale alla […]

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Impugnazione al CNF: il COA è contraddittore necessario

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati o procuratori, il giudizio di impugnazione, dinanzi al consiglio nazionale forense, deve svolgersi in contraddittorio non solo del procuratore generale presso la corte suprema di cassazione, ma anche del consiglio locale dell’ordine, che ha emesso il provvedimento impugnato, quale parte interessata alla tutela della categoria professionale. […]

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Ricorso al CNF: la mancata notifica nei termini al PG

Ai sensi degli artt 56 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578 e 66 del R.D. 22 gennaio 1934 n. 37, sull’ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore, il ricorso per cassazione avverso le decisioni del consiglio nazionale forense è inammissibile ove non notificato, nel termine di trenta giorni prescritto per la proposizione del ricorso […]

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L’accesso agli atti amministrativi del procedimento disciplinare dinanzi al COA

In materia di procedimento disciplinare a carico di avvocati e procuratori, non sussiste violazione del dovere di riservatezza qualora sia consentito l’accesso a documenti del procedimento disciplinare; infatti, il diritto di accesso ai documenti di procedimenti amministrativi, anche se disciplinari, previsto dagli artt. 21 ss. della legge n. 241 del 1990, compete a chiunque abbia […]

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La lettura di testimonianze rese innanzi a collegio diversamente composto

In considerazione delle sue particolari caratteristiche, nel corso del procedimento disciplinare amministrativo davanti al Consiglio dell’Ordine degli avvocati e procuratori è consentita la lettura di deposizioni testimoniali assunte in precedenza da un Collegio diversamente composto, purché la lettura sia consentita, anche tacitamente, dal professionista incolpato o dal suo difensore (nella specie, la S.C. ha confermato […]

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