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- Pronuncia del Consiglio Nazionale Forense – Cassazione con rinvio – Riassunzione del giudizio – Disciplina applicabile – Fondamento – Conseguenze – Fattispecie.A seguito della cassazione con rinvio della decisione resa dal Consiglio Nazionale Forense, la riassunzione del giudizio avanti a quest’ultimo organo deve avvenire su impulso di parte, ai sensi dell’art. 393 c.p.c., con la conseguenza che un’eventuale riassunzione disposta d’ufficio dal medesimo Consiglio non impedisce l’estinzione del processo, secondo i principi civilistici e dispositivi che… Leggi tutto: Pronuncia del Consiglio Nazionale Forense – Cassazione con rinvio – Riassunzione del giudizio – Disciplina applicabile – Fondamento – Conseguenze – Fattispecie.
- Il mancato riscontro alle richieste del CollegaPone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante per violazione dell’art. 19 cdf l’avvocato che ometta di dare riscontro alle ripetute richieste di informativa del Collega, sia esso controparte, dominus o domiciliatario. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Angelini), sentenza n. 393 del 28 ottobre 2024 NOTA:In senso conforme, CNF n. 129/2022, CNF n. 59/2019,… Leggi tutto: Il mancato riscontro alle richieste del Collega
- Inadempimento del mandato e mancate o false informazioni al clienteViene meno ai doveri di diligenza, dignità, correttezza e decoro della professione forense l’avvocato che non dia corso al mandato ricevuto (a nulla rilevando che il professionista non avesse ricevuto un fondo spese) e dia false rassicurazioni al cliente sullo stato della pratica, trattandosi di comportamenti censurabili che compromettono la credibilità e il ruolo dell’avvocatura… Leggi tutto: Inadempimento del mandato e mancate o false informazioni al cliente
- Sanzione deontologica e precedenti disciplinariIn ossequio al principio enunciato dall’art. 21 cdf, nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, per la quale occorre effettuare un bilanciamento tra la considerazione di gravità dei fatti addebitati ed… Leggi tutto: Sanzione deontologica e precedenti disciplinari
- L’illecito disciplinare non è scriminato dall’asserita buona fedeL’illecito disciplinare non è scriminato dall’asserita buona fede, giacché per l’imputabilità dell’infrazione è sufficiente la volontarietà con la quale è stato compiuto l’atto deontologicamente scorretto, a nulla rilevando la buona fede dell’incolpato ovvero le sue condizioni psico-fisiche, elementi dei quali si può tener conto solo nella determinazione concreta della sanzione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f.… Leggi tutto: L’illecito disciplinare non è scriminato dall’asserita buona fede
- La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinareAl fine di integrare l’illecito disciplinare sotto il profilo soggettivo è sufficiente l’elemento psicologico della suità della condotta inteso come volontà consapevole dell’atto che si compie, giacché ai fini dell’imputabilità dell’infrazione disciplinare non è necessaria la consapevolezza dell’illegittimità dell’azione, dolo generico e specifico, essendo sufficiente la volontarietà con la quale l’atto deontologicamente scorretto è stato… Leggi tutto: La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare
- Procedimento disciplinare: la rilevanza probatoria delle dichiarazioni dell’esponenteLe dichiarazioni dell’esponente possono assumere da soli valore di prova quando trovano riscontro in altri elementi obiettivi e documentali, e siano altresì esenti da lacune e vizi logici. Pertanto, l’attività istruttoria espletata dal consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: la rilevanza probatoria delle dichiarazioni dell’esponente
- Un raffreddore non giustifica il rinvio dell’udienza disciplinare per legittimo impedimentoIn applicazione dell’art. 420 ter cpp in combinato disposto con l’art. 59 lett. n) della L. n. 247/2012, l’assenza dell’incolpato o del suo difensore all’udienza dibattimentale comporta il necessario rinvio qualora sia comprovata l’assoluta impossibilità a comparire per caso fortuito, forza maggiore o altro legittimo impedimento, specifico e documentato ed avente carattere assoluto. In particolare,… Leggi tutto: Un raffreddore non giustifica il rinvio dell’udienza disciplinare per legittimo impedimento
- Sospensione per l’avvocato che faccia da tramite tra il capoclan, ristretto in carcere, ed i suoi sodali all’esternoCostituisce gravissima violazione dei più elementari princìpi deontologici il comportamento dell’avvocato che si presti a far da tramite tra il suo assistito e soggetti terzi durante il periodo di detenzione dello stesso così assicurando il mantenimento di rapporti illeciti e la divulgazione di notizie ed informazioni assunte durante i colloqui al carcere, tenendo, in tal… Leggi tutto: Sospensione per l’avvocato che faccia da tramite tra il capoclan, ristretto in carcere, ed i suoi sodali all’esterno
- La giovane età e l’inesperienza dell’incolpato possono mitigare la sanzione disciplinare da irrogarsi in concretoLa giovane età dell’incolpato può comportare una mitigazione della sanzione da irrogarsi in concreto, giacché la determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti (art. 21 cdf), avuto riguardo alla gravità dei comportamenti contestati, al grado della colpa o all’eventuale sussistenza del dolo… Leggi tutto: La giovane età e l’inesperienza dell’incolpato possono mitigare la sanzione disciplinare da irrogarsi in concreto
- Illecito disciplinare: la resipiscenza e il buon comportamento dell’incolpato successivo al fatto possono mitigare la sanzioneLa sanzione irrogata dal Consiglio territoriale, ad onta della gravità oggettiva delle violazioni incidenti su valori rilevanti della deontologia forense, ben può essere ridotta nella misura qualora, l’incolpato dimostri consapevolezza del proprio errore ed il suo comportamento successivo al fatto indichi un riallineamento alla correttezza della condotta. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Gagliano),… Leggi tutto: Illecito disciplinare: la resipiscenza e il buon comportamento dell’incolpato successivo al fatto possono mitigare la sanzione
- Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Assunzione incarico – Prestazione professionale finalizzata ad operazioni illecite – Accertamento – Limiti.Ancorché sia ben possibile che l’avvocato, nella quotidiana dinamica professionale, venga chiamato a pronunziarsi su fattispecie controverse e, talvolta, poste al confine della legalità, esercita correttamente la propria attività il professionista che denunzi al cliente quei limiti, che segnali i rischi del loro correlativo superamento e che disincentivi tale eventualità. Ne consegue, pertanto, che il… Leggi tutto: Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Assunzione incarico – Prestazione professionale finalizzata ad operazioni illecite – Accertamento – Limiti.
- Illecito suggerire al cliente il compimento di atti illeciti, fraudolenti o nulliIntegra illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che al proprio assistito suggerisca comportamenti, atti o negozi illeciti, fraudolenti o colpiti da nullità (art. 23 cdf), non costituendo “esimente” l’aver asseritamente operato perseguendo l’interesse dell’assistito medesimo seppur in violazione della legge. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Gagliano), sentenza n. 392 del 25 ottobre 2024
- La rilevanza in sede disciplinare della sentenza penale non definitiva di condannaLa sentenza penale di condanna non definitiva, ancorché non abbia efficacia di giudicato quanto alla sussistenza del fatto ed alla sua attribuibilità all’incolpato, costituisce comunque un elemento di valutazione molto utile ai fini del giudizio disciplinare, anche alla luce delle risultanze probatorie ivi acquisite, le quali sono utilizzabili da parte del giudice disciplinare, ferma la… Leggi tutto: La rilevanza in sede disciplinare della sentenza penale non definitiva di condanna
- La rilevanza (anche deontologica) del comportamento dell’avvocato che agevoli l’attività criminale di una associazione a delinquere di stampo mafiosoCostituisce gravissimo illecito disciplinare, che si pone in assoluto ed insuperabile contrasto con tutti i più elementari doveri morali e civili e si risolve, sotto il profilo deontologico, in una paradigmatica esemplificazione di inconciliabilità con la permanenza nell’albo professionale, il comportamento dell’avvocato che contribuisca ad una associazione a delinquere prestando la propria attività per la… Leggi tutto: La rilevanza (anche deontologica) del comportamento dell’avvocato che agevoli l’attività criminale di una associazione a delinquere di stampo mafioso