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- Divieto di assumere l’incarico nei confronti dell’ex cliente: l’illecito ha natura istantaneaLa violazione dell’art. 68 cdf è un illecito deontologico istantaneo, che si consuma con l’assunzione dell’incarico sicché, ai fini dell’individuazione del dies a quo della prescrizione dell’azione disciplinare, non rileva il momento -successivo- in cui l’incarico stesso termina, con la definizione del relativo giudizio ovvero per la rinuncia al mandato, giacché il prosieguo delle iniziative… Leggi tutto: Divieto di assumere l’incarico nei confronti dell’ex cliente: l’illecito ha natura istantanea
- Impugnazione al CNF: inammissibili motivi aggiunti al ricorso già propostoIn sede di impugnazione davanti al CNF, i motivi di impugnazione devono essere formulati con un unico ricorso, applicandosi, anche in sede disciplinare, il principio di diritto, di carattere generale, della consumazione del diritto di impugnazione, con la conseguenza che con la successiva memoria illustrativa, che ha solo la funzione di chiarire le ragioni esposte… Leggi tutto: Impugnazione al CNF: inammissibili motivi aggiunti al ricorso già proposto
- Inammissibile la ricusazione dell’intero Collegio giudicanteL’istituto della ricusazione (finalizzato alla corretta attuazione del principio di imparzialità) opera esclusivamente nei confronti del Giudice inteso come persona fisica e non come Ufficio Giudiziario, dovendosi, nel non probabile caso di sospetto d’imparzialità di tutti i componenti del collegio, allegare per ciascuno di essi le specifiche cause di ricusazione. Conseguentemente, è inammissibile la ricusazione… Leggi tutto: Inammissibile la ricusazione dell’intero Collegio giudicante
- Procedimento disciplinare: una generica lombosciatalgia non dà diritto al rinvio dell’udienza per legittimo impedimentoL’impedimento del professionista a comparire innanzi al giudice disciplinare non può ritenersi sussistente qualora generico e non documentale e lo stesso impedimento non può ritenersi sussistente anche qualora non sia supportato da certificato medico che dimostri l’assoluto impedimento del professionista a comparire (Nel caso di specie, l’incolpato aveva chiesto il rinvio dell’udienza disciplinare sulla scorta… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: una generica lombosciatalgia non dà diritto al rinvio dell’udienza per legittimo impedimento
- L’appropriazione indebita costituisce illecito permanenteL’appropriazione indebita costituisce illecito deontologico permanente. Conseguentemente, il relativo dies a quo prescrizionale va individuato nel momento cui: 1) il professionista ponga fine all’omissione ovvero effettui il comportamento positivo dovuto, oppure 2) sollecitato in tal senso, opponga il rifiuto affermando l’asserita legittimità del proprio contegno, con la precisazione che tale diritto debba essere rivendicato espressamente… Leggi tutto: L’appropriazione indebita costituisce illecito permanente
- La prescrizione disciplinare non può essere interrotta per più di 7 anni e mezzoAi sensi dell’art. 56 L. n. 247/2012, l’azione disciplinare si prescrive nel termine di sei anni (comma 1), che decorre dalla commissione del fatto o dalla cessazione della sua permanenza; l’interruzione della prescrizione fa decorrere un nuovo termine di cinque anni (comma 3), ma in nessun caso il termine prescrizionale complessivo può essere superiore a… Leggi tutto: La prescrizione disciplinare non può essere interrotta per più di 7 anni e mezzo
- Norme del codice deontologico forense – Natura – Fonti normative integrative del precetto legislativo – Configurabilità – Fondamento – Conseguenze in tema di contestazione dell’illecito disciplinare – Enunciazione del comportamento integrante la violazione deontologica – NecessitàLe previsioni del codice deontologico forense hanno natura di fonte integrativa dei precetti normativi e possono ispirarsi legittimamente a concetti diffusi e generalmente compresi dalla collettività. Ne consegue che, al fine di garantire l’esercizio del diritto di difesa all’interno del procedimento disciplinare che venga intrapreso a carico di un iscritto al relativo albo forense è… Leggi tutto: Norme del codice deontologico forense – Natura – Fonti normative integrative del precetto legislativo – Configurabilità – Fondamento – Conseguenze in tema di contestazione dell’illecito disciplinare – Enunciazione del comportamento integrante la violazione deontologica – Necessità
- La cancellazione dell’incolpato dall’albo nelle more del giudizio di impugnazione avanti al CNFQualora, nelle more del giudizio di impugnazione della sanzione disciplinare comminata dal CDD, l’incolpato sia cancellato dall’albo o registro forense (nella specie, a seguito di radiazione irrogatagli in altro procedimento disciplinare e nelle more divenuta definitiva), deve dichiararsi la cessazione della materia del contendere, giacché la potestas disciplinare è strettamente ed indissolubilmente collegata alla iscrizione… Leggi tutto: La cancellazione dell’incolpato dall’albo nelle more del giudizio di impugnazione avanti al CNF
- Inadempimento al mandato: l’omessa partecipazione all’udienzaIn difetto di un legittimo impedimento, ovvero di una comprovata strategia difensiva concordata con il cliente (con relativo onere probatorio a carico di chi intenda addurla), pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante il difensore che, per “non scusabile e rilevante trascuratezza” (art. 26 cdf), non partecipi all’udienza né nomini un proprio sostituto processuale o… Leggi tutto: Inadempimento al mandato: l’omessa partecipazione all’udienza
- L’erronea impugnazione al CNF del richiamo verbale pronunciato nella fase istruttoria preliminareIl richiamo verbale pronunciato nella fase istruttoria preliminare (Capo III Reg. CNF n. 2/2014), è impugnabile dinanzi al Consiglio Nazionale Forense da parte del P.M. e del Consiglio dell’ordine presso cui l’avvocato è iscritto, mentre quest’ultimo può invece proporre, in tal caso, eventuale opposizione avanti al CDD medesimo ex art. 14, comma 4-bis, Reg. CNF… Leggi tutto: L’erronea impugnazione al CNF del richiamo verbale pronunciato nella fase istruttoria preliminare
- Procedimento disciplinare: il richiamo verbale è impugnabile anche se deliberato in limine dall’assemblea plenaria su richiesta del Presidente CDDIl richiamo verbale può essere impugnato entro 30 giorni dai soggetti legittimati, qualunque sia la fase in cui lo stesso venga deliberato, e precisamente:1) se deliberato dalla Sezione disciplinare all’esito della fase decisoria (art. 28 Reg. CNF n. 2/2014 e art. 52 co. 1 lett. b L. n. 247/2012), può essere impugnato dinanzi al CNF… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: il richiamo verbale è impugnabile anche se deliberato in limine dall’assemblea plenaria su richiesta del Presidente CDD
- Il richiamo verbale presuppone l’accertamento di un illecito deontologico e ha carattere afflittivoL’applicazione del richiamo verbale, sebbene non abbia carattere di sanzione disciplinare (art. 22 cdf), presuppone per la sua irrogazione l’accertamento di un illecito deontologico (anche se lieve e scusabile) e costituisce comunque provvedimento afflittivo. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. De Benedittis), sentenza n. 301 del 15 luglio 2024
- Inammissibile l’impugnazione depositata al CNF anziché presso la segreteria del Consiglio localeÈ inammissibile il ricorso presentato direttamente al Consiglio Nazionale Forense anziché, come previsto dall’art. 59 R.D. n. 37/1934 (espressamente richiamato dall’art. 37, co. 1, L. n. 247/2012), presso la segreteria del Consiglio territoriale che ha pronunciato la decisione gravata. La ratio è quella di consentire all’organo disciplinare (CDD) e a quello custode dell’albo (COA) di… Leggi tutto: Inammissibile l’impugnazione depositata al CNF anziché presso la segreteria del Consiglio locale
- Azioni contro la parte assistita per il pagamento del compensoL’illecito disciplinare di cui all’art. 34 cdf si configura ogni qualvolta l’avvocato intenti una azione giudiziaria contro il proprio cliente senza aver preventivamente rinunciato al mandato alle liti, e quindi senza aver evitato, con l’unico mezzo possibile, qualsiasi situazione d’incompatibilità esistente tra mandato professionale e contemporanea pendenza della lite promossa contro il proprio assistito. Consiglio… Leggi tutto: Azioni contro la parte assistita per il pagamento del compenso
- L’omessa fatturazione di compensi percepiti costituisce illecito deontologico permanente (ma il dies a quo prescrizionale non va oltre il termine che la normativa fiscale fissa per la conservazione delle scritture contabili)L’avvocato ha l’obbligo, sanzionato dagli artt. 16 e 29 codice deontologico (già art. 15 cod. prev.), di emettere fattura tempestivamente e contestualmente alla riscossione dei compensi, restando irrilevante l’eventuale ritardo nell’adempimento in parola, non preso in considerazione dal codice deontologico. In particolare, la violazione di tale obbligo costituisce illecito permanente, sicché la decorrenza del termine… Leggi tutto: L’omessa fatturazione di compensi percepiti costituisce illecito deontologico permanente (ma il dies a quo prescrizionale non va oltre il termine che la normativa fiscale fissa per la conservazione delle scritture contabili)