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- La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinareAl fine di integrare l’illecito disciplinare sotto il profilo soggettivo è sufficiente l’elemento psicologico della suità della condotta inteso come volontà consapevole dell’atto che si compie, giacché ai fini dell’imputabilità dell’infrazione disciplinare non è necessaria la consapevolezza dell’illegittimità della condotta, dolo generico e specifico, essendo sufficiente la volontarietà con la quale l’atto deontologicamente scorretto è… Leggi tutto: La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare
- Sospeso l’avvocato condannato per riciclaggio in sede penaleCostituisce grave illecito (anche) disciplinare, perché lede i principi di dignità, probità e decoro (art. 9 cdf) con conseguente pregiudizio per l’immagine e la dignità dell’intero ceto forense, il comportamento dell’avvocato finalizzato al riciclaggio di ingenti somme di denaro (Nella specie, il professionista era stato condannato anche in sede penale per riciclaggio di circa 20milioni… Leggi tutto: Sospeso l’avvocato condannato per riciclaggio in sede penale
- SANZIONI DISCIPLINARI – Nuovo codice deontologico forense – Applicabilità ai procedimenti pendenti – Condizioni – Individuazione della norma più favorevole – Criteri.In tema di giudizi disciplinari nei confronti degli avvocati, ai sensi dell’art. 65, comma 5, della l. n. 247 del 2012, che ha recepito il criterio del “favor rei” in luogo di quello del “tempus regit actum”, le norme contenute nel nuovo codice deontologico forense, approvato il 31 gennaio 2014, si applicano ai procedimenti in… Leggi tutto: SANZIONI DISCIPLINARI – Nuovo codice deontologico forense – Applicabilità ai procedimenti pendenti – Condizioni – Individuazione della norma più favorevole – Criteri.
- Procedimento disciplinare: l’accertamento definitivo dei fatti in sede penaleLa sentenza penale irrevocabile di condanna ha efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare quanto all’accertamento del fatto, alla sua eventuale illiceità penale ed all’affermazione che l’imputato lo ha commesso (art. 653 co. 1-bis cpp), pur restando di competenza del giudice disciplinare verificare se il comportamento accertato sia deontologicamente sanzionabile, alla luce dell’autonomia dei rispettivi ordinamenti,… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: l’accertamento definitivo dei fatti in sede penale
- L’omessa restituzione di documenti al cliente costituisce illecito permanenteAi fini della prescrizione dell’azione disciplinare, la violazione dell’art. 33 cdf costituisce illecito deontologico permanente, il cui relativo dies a quo prescrizionale va individuato nel momento cui il professionista ponga fine all’omissione, ovvero effettui il comportamento positivo dovuto, oppure – sollecitato in tal senso – opponga il rifiuto affermando l’asserita legittimità del proprio contegno, con… Leggi tutto: L’omessa restituzione di documenti al cliente costituisce illecito permanente
- Procedimento disciplinare dinanzi al CDD: la mutazione della composizione del collegio giudicante non è causa di nullitàIl procedimento che si svolge davanti ai CDD è di natura amministrativa e, pertanto, gli eventuali vizi relativi alla composizione, o convocazione, del collegio giudicante non costituiscono cause di nullità del procedimento; in ogni caso, eventuali vizi devono essere eccepiti e rilevati nel corso del procedimento avanti al CDD, non essendo proponibili per la prima… Leggi tutto: Procedimento disciplinare dinanzi al CDD: la mutazione della composizione del collegio giudicante non è causa di nullità
- Sanzione deontologica e precedenti disciplinariIn ossequio al principio enunciato dall’art. 21 cdf, nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, per la quale occorre effettuare un bilanciamento tra la considerazione di gravità dei fatti addebitati ed… Leggi tutto: Sanzione deontologica e precedenti disciplinari
- Giudizio di rinvio al CNF: principio di diritto della Cassazione e giudicato parziale della sentenza impugnataIn sede di rinvio, il principio di diritto espresso dalla Cassazione vincola il CNF, che tuttavia potrà applicarlo nei limiti delle eventuali altre statuizioni passate in giudicato, sicché in tal caso al principio stesso potrà eventualmente darsi attuazione esclusivamente in via di autotutela da parte delle amministrazioni interessate (nella specie, il COA). Consiglio Nazionale Forense… Leggi tutto: Giudizio di rinvio al CNF: principio di diritto della Cassazione e giudicato parziale della sentenza impugnata
- I limiti alla produzione di documenti nel giudizio di rinvio al CNFNel giudizio di rinvio al CNF è ammessa la produzione di nuovi documenti quando la loro produzione sia giustificata da fatti sopravvenuti riguardanti la controversia in decisione, da esigenze istruttorie derivanti dalla sentenza di annullamento della Corte di cassazione o dall’impossibilità di produrli in precedenza per causa di forza maggiore (Nel caso di specie, la… Leggi tutto: I limiti alla produzione di documenti nel giudizio di rinvio al CNF
- Procedimento disciplinare: alla Sezione CDD possono partecipare al massimo due Consiglieri provenienti da uno stesso COAAl fine di garantire l’imparzialità e l’indipendenza del giudice disciplinare, nessuno dei componenti titolari (5) e supplenti (3) della sezione CDD può essere iscritto allo stesso COA dell’incolpato (art. 50 co. 3 L. n. 247/2012); inoltre, al fine di assicurare che le decisioni siano assunte da un organo collegiale imparziale e composto in modo da… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: alla Sezione CDD possono partecipare al massimo due Consiglieri provenienti da uno stesso COA
- L’inadempimento delle obbligazioni nei confronti dei terziCommette e consuma illecito deontologico l’avvocato che non provveda al puntuale adempimento delle proprie obbligazioni nei confronti dei terzi e ciò indipendentemente dalla natura privata o meno del debito, atteso che tale onere di natura deontologica, oltre che di natura giuridica, è finalizzato a tutelare l’affidamento dei terzi nella capacità dell’avvocato al rispetto dei propri… Leggi tutto: L’inadempimento delle obbligazioni nei confronti dei terzi
- Sanzione deontologica e precedenti disciplinariIn ossequio al principio enunciato dall’art. 21 cdf, nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, per la quale occorre effettuare un bilanciamento tra la considerazione di gravità dei fatti addebitati ed… Leggi tutto: Sanzione deontologica e precedenti disciplinari
- La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinareAl fine di integrare l’illecito disciplinare sotto il profilo soggettivo è sufficiente l’elemento psicologico della suità della condotta inteso come volontà consapevole dell’atto che si compie, giacché ai fini dell’imputabilità dell’infrazione disciplinare non è necessaria la consapevolezza dell’illegittimità dell’azione, dolo generico e specifico, essendo sufficiente la volontarietà con la quale l’atto deontologicamente scorretto è stato… Leggi tutto: La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare
- Il giudice della deontologia non ha l’obbligo di confutare esplicitamente tutte le tesi ed emergenze istruttorie non accolteAnche in tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il giudice della disciplina non ha l’obbligo di confutare esplicitamente le tesi non accolte né di effettuare una particolareggiata disamina degli elementi di giudizio non ritenuti significativi, essendo sufficiente a soddisfare l’esigenza di adeguata motivazione che il raggiunto convincimento risulti da un esame logico e… Leggi tutto: Il giudice della deontologia non ha l’obbligo di confutare esplicitamente tutte le tesi ed emergenze istruttorie non accolte
- Istruttoria esperita in sede penale: il principio delle cc.dd. prove atipiche vale anche in sede disciplinareAnche in sede disciplinare opera il principio di “acquisizione della prova”, in forza del quale un elemento probatorio, legittimamente acquisito, una volta introdotto nel processo, è acquisito agli atti e, quindi, è ben utilizzabile da parte del giudice al fine della formazione del convincimento. Conseguentemente, le risultanze probatorie acquisite, pur se formate in un procedimento… Leggi tutto: Istruttoria esperita in sede penale: il principio delle cc.dd. prove atipiche vale anche in sede disciplinare