DISTINTE INFRAZIONI DISCIPLINARI- UNICITA’ DELLA SANZIONE – CRITERI

Allorquando il comportamento dell’avvocato violi distinte norme del CDF con azioni specifiche, anche distanziate nel tempo, ma, pur tuttavia, riconducibili ad un disegno illecito unitario, la sanzione disciplinare, oltre a dover essere unica, non può essere la conseguenza di una sommatoria delle varie sanzioni previste per le singole violazioni, ma il frutto di una valutazione […]

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PROCEDIMENTO DISCIPLINARE PER GLI STESSI FATTI PENALMENTE SANZIONATI – VIOLAZIONE DEL PRINCIPIO DEL NE BIS IN IDEM – INCONFIGURABILITA’

In caso di procedimento disciplinare per i medesimi fatti sanzionati penalmente non è configurabile la violazione dell’art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo in relazione al principio del ne bis in idem stanti le diverse natura e finalità della sanzione disciplinare e di quella penale (cfr. Sent. CEDU Italia/Grande Stevens + altri). Consiglio distrettuale […]

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INAPPLICABILITA’ DEL PRINCIPIO DI FUNGIBILITA’ DELLA PENA AL DI FUORI DELL’IPOTESI DISCIPLINATA DALL’ART. 62 L.P..

L’art. 62 L.P. delinea l’ambito di operatività, in sede disciplinare, del principio di fungibilità della pena di cui all’art. 647 c.p.p., di tal che non è possibile ritenere fungibili tra loro la misura cautelare della detenzione domiciliare e la sospensione cautelare adottata in sede disciplinare ostandovi, peraltro, anche la diversa natura delle due misure (la […]

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SOSTITUZIONE DELLA MISURA CAUTELARE DETENTIVA CON ALTRA OBBLIGATORIA – INAMMISSIBILITA’ IN SEDE DISCIPLINARE DELLA ISTANZA REVOCA DELLA SOSPENSIONE CAUTELARE

La richiesta di revoca della sospensione cautelare motivata dall’avvenuta sostituzione, in sede penale, della misura cautelare detentiva con altra meno afflittiva non è accoglibile stante l’autonomia del procedimento disciplinare rispetto al procedimento penale. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. Supino, rel. Supino), decisione del 17 febbrai0 2021

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PRATICANTE AVVOCATO ABILITATO AL PATROCINIO – ATTRIBUZIONE DI TITOLO INESISTENTE – DIVIETO DI USO DI ABBREVIAZIONI EQUIVOCHE – VIOLAZIONE NORME DEONTOLOGICHE – SUSSISTENZA

Il praticante avvocato abilitato al patrocinio che utilizzi il titolo di avvocato, mediante l’abbreviazione “Avv.”, in luogo della sua effettiva qualifica professionale per esteso, ovvero “Praticante Avvocato”, sia in ambito giudiziale che stragiudiziale, pone in essere un comportamento deontologicamente censurabile, anche in ragione della tutela dell’affidamento che la collettività ripone nella figura del professionista. Consiglio […]

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OMESSA FATTURAZIONE DEI COMPENSI – ILLECITO DEONTOLOGICO DI CARATTERE ISTANTANEO

L’omessa fatturazione dei compensi è un illecito di carattere istantaneo e la prescrizione dell’azione disciplinare decorre dalla data dell’avvenuto pagamento. (In applicazione del principio di cui in massima è stata dichiarata, ai sensi dall’art. 51 RDL n. 1578/1933, l’intervenuta prescrizione dell’azione disciplinare per l’omessa fatturazione di compensi, corrisposti il 16.11.2012 ed il 18.1.2013, segnalata con […]

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VIOLAZIONE DEL DOVERE DI DILIGENZA – INCONFIGURABILITA’

L’Avvocato, nel proporre azioni risarcitorie, deve osservare il dovere di diligenza imposto dal CDF nella valutazione della veridicità dei fatti. Non viola il dovere di diligenza solo se, nonostante l’adozione di idonee cautele, non emergano elementi che possano ingenerare in lui il sospetto della falsità dei fatti posti a fondamento della domanda. (In applicazione del […]

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TRATTAMENTO SANZIONATORIO – GRAVITA’ – ELEMENTI ATTENUANTI

Ai fini dell’attenuazione del trattamento sanzionatorio, sono stati ritenuti correttamente rilevanti il comportamento collaborativo dell’incolpato ai fini dell’accertamento dei fatti oggetto dell’indagine penale; l’inesperienza legata alla sua giovane età; la sofferta misura cautelare, su supposte esigenze in seguito ritenute esistenti, ad una misura cautelare eseguita a distanza di anni dai fatti in assenza delle relative […]

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CORRISPONDENZA TRA ADDEBITO NORMATIVO E FATTO CONTESTATO

La confusione nella contestazione generata da richiami ad articoli del Codice deontologico del 2014 anziché a quelli del Codice deontologico forense previgente per fatti accaduti sotto la sua vigenza, non inficia il principio della corrispondenza tra i fatti addebitati e gli articoli contestati purchè sia esplicitata la condotta deontologicamente rilevante nella parte motiva-esplicativa. (Nel caso […]

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REGIME PREVIGENTE – PROCEDIMENTO DISCIPLINARE AVENTE AD OGGETTO FATTI REATO ED ILLECITI EMERGENTI DAL PROCEDIMENTO PENALE MA NON CONTESTATI IN QUELLA SEDE– IRRILEVANZA DELLA SOSPENSIONE NECESSARIA DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE AI FINI DELLA DECORRENZA DEL TERMINE PRESCRIZIONALE DELL’AZIONE DISCIPLINARE AVENTE AD OGGETTO GLI ILLECITI DEONTOLOGICI PENALMENTE IRRILEVANTI

La sospensione necessaria del procedimento disciplinare per pregiudizialità penale non si estende ad illeciti deontologici emergenti dal procedimento penale ma non contestati in quella sede. (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, è stata dichiarata la prescrizione dell’azione disciplinare per la violazione dell’art. 55 CDF 2014 (già art. 52 CDF […]

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