Art. 24 Codice Deontologico Forense – Conflitto di interessi

Non incorre nella violazione dell’art. 24 del Codice Deontologico Forense (conflitto di interessi) l’avvocato che accetta incarichi dagli amministratori/commissari di una società in gestione straordinaria all’esito di interdittiva antimafia per l’assistenza degli stessi innanzi al TAR e, nello stesso periodo temporale, altresì assiste i medesimi commissari in giudizi civili instaurati contro di essi dalla medesima […]

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Artt. 27 Dovere di informazione e 33- Restituzione di documenti Codice Deontologico Forense

L’avvocato che, ottenuto un decreto ingiuntivo a favore del proprio cliente nell’adempimento del mandato ricevuto, ometta allo stesso, pur reiteratamente richiestone, qualsiasi informazione sull’esito della procedura, commette la violazione prevista e sanzionata dall’art.27 comma 6 del codice deontologico forense, a nulla rilevando l’esito favorevole ottenuto, in quanto la norma citata tende a preservare i doveri […]

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INDEMPIMENTO OBBLIGAZIONI VERSO TERZI. ILLECITO A CARATTERE PERMANENTE

Costituisce violazione degli articoli 9 (doveri di probità, dignità, decoro e indipendenza), 30 n. 3 (gestione di fondi non riferibili a clienti), 63 (rapporti con i terzi) e 64 (obbligazione di adempiere a obbligazioni assunte nei confronti di terzi) il comportamento dell’avvocato che non restituisce tempestivamente la somma indebitamente percepita da terzi. Tale violazione rientra […]

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Obbligo di diligenza

L’obbligo di diligenza si estrinseca non solamente nell’opera che l’avvocato svolge in difesa del cliente ma deve estrinsecarsi anche tenendo informato costui di tutti gli eventi di rilievo che si verifichino nel corso della pratica giudiziale e stragiudiziale, soprattutto quando essi richiedono l’ adozione di decisioni aventi influenza sull’esito finale della pratica stessa. Consiglio distrettuale […]

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Azione Disciplinare – Natura ed Onere della prova

Il procedimento disciplinare è di natura accusatoria, sicché allorquando la prova della violazione deontologica non si possa ritenere sufficientemente raggiunta per mancanza di prove certe, giacché l’insufficienza di prova su un fatto induce a ritenere fondato un ragionevole dubbio sulla sussistenza di responsabilità dell’incolpato, questi va prosciolto dall’addebito. Ciò in quanto per l’irrogazione della sanzione […]

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Art. 9 Codice Deontologico Forense – Doveri di probità, dignità e decoro. Comportamenti e condotte non riguardanti l’attività forense – Condizioni – Sussistenza

La condanna definitiva in sede penale dell’avvocato per concorso esterno in associazione mafiosa si pone in assoluta antinomia con la permanenza nell’albo forense in quanto l’illecito commesso appare del tutto incompatibile con la delicata funzione di cooperazione all’esercizio della giurisdizione propria dell’attività del difensore (conf. CNF sent. n. 94 del 7-7-2020, sent. N. 179 del […]

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Artt. 5 – Condizione per l’esercizio dell’attività professionale e 36 Codice Deontologico Forense – Divieto di attività professionali senza titolo e uso di titoli inesistenti

Commette la violazione degli artt. 5 e 36 del Codice Deontologico Forense l’Avvocato Stabilito che non usa per esteso e in maniera chiara il suddetto titolo, ma utilizza forme abbreviate tali da ingenerare dubbi o confusione nei terzi, come l’abbreviazione “ABG” per il titolo di “Abogado” essendo tenuto a fare uso del titolo professionale di […]

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Azione disciplinare – Art. 63 Rapporti con i terzi

La condotta dell’avvocato deve sempre essere adeguata al prestigio della classe forense, che impone comportamenti individuali ispirati a valori positivi, immuni da ogni possibile giudizio di biasimo etico, civile o morale. Conseguentemente, commette illecito deontologico l’avvocato che contravviene ai doveri di probità, dignità, decoro ed indipendenza anche al di fuori dell’esercizio del proprio ministero.Pertanto, l’avvocato […]

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Art. 36 CDF divieto di attività professionale senza titolo e di uso di titoli inesistenti. Utilizzo di abbreviazioni equivoche. Insussistenza

Il Professionista che utilizza l’abbreviazione “abg” in luogo di ABOGADO , correttamente seguito dalla dicitura “stabilito”, dall’indicazione del collegio di appartenenza e dalla dichiarazione di intesa con l’Avvocato regolarmente iscritto all’Ordine degli Avvocati, non commette illecito deontologico.In particolare, si rimarca la differenza tra l’abbreviazione “p.avv.” e “abg”: il primo facilmente potrebbe indurre in errore sul […]

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VIOLAZIONE DEGLI ART. 17 co.2 CODICE DEONTOLOGICO VIGENTE E ART.7 D.LGS 96/01 – INSUSSISTENZA

L’Abogado che invia una missiva a titolo strettamente personale, senza alcun riferimento all’attività forense, su carta intestata con dicitura “Avv. ex Dlgs 96/01” non viola l’art. 17 co.2 Codice Deontologico vigente e l’art.7 D.lgs 96/01. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. De Benedictis, rel. Di Maio), decisione n. 35 del 8 giugno 2023

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