Procedimento disciplinare ed assistenza tecnica

Nei procedimenti davanti al Consiglio Nazionale Forense non è necessaria la presenza del difensore dell’incolpato alla seduta fissata per la discussione, atteso che l’art. 63, primo comma, del R.D. 22 gennaio 1934 n. 37 si limita a prevedere che il professionista interessato è ammesso ad esporre le sue deduzioni personalmente o a mezzo del suo […]

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Il rinvio dell’udienza per assenza dell’incolpato ha natura discrezionale

Nei procedimenti davanti al Consiglio Nazionale Forense, qualora l’incolpato, che abbia ricevuto tempestivo avviso della seduta fissata per la discussione del ricorso, chieda un rinvio adducendo il proprio impedimento a comparire, la valutazione di tale richiesta è rimessa all’apprezzamento dello stesso Consiglio, insindacabile in sede di legittimità se correttamente motivato. Cassazione Civile, sentenza del 13 […]

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Ricorso in Cassazione: il requisito dell’esposizione sommaria dei fatti di causa

Il requisito dell’esposizione sommaria dei fatti di causa, fissato dall’art. 366 comma primo, n. 3 cod. proc. civ. per il ricorso per Cassazione a pena di inammissibilità, trova applicazione anche con riguardo al ricorso proposto avverso le decisioni del Consiglio Nazionale Forense, tenuto conto che tale ricorso è assoggettato alle comuni regole del codice di […]

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Il termine per impugnare in Cassazione le sentenze del CNF

Le decisioni del Consiglio Nazionale Forense sono impugnabili dinanzi alla Corte di Cassazione, ai sensi dell’art. 56 R.D.L. n. 1578 del 1933 in relazione all’art. 34 R.D. n. 37 del 1934, entro un mese dalla loro comunicazione; tale termine opera per tutti i soggetti legittimati dal ricorso, e pertanto è riferibile anche all’impugnazione proposta dal […]

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I contraddittori necessari nel giudizio disciplinare in Cassazione

Nel giudizio di impugnazione, dinanzi alla Corte di Cassazione, delle decisioni del Consiglio Nazionale Forense, unici necessari contraddittori – in quanto unici portatori dell’interesse a proporre impugnazione e a contrastare l’impugnazione proposta – sono il soggetto destinatario del provvedimento impugnato, il consiglio dell’ordine locale che ha deciso in primo grado in sede amministrativa e il […]

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La denuncia in Cassazione dell’irregolare costituzione del Collegio disciplinare

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, il consiglio dell’ordine non può ritenersi regolarmente costituito non solo quando, come previsto dall’art. 43 R.D. n. 37 del 1934, non sia presente almeno la metà del numero complessivo dei componenti, ma anche quando, pur essendo la deliberazione adottata con la maggioranza prescritta dalla legge, il […]

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Le udienze del procedimento disciplinari non sono pubbliche

Nel procedimento disciplinare a carico di avvocati o procuratori deve escludersi l’obbligo della pubblicità delle udienze, atteso il difetto di una previsione in tal senso nelle norme che regolano il procedimento stesso, senza che sia invocabile l’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo(ratificata con legge n. 848 del 1955) che, nell’affermare l’esigenza di pubblicità […]

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La sospensione cautelare dei provvedimenti disciplinari

Il principio generale dell’ordinamento giuridico, per il quale i provvedimenti cautelari possono essere adottati anche “inaudita altera parte” quando la convocazione dei controinteressati potrebbe pregiudicare l’attuazione del provvedimento, deve ritenersi operante anche in tema di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti del Consiglio Nazionale Forense irrogativi di sanzioni disciplinari, chiesta dall’interessato alle Sezioni Unite della Corte di […]

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La natura delle decisioni disciplinari del Consiglio dell’Ordine

Il procedimento disciplinare, promosso dal Consiglio dell’Ordine nei confronti di un avvocato iscritto, è un procedimento amministrativo, conformemente alla natura e alle funzioni dell’organo, e le corrispondenti decisioni sono provvedimenti amministrativi, derivando tale carattere da quello del corrispondente procedimento. Pertanto, alle decisioni adottate dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati, anche quando riguardano la materia disciplinare, non […]

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Il provvedimento disciplinare fondato su un fatto non contestato nel capo di incolpazione viola il diritto di difesa dell’incolpato

Il principio della corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato, sancito in via generale dall’art. 112 cod. proc. civ., trova applicazione anche nei procedimenti in materia disciplinare innanzi al Consiglio Nazionale Forense. Sicché, la decisione del menzionato Consiglio che si fondi, sia pure in misura non prevalente, su un comportamento del professionista neppure implicitamente contenuto […]

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