Al procedimento disciplinare si applicano le norme del codice di procedura civile

In tema di procedimento disciplinare a carico di esercente la professione forense, il principio di immediatezza e di concentrazione proprio del procedimento penale non può esser validamente dedotto con riferimento al procedimento disciplinare che si svolge davanti al Consiglio Nazionale Forense, atteso che tale procedimento, di natura giurisdizionale, è regolato in via generale dalle norme […]

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Chi sottoscrive offese pronunciate da terzi ne assume la paternità

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante l’avvocato che usi espressioni sconvenienti od offensive in scritti difensivi, ancorché questi siano stati predisposti da terzi ed egli si sia esclusivamente limitato a sottoscriverli, perché, così facendo, ne ha comunque assunto la piena paternità. Consiglio Nazionale Forense (Pres. ALPA – Rel. PIACCI), sentenza del 22 settembre 2012, […]

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La contestazione dell’addebito disciplinare

In tema di procedimento disciplinare a carico degli esercenti le professioni forensi, la contestazione degli addebiti non esige una minuta, completa e particolareggiata esposizione delle modalità dei fatti che integrano l’illecito, essendo, invece, sufficiente che, con la lettura dell’imputazione, l’incolpato sia posto in grado di approntare in modo efficace la propria difesa, senza rischi di […]

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Il diritto di critica non giustifica accuse gratuitamente offensive

Il diritto di critica nei confronti di qualsiasi provvedimento giudiziario fa parte delle facoltà inalienabili del difensore, entro il limite, tuttavia, al di là del quale tale facoltà lascia il posto all’obbligo del rispetto della dignità dell’interlocutore (Nel caso di specie, l’avvocato aveva auspicato, in modo irridente e provocatorio, che il magistrato frequentasse una scuola […]

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Il giudizio sulla rilevanza deontologica di un fatto spetta agli organi disciplinari (non alla Cassazione)

La valutazione del Consiglio Nazionale Forense sulla non conformità dei comportamenti addebitati alla dignità ed al decoro della professione e sulla idoneità degli stessi a ledere il prestigio della classe forense, è incensurabile in sede di legittimità, sempre che sia sorretta da adeguata motivazione. Cassazione Civile, sentenza del 24 agosto 1999, n. 597, sez. U- […]

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I soggetti attivamente legittimati all’impugnazione al CNF

Legittimati a proporre l’impugnazione avverso le deliberazioni del Consiglio dell’Ordine sono esclusivamente l’iscritto contro cui si procede ed il procuratore generale presso la Corte di Appello, sicché l’impugnazione proposta da soggetti diversi da quelli indicati (ad esempio l’esponente o denunciante) non è ammissibile. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. VERMIGLIO – Rel. BERRUTI), sentenza del 22 […]

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La mancanza di una pagina (solo) nella copia notificata della sentenza del CNF

La parte che abbia ricevuto regolare notizia, nelle forme previste dall’art. 64 del R.D. 22 gennaio 1934, n. 37, del deposito dell’originale della decisione disciplinare del Consiglio Nazionale Forense e che sia stata, quindi, posta in condizione di prendere visione dell’atto nella sua integrità, non è legittimata a dedurre, in sede di ricorso per cassazione, […]

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L’avvocato sospeso non può proporre ricorso in proprio (al CNF né) in Cassazione

Non è irragionevole, e quindi non contrasta con l’art. 3 Costituzione, l’interpretazione dell’art. 66, terzo comma, R.D. 22 gennaio 1934 n. 37 – normativa speciale rispetto all’art. 365 cod. proc. civ. – secondo la quale, mentre anche un avvocato non iscritto nell’apposito albo può sottoscrivere il ricorso alle Sezioni Unite della Cassazione avverso la decisione […]

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Procedimento disciplinare: il provvedimento di archiviazione non è impugnabile al CNF

Il provvedimento di archiviazione, adottato dal Consiglio territoriale a conclusione dell’istruttoria preliminare, non costituisce atto impugnabile avanti al CNF: stante il principio generale di tassatività, in subiecta materia l’impugnazione è infatti consentita solo avverso le decisioni che concludono il procedimento disciplinare e tale non può considerarsi il suddetto decreto di archiviazione. Consiglio Nazionale Forense (Pres. […]

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Il giudizio sulla rilevanza deontologica di un fatto spetta agli organi disciplinari (non alla Cassazione)

La valutazione del Consiglio nazionale forense in ordine alla sussistenza dell’elemento sia materiale che psicologico (concretantesi, di norma, nella coscienza e volontarietà dell’azione o dell’omissione) dell’illecito disciplinare addebitato al professionista è incensurabile in sede di legittimità, in quanto sorretta da motivazione adeguata ed immune da errori. (Nell’enunciare il principio di cui in massima, le S.U. […]

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