Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano chiede di sapere se possa essere considerata utile ai fini del conseguimento dei crediti formativi previsti dal Regolamento per la Formazione Professionale Continua del Consiglio Nazionale Forense la frequentazione di corsi di preparazione indirizzati esclusivamente al sostenimento dell’Esame di Stato per il conseguimento del titolo di Avvocato.

La risposta al quesito formulato – come peraltro indicato dal medesimo Consiglio richiedente – non può che essere negativa. Ed infatti, l’art. 1 del Regolamento per la Formazione Professionale Continua prevede che “l’Avvocato iscritto all’Albo e il praticante abilitato al patrocinio, dopo il conseguimento del certificato di compiuta pratica, hanno l’obbligo di mantenere e aggiornare […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano ha chiesto di sapere se la previsione di cui all’art. 8, D. Lgs. n. 96/2001, debba interpretarsi nel senso che l’avvocato, con il quale l’avvocato stabilito deve agire di intesa, debba sempre presenziare, o comunque assistere, alle udienze alle quali partecipa l’avvocato stabilito.

Premessa l’inesistenza di precedenti in materia, la Commissione osserva quanto segue. L’art. 4 del R.D.L. n. 1578/1933 subordina l’esercizio della professione di avvocato alla iscrizione in un albo. L’art. 3 dell’anzidetto D. Lgs. n. 96/01 prevede che l’avvocato stabilito sia iscritto nella sezione speciale dell’Albo degli Avvocati. Ai sensi, poi, del successivo art. 4, l’avvocato […]

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Il COA di Lucca chiede di sapere se un promotore finanziario, iscritto al relativo Albo con partita IVA, convenuto in giudizio per risarcimento danni da responsabilità professionale, possa giovarsi del patrocinio a spese dello Stato.

La risposta è nei seguenti termini: Ai sensi dell’art. 34 Cost. “sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione”. L’esclusione da detto beneficio deve risultare in modo esplicito dalla legge di attuazione e deve trovare razionale giustificazione. Ora, nel DPR n. 115/02 non si rinviene […]

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Il COA di Milano ha chiesto di sapere se, a parere di questo Consiglio, un dipendente comunale, collocato in aspettativa non retribuita per l’espletamento del mandato di consigliere comunale, possa essere iscritto all’Albo degli Avvocati ai sensi dell’art. 18 della Legge 4 novembre 2010 n. 183, altrimenti definita “Collegato lavoro”.

La previsione succitata consente ai dipendenti pubblici di essere collocati in aspettativa “senza assegni e senza decorrenza dell’anzianità di servizio, per un periodo massimo di dodici mesi, anche per avviare attività professionali e imprenditoriali.” (comma 1); al comma 2, poi, specifica che durante il periodo di aspettativa “non si applicano le disposizioni in tema di […]

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L’Avvocato [omissis] chiede parere in ordine alla sussistenza di incompatibilità nell’assunzione da parte sua di mandato da parte di uno dei coniugi in instauranda procedura di separazione legale dopo aver incontrato entrambi i coniugi per una possibile separazione consensuale.

Il quesito è inammissibile per difetto di legittimazione attiva del richiedente. Nella specie si tratta di quesito relativo ad una vicenda di interesse prettamente personale dal momento che il professionista chiede di sapere se incorrerebbe in incompatibilità nell’assumere la difesa di uno solo dei coniugi dopo aver avuto incontri con gli stessi congiuntamente ed avere […]

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L’Avvocato [omissis] richiede parere in ordine alla possibilità di dare diffusione a sentenze emesse in processi nei quali lui o colleghi di studio avessero assistito una o più parti, nonché di indicare le modalità attraverso cui debba avvenire la pubblicazione sul sito internet del suo studio.

Il quesito è inammissibile per difetto di legittimazione attiva del richiedente. La Commissione consultiva, infatti, può essere interpellata esclusivamente dai Consigli territoriali e da Enti statali, non da persone fisiche. Consiglio Nazionale Forense (rel. Morlino), parere del 24 maggio 2012, n. 38 Quesito n. 158

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Como chiede di sapere: 1) sia possibile per un “abogado” (cittadino italiano e da sempre residente in Italia, con percorso universitario e laurea italiana, iscritto nel registro praticanti di Ordine Avvocati italiano) che ha ottenuto l’iscrizione quale avvocato stabilito presso un Foro in cui ha fissato il domicilio professionale, aprire in via del tutto autonoma quale unico titolare altro studio professionale ed esercitare stabilmente presso altro Foro; 2) sia possibile che l’avvocato stabilito anche per giudizi pendenti avanti la medesima Autorità Giudiziaria (ad esempio medesimo Tribunale) possa agire d’intesa con un diverso avvocato per ogni controversia; 3) sia sufficiente che l’intesa possa essere correttamente rappresentata da dichiarazione resa da entrambi gli avvocati e contenuta in documento allegato al fascicolo di parte e nel quale non vi sia alcun riferimento al contenzioso (a titolo esemplificativo: nominativo delle parti, RG, autorità procedente, oggetto); 4) sia necessario che l’avvocato d’intesa con l’avvocato stabilito presenzi alle udienze e conosca (anche se sommariamente) il contenzioso in essere; 5) sia necessario che l’avvocato stabilito con titolo professionale di origine di “Abogado” per essere iscritto al “Regio Collegio de Abogados de Madrid” utilizzi il predetto titolo o possa alternativamente utilizzare anche il titolo di Advocat.

Dopo ampia discussione, la Commissione rende nei seguenti termini il proprio parere. In merito al quesito n. 1), la Commissione osserva che, a norma dell’art. 4 D.L.gs 2/2/2001 n. 96 l’avvocato stabilito “… ha diritto di esercitare la professione di avvocato di cui al R.D.L. 27/11/1933 n. 1578 …”; ai sensi dell’art. 5 è tenuto […]

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Il quesito (del COA di Roma) riguarda l’applicabilità agli avvocati iscritti nell’Elenco speciale delle norme, contenute nel D. Lgs. n. 28/2010, che prevedono l’obbligo per il difensore di informare il proprio assistito della possibilità di accedere al percorso della mediazione facoltativa prima di agire o resistere in giudizio.

Il Consiglio dell’Ordine remittente formula il presente quesito, ponendosi il dubbio che gli avvocati dipendenti di enti pubblici possano essere esclusi dall’obbligo d’informativa, segnatamente per non essere ad essi applicabile la prevista sanzione dell’annullabilità del mandato, stante il rapporto “organico” che lega tali professionisti all’ente d’appartenenza Ritiene questa Commissione che, pur nell’incertezza interpretativa, l’obbligo di […]

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Il COA di Barcellona Pozzo di Gotto chiede di sapere se la carica di Presidente di una Associazione “onlus”, ovverosia senza scopo di lucro, costituisca una causa di incompatibilità con l’esercizio della professione forense ai sensi della previsione recata dall’art. 3, comma 1, del R.D. n. 1578/1933.

Come è noto, le cosiddette ONLUS, ovverosia le “Organizzazioni non lucrative di utilità sociale” hanno trovato regolamentazione nell’art. 10 del D. Lgs. n. 460 del 4 dicembre 1997; la succitata norma della vigente legge professionale sancisce, invece, l’incompatibilità dell’esercizio della professione forense con “l’esercizio del commercio in nome proprio o in nome altrui.”. Il quesito, […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bergamo chiede di sapere se sia consentito o meno che un praticante iscritto al Registro Speciale di un determinato Ordine possa svolgere la pratica forense presso lo Studio di un avvocato iscritto all’Albo di un diverso Ordine.

Come già ritenuto da questa Commissione con il parere del 27 novembre 2003, si ritiene che non vi siano dati ostativi alla possibilità che un praticante avvocato iscritto nel Registro Speciale di un Ordine, possa svolgere la pratica forense presso lo studio di un avvocato iscritto all’Albo di un Ordine diverso dal primo, tenuto conto […]

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