Il COA di Massa Carrara pone il seguente quesito: “Se sussista l’incompatibilità tra l’iscrizione all’Albo degli Avvocati e l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato avente ad oggetto la consulenza e l’assistenza legale stragiudiziale, posto che l’art. 2 comma 6 della L. 247/2012 stabilisce che ‘…è comunque consentita l’instaurazione di rapporti di lavoro subordinato ovvero la stipulazione di contratti di prestazione di opera continuativa e coordinata, aventi ad oggetto la consulenza e l’assistenza legale stragiudiziale, nell’esclusivo interesse del datore di lavoro o del soggetto in favore del quale l’opera viene prestata’, e, l’art. 18 comma unico lett. d) sancisce che ‘la professione di avvocato è incompatibile: …d) con qualsiasi attività di lavoro subordinato anche se con orario di lavoro limitato”.

La risposta è nei seguenti termini: L’art. 2 c. 6, della L. n. 247/2012, recepisce all’interno della disciplina delle professioni di avvocato la figura del “giurista d’impresa”, che pertanto non rientra nel regime delle incompatibilità di cui all’art. 18 della stessa legge. Consiglio nazionale forense (rel. Salazar), 22 giugno 2016, n. 77 Quesito n. 210, […]

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Il COA di Urbino chiede di sapere se, alla luce della circostanza che il DM 47/2016 ”Regolamento recante disposizioni per l’accertamento dell’esercizio della professione” non prevede la verifica da parte del COA delle quote annuali da parte degli iscritti quale requisito per il mantenimento dell’iscrizione all’Albo, sussista l’obbligo in capo al COA di disporre la sanzione amministrativa della sospensione dell’avvocato moroso ai sensi dell’art. 6 Reg. n. 3/2013.

La risposta è nei seguenti termini: La fattispecie trova la sua regolamentazione nell’art. 29 della L. 247/2012, che stabilisce: 1) al comma 3, lett. a): che ciascun Consiglio dell’Ordine è autorizzato a “fissare e riscuotere un contributo annuale o contributi straordinari da tutti gli iscritti a ciascun albo, elenco o registro; 2) al comma 5: […]

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Il COA di Viterbo chiede di conoscere “quale sia la disciplina applicabile ai Praticanti abilitati al patrocinio iscritti al Registro prima della entrata in vigore del Regolamento, sia nel caso in cui questo risulti già concesso alla suddetta data, sia nel caso in cui venga successivamente richiesto”.

Questa Commissione ha avuto ripetute occasioni di fornire pareri in ordine alla disciplina applicabile all’abilitazione al patrocinio, a seguito dell’innovativa disciplina dettata dall’art. 41 della legge n. 247/2012. In particolare, ha chiarito che il combinato disposto di cui agli articoli 41, comma 13, della nuova legge professionale (che contempla l’adozione di un Decreto Ministeriale recante […]

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Il COA di Barcellona Pozzo di Gotto chiede di sapere se possano essere riconosciuti ad un avvocato, obbligato a far data dall’1.1.2015, i crediti conseguiti su base volontaria nell’anno 2014 (in vigenza del regolamento 2007) avendo egli presentato richiesta di riconoscimento in vigenza del nuovo regolamento.

Ritiene la Commissione che al quesito debba essere data risposta negativa: Ai sensi dell’art. 12, comma 5 del Regolamento 6/2014 del Consiglio Nazionale Forense è infatti espressamente previsto che: “Ogni anno l’iscritto deve conseguire almeno n. 15 Crediti Formativi, di cui n. 3 Crediti Formativi nelle materie obbligatorie. È consentita la compensazione dei Crediti Formativi […]

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Il COA di Rieti chiede di sapere se alla luce delle recenti modifiche di cui alla L. 247/2012 ed in particolare alla disposizione di cui all’art. 9 rubricato “specializzazioni e successivo regolamento nonché del disposto di cui all’art. 17 del Codice Deontologico Forense: nell’ambito dei titoli di specializzazione ed informazioni sulla propria attività, siano legittimamente divulgabili ed inseribili nella carta intestata del professionista e/o negli atti giudiziari possono o no ricomprendersi i titoli di: – specialista in Diritto Civile per conseguimento del diploma presso la Scuola di Specializzazione in Diritto Civile ad esito di corso triennale ed esame finale prima dell’entrata in vigore della riforma forense; – Mediatore, con ciò intendendosi l’avvocato abilitato alla mediazione ai sensi del D. Lgs. n. 28/2010, che abbia svolto tutti i corsi di aggiornamento imposti per legge e sia iscritto presso un Organismo di Mediazione.

La risposta è nei seguenti termini: Per quanto attiene all’indicazione della specializzazione conseguita dopo un percorso triennale presso l’Università di Camerino, a seguito di esame, soccorre il comma 8 dell’art. 9, che prevede che “… coloro che alla data di entrata in vigore della presente legge abbiano conseguito titoli specialistici universitari possono indicare il relativo […]

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Il COA di Rieti chiede di conoscere se, nel caso in cui sia stato presentato attualmente un esposto nei confronti di un iscritto per i medesimi fatti per i quali il COA aveva emesso negli anni precedenti un provvedimento di archiviazione, debbano trovare comunque applicazione gli art. 50 comma 4 della legge n. 247/2012 e l’art. 11 del Regolamento n. 2/2014 approvato dal CNF ai sensi dell’art. 50, comma 5, del nuovo ordinamento professionale.

Ritenuto che il quesito ipotizza, sia pure in forma implicita, che, nel caso considerato, il COA possa (o, addirittura, debba) archiviare l’esposto, senza investire dello stesso il competente Consiglio distrettuale di disciplina, previa l’attività di cui al comma 4 del citato articolo 50, ad escludere in modo categorico una siffatta possibilità vale considerare: a) che […]

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Il COA di Latina chiede di sapere come devono essere interpretati i seguenti requisiti previsti dall’art. 7, L. 21.01.1994, n. 53, ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’avvocato ad effettuare ‘notifiche in proprio’: “a) assenza di procedimenti disciplinari pendenti…; b) non avere riportato la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio professionale o altra più grave sanzione”.

La risposta è nei seguenti termini: a) Il procedimento disciplinare è pendente dal momento della contestazione degli addebiti, atto recettizio (art. 59, c. 1, lett. a) L. n.247/2012) e art. 17, c. 1, regol. 21.2.2014, n. 2). Tanto si ricava dal principio costituzionale del contraddittorio (art. 24, c. 2) e dall’art. 7, c. 1, della […]

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Il COA di Nocera Inferiore chiede di sapere se: in caso di trasferimento presso altro ordine forense la quota di iscrizione all’Ordine sia dovuta ad entrambi gli Ordini o solo a quello di provenienza; in caso di trasferimento con rilascio del nulla osta deliberato nell’anno precedente a quello dell’effettivo trasferimento la quota di iscrizione sia dovuta ad entrambi gli Ordini o a quale di questi; nel caso in cui la quota sia dovuta ad entrambi gli Ordini da quale di questi debba essere riscosso il contributo di competenza del Consiglio Nazionale Forense

La risposta è nei seguenti termini: Ai sensi dell’art. 29 comma 3 della Legge 247/12 ogni COA è autorizzato a fissare e riscuotere un contributo annuale da tutti gli iscritti a ciascun albo, registro, o elenco al fine di provvedere alle spese di gestione e alle attività cui è deputato in forza del medesimo articolo. Tale […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rovigo ha formulato la seguente richiesta di parere “è incompatibile ex art. 28, comma 10, Legge 247/2012, il Consigliere che successivamente all’elezione abbia ricevuto da un Curatore Fallimentare e da un Commissario Liquidatore di una procedura di concordato Preventivo incarichi di difesa della procedura in una causa civile, il primo, ed in un procedimento penale ex d.lgs. 231/01, il secondo? La legge, in caso di fallimento, sembra attribuire al Giudice Delegato solo il potere di autorizzare la costituzione in giudizio (art. 25, n. 6, e 31 L.F.) rimanendo la nomina del difensore atto del Curatore. Così pure, nell’ambito del Concordato Preventivo, il decreto di omologa sembrerebbe onerare il Commissario ad acquisire il parere del Comitato dei creditori e del Commissario giudiziale (e solo di notiziare il Giudice Delegato delle azioni giudiziarie e della nomina del difensore). Sicché, né in caso di fallimento, né di concordato preventivo, la nomina del difensore sembrerebbe avvenire da parte del Giudice Delegato”.

La risposta è data nei seguenti termini. In ambito della procedura di fallimento al Giudice Delegato va chiesta, da parte del curatore, soltanto l’autorizzazione a stare in giudizio, come attore o come convenuto, ossia a promuovere o a resistere in una causa, giusto il disposto dell’art. 25, comma 1, n. 6 della Legge Fallimentare. La […]

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Quesito del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili in tema di società tra professionisti

In relazione al quesito con il quale il CNDCEC chiede se un ordine territoriale dei dottori commercialisti ed esperti contabili possa iscrivere una società tra professionisti partecipata anche da un avvocato nel proprio albo, si osserva quanto segue. Premesso che il Consiglio Nazionale Forense non ha naturalmente competenza a decidere in merito alla richiesta di […]

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