Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza […]

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Inadempimento contrattuale: prescrizione disciplinare e condotta illecita omissiva

Nei casi di condotta omissiva protrattasi nel tempo, tale da assumere i requisiti della continuità e della permanenza, la decorrenza del termine di prescrizione dell’azione disciplinare non comincia decorrere finchè la condotta medesima non sia cessata (Nel caso di specie trattavasi di mancata restituzione di un prestito). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. De […]

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La sentenza penale di assoluzione “perché il fatto non sussiste” comporta il proscioglimento disciplinare dell’incolpato

La sentenza penale irrevocabile di assoluzione, pronunciata con la formula che il fatto non sussiste comporta l’obbligato proscioglimento dell’incolpato in sede disciplinare per quei medesimi fatti, la cui ontologica esistenza deve infatti escludersi. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Neri), sentenza del 30 maggio 2014, n. 72 NOTA: In senso conforme, tra le altre, […]

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L’apertura del procedimento disciplinare non presuppone la revoca espressa della precedente sua eventuale archiviazione

Il provvedimento di archiviazione, con il quale il Consiglio dell’Ordine delibera di non esercitare l’azione disciplinare e conseguentemente di non celebrare il relativo procedimento, è privo del carattere di decisorietà, e dunque della definitività in quanto assunto “allo stato degli atti”; conseguentemente, detto provvedimento non è impugnabile e non dà luogo a preclusioni di alcun […]

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Azione giudiziaria e contestuale trattativa per la composizione stragiudiziale della controversia

Comporta violazione del dovere di lealtà e correttezza di cui all’art. 22 Cod. Deont. l’aver sottaciuto ad un Collega, in occasione di una trattativa per la composizione stragiudiziale di una controversia, di aver assunto, pochi giorni prima dell’incontro finalizzato alla trattativa stessa, un’iniziativa giudiziaria consistente nella proposizione di un ricorso per decreto ingiuntivo, giungendo ad […]

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La decisione del COA sull’istanza di ricusazione non è impugnabile al CNF

Tra gli atti impugnabili dinanzi al Consiglio Nazionale Forense non rientra il provvedimento di un Consiglio dell’Ordine territoriale che abbia deciso su una istanza di ricusazione proposta contro alcuni dei suoi componenti, ferma restando la possibilità di impugnare la decisione che il giudice incompatibile compisse ugualmente nel merito pur in composizione tale che avrebbe dovuto […]

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La “restituzione” dei documenti al cliente implica un comportamento attivo

Al fine di adempiere l’obbligo disciplinare di restituire senza ritardo alla parte assistita tutta la documentazione ricevuta per l’espletamento del mandato (art. 42 cdf) non è sufficiente lasciare la documentazione stessa nel proprio studio a disposizione del cliente, giacché il termine “restituire”, di cui alla norma, implica una condotta attiva da parte del professionista e […]

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Inadempimento al mandato professionale e false rassicurazioni al cliente

L’avvocato che, pur continuando ad assicurare il cliente dell’avvenuta instaurazione del giudizio e dell’imminenza della sua positiva conclusione, non vi abbia in realtà dato seguito, pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante sotto il duplice profilo dell’art. 38 (inadempimento del mandato, sotto la specie del mancato compimento dell’atto iniziale, con rilevante e non scusabile trascuratezza […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza […]

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