Pone in essere un comportamento deontologicamente censurabile, ai sensi degli att. 55, I e II comma, e 6 c.d.f., il professionista che, nominato in sede contrattuale arbitro unico, pur formalmente sfiduciato da una delle parti non rinunci all’incarico ricevuto e, anzi, dia corso al procedimento arbitrale emettendo il relativo lodo. (Rigetta il ricorso avverso decisione […]