Procedimento penale e sospensione della prescrizione disciplinare

In mancanza di norme che escludano o limitino la portata del principio generale stabilito dall’art. 2945, secondo comma, cod. civ., il termine di prescrizione quinquennale dell’azione disciplinare, previsto dall’art. 51 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578 (ordinamento della professione di avvocato e procuratore) non decorre durante il giudizio disciplinare instaurato a carico del professionista; […]

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I limiti deontologici alla pubblicità professionale (dopo il c.d. Decreto Bersani)

I principi in tema di pubblicità di cui alla L. n. 248/2006 (di conversione del c.d. Decreto Bersani), pur consentendo al professionista di fornire specifiche informazioni sull’attività e i servizi professionali offerti, non legittimano tuttavia una pubblicità indiscriminata avulsa dai dettami deontologici: la peculiarità e la specificità della professione forense, in virtù della sua funzione […]

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L’interruzione della prescrizione in sede amministrativa (COA) e giurisdizionale (CNF)

L’interruzione del termine quinquennale di prescrizione dell’azione disciplinare nei confronti degli esercenti la professione forense è diversamente disciplinata nei due distinti procedimenti del giudizio disciplinare; nel procedimento amministrativo trova applicazione l’art. 2945, primo comma cod. civ., secondo cui per effetto e dal momento dell’interruzione s’inizia un nuovo periodo di prescrizione; nella fase giurisdizionale davanti al […]

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Prescrizione dell’azione disciplinare e principio di non prolungabilità dei termini

Il termine quinquennale di prescrizione dell’azione disciplinare a carico di avvocati e procuratori (art. 51 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578), il quale decorre dal giorno della consumazione del fatto, ovvero, se questo costituisce anche reato per cui sia stato promosso processo penale, dalla data di definizione del processo stesso con sentenza irrevocabile, resta […]

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L’avvocato non cassazionista può impugnare in proprio le sentenze del CNF

L’avvocato che intenda impugnare una decisione del Consiglio Nazionale Forense può personalmente sottoscrivere il ricorso e partecipare alla discussione orale davanti alla Suprema Corte, pur senza essere iscritto nell’apposito albo dei patrocinanti davanti alle giurisdizioni superiori, tenuto conto che il principio generale sancito dagli artt. 82, terzo comma, e 365 cod. proc. civ. è derogato […]

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La rimessione in termini non rientra tra le cause di revocazione delle sentenze del CNF

L’istanza di rimessione in termini non costituisce mezzo ammissibile di impugnazione delle sentenze del Consiglio Nazionale Forense (Nella specie, l’avvocato aveva impugnato la sentenza del CNF pronunciata a suo carico in un procedimento, cui non era comparso a causa di un proprio asserito legittimo impedimento, che appunto adduceva a motivo di impugnazione. In applicazione del […]

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Il termine per l’indicazione dei testimoni nel procedimento disciplinare

Nel procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il termine entro il quale, a norma dell’art. 48 r.d. n. 37 del 1937, l’incolpato, il suo difensore e il P.M. possono prendere visione degli atti del procedimento, produrre documenti e indicare testimoni, contenuto nella citazione ad essi notificata, deve ritenersi perentorio. Cassazione Civile, sez. U, 07-02-2006, n. […]

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L’inadempimento professionale (38 cdf) e la mancata restituzione dei documenti al cliente (42 cdf) sono illeciti permanenti

Nel caso in cui il comportamento deontologicamente rilevante consista in una condotta omissiva protratta nel tempo, tale da assumere i connotati della continuità e della permanenza, la decorrenza del termine di prescrizione dell’azione disciplinare non comincia a decorrere se non quando sia cessata la permanenza stessa (Nel caso di specie, l’avvocato aveva omesso di dare […]

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Il Presidente del collegio giudicante nel procedimento disciplinare dinanzi al CNF

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, ai fini della validità delle deliberazioni adottate dal Consiglio nazionale forense non è necessario che ad esso partecipi, assumendo il ruolo di Presidente del collegio giudicante, il presidente o uno dei vicepresidenti del Consiglio stesso, in quanto tale ruolo verrà ricoperto – come in ogni collegio […]

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