L’interruzione (ad effetto istantaneo) della prescrizione dell’azione disciplinare

L’efficacia interruttiva spiegata, sulla prescrizione quinquennale dell’azione disciplinare nei confronti degli avvocati (prevista dall’art. 51 del R.D.L. n. 1578 del 1933), dal promovimento dell’azione stessa è desumibile dalla nozione della prescrizione quale causa di estinzione dei diritti in caso di loro mancato esercizio per un determinato tempo (art. 2943 cod. civ.), piuttosto che mediante il […]

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La sanzione disciplinare è unica anche nel caso di plurime infrazioni deontologiche

Il procedimento disciplinare comporta un giudizio complessivo sulla condotta dell’incolpato, cui va irrogata una pena unica, la maggiore assorbendo la minore, ancorché siano vari gli addebiti; tale sanzione non è la somma di altrettante pene singole sugli addebiti contestati, ma la valutazione della condotta complessiva dell’incolpato. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. VERMIGLIO – Rel. PIACCI), […]

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L’interruzione della prescrizione disciplinare: differenze di effetti nei procedimenti davanti al COA e al CNF

L’interruzione del termine quinquennale di prescrizione dell’azione disciplinare nei confronti degli esercenti la professione forense è diversamente disciplinata nei due distinti procedimenti del giudizio disciplinare: nel procedimento amministrativo trova applicazione l’art. 2945, primo comma, cod. civ., secondo cui per effetto e dal momento dell’interruzione inizia un nuovo periodo di prescrizione; nella fase giurisdizionale davanti al […]

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La prescrizione nel caso di volontaria sottrazione dell’avvocato all’esecuzione di una ordinanza di sua custodia cautelare in carcere

In tema di illecito disciplinare dell’avvocato, la prescrizione quinquennale dell’addebito, contestato al professionista in relazione alla sua condotta di volontaria sottrazione all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelate in carcere, in violazione dell’art. 5 del codice dentologico forense, decorre dal momento dell’esecuzione del provvedimento cautelare, avvenuta all’estero, in esecuzione di un provvedimento coercitivo emesso dall’autorità […]

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Il c.d. patteggiamento fa stato in sede disciplinare come se fosse una sentenza di condanna

Anche alla luce di quanto stabilito da Corte Costituzionale n. 336/2009, la sentenza di patteggiamento ex artt. 444 e 445, comma 1 c.p.p. è destinata a fare stato ai sensi dell’art. 653, comma 1 bis c.p.p., nel giudizio disciplinare per quanto attiene all’accertamento del fatto, alla sua estrinsecazione soggettiva ed oggettiva, nonché alla responsabilità dell’incolpato […]

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Il giudizio sulla rilevanza deontologica di un fatto spetta agli organi disciplinari (non alla Cassazione)

In tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, non compete alla Corte di cassazione, nell’esercizio del proprio potere di controllo di legittimità, sindacare l’apprezzamento della rilevanza del fatto assunto nel capo di incolpazione, essendo questo di competenza degli organi disciplinari forensi. (Principio espresso in fattispecie di registrazione, di nascosto, di una conversazione telefonica con […]

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Illecito definire “indegna e senza vergogna” la difesa avversaria

L’avvocato ha il diritto/dovere di dissentire dalle affermazioni avversarie, sottolineandone l’infondatezza giuridica anche con crudezza ed asperità, ma senza tuttavia ricorrere ad espressioni che si risolvono in un giudizio di assoluto disvalore con una connotazione del tutto negativa circa le qualità personali, morali e professionali della controparte, avvocato o parte che sia, portando così la […]

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La corrispondenza tra fatto contestato e fatto sanzionato

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocato, l’indagine volta ad accertare la correlazione tra addebito contestato e decisione disciplinare non deve essere effettuata alla stregua di un confronto meramente formale perchè, vertendosi in tema di garanzie e di difesa, la violazione di detto principio non sussiste allorchè l’incolpato, attraverso l’”iter” processuale, abbia avuto […]

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Espressioni sconvenienti od offensive: irrilevante il mancato ordine del giudice di cancellarle dagli scritti difensivi

In tema di frasi sconvenienti o offensive, è ininfluente il fatto che il Giudice civile abbia omesso di provvedere in ordine alla richiesta di cancellazione delle espressioni offensive, giacché il giudice della disciplina ha completa libertà di effettuare pieno riesame delle espressioni utilizzate sotto il profilo deontologico, indipendentemente dalla valutazione che possa fare il giudice […]

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L’interruzione della prescrizione dell’azione disciplinare

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocato, è manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 3 e 111 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell’art. 51 del regio decreto legge 27 novembre 1933, n. 1578, nella parte in cui consente l’interruzione della prescrizione dell’azione disciplinare, in quanto, da un lato, la previsione di un […]

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