Il quesito (del COA di Chieti) verte sulla possibilità di iscrivere nel registro dei praticanti avvocati un maresciallo dei Carabinieri postosi in aspettativa ai sensi dell’art. 15 della l. 599/1954.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Si ritiene di confermare il consolidato orientamento in base al quale si esclude la compatibilità tra la condizione di praticante avvocato e l’appartenenza a forze dell’ordine e corpi militari, a ragione del regime di subordinazione gerarchica e di disciplina che caratterizza questi ultimi, in evidente contrasto […]

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Il quesito (del COA di Cuneo) riguarda una praticante, di cui si forniscono le generalità, e che intende iscriversi ad altro ordine pur essendo già in possesso di certificato di compiuta pratica.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Il quesito è inammissibile nella formulazione proposta, poiché contiene le generalità del richiedente l’iscrizione nel registro dei praticanti. Come noto la Commissione consultiva, ai sensi del proprio regolamento istitutivo, può pronunciarsi solo su questioni generali ed astratte, specialmente in quei casi – come quello in oggetto […]

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Il Consiglio richiedente (Lucca) intende conoscere l’orientamento della Commissione sulla questione seguente: l’avvocato, indipendentemente dal luogo in cui stabilisce la residenza, deve avere un domicilio presso il quale essere sempre reperibile? Quali le conseguenze?

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “In base alla normativa vigente, come noto, il domicilio professionale è stato parificato alla residenza (per l’iscrizione all’albo ai sensi dell’attuale formulazione dell’art. 17, comma 1, n. 7 del R.D. 1578/1933 e ad ogni altro fine ai sensi dell’art. 16, l. 21 dicembre 1999, n. 526). […]

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L’Ordine richiedente (Paola) dubita della possibilità di iscrivere una laureata in “giurisprudenza per l’economia e l’impresa” presso l’Università della Calabria di Rende, di cui sono fornite le generalità.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Il quesito è inammissibile, poiché contiene le generalità del richiedente l’iscrizione nel registro dei praticanti. Come noto la Commissione consultiva, ai sensi del proprio regolamento istitutivo, può pronunciarsi solo su questioni generali ed astratte, specialmente in quei casi -come quello in oggetto – ove il Consiglio […]

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Il richiedente ha chiesto parere ad un Consiglio dell’Ordine circa la sussistenza delle condizioni per ottenere la propria iscrizione nell’elenco speciale annesso all’albo degli avvocati presso enti pubblici. L’Ordine circondariale si è espresso in termini negativi rispetto a tale facoltà.

L’interessato chiede parere sulla condizione di ingiustizia determinata dal diverso contegno adottato nei confronti di situazioni analoghe da parte di altri Ordini circondariali. La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Il quesito è inammissibile, poiché proviene da un singolo interessato. Come noto la Commissione consultiva, ai sensi del proprio regolamento istitutivo, può pronunciarsi […]

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Il Consiglio dell’Ordine cosentino chiede se si possa ammettere alla pratica forense un soggetto in possesso di laurea specialistica in giurisprudenza all’interno di una facoltà la quale attribuisca un credito formativo (e quindi un carico didattico) limitato ad alcune materie fondamentali, tra cui le procedure civile e penale.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Nonostante alcune scelte adottate nell’ambito dell’autonomia universitaria possano legittimamente apparire poco consone agli obiettivi di formazione degli aspiranti alla carriera forense, la questione non può essere affrontata sindacando tali scelte se adottate in conformità dell’attuale normativa accademica. In particolare il Consiglio dell’Ordine deve limitarsi ad accertare […]

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Il Consiglio (di Roma) inoltra la richiesta di un iscritto riguardante la legittimità di un particolare tipo di targa professionale.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La richiesta è inammissibile, poiché proviene da un singolo iscritto ed è stata solo inoltrata dal Consiglio dell’Ordine. Come più volte ricordato, la Commissione consultiva del Consiglio nazionale forense può, per espressa disposizione del suo regolamento istitutivo, esprimere pareri solo su richiesta dei Consigli dell’Ordine, e […]

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Il quesito (del COA di Bergamo) si riferisce alla facoltà, per un avvocato, di esercitare individualmente la professione e di costituire, al contempo, uno studio associato per riunire le competenze con altri colleghi che esercitano anch’essi separatamente in forma individuale.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione ritiene di confermare l’orientamento già espresso con il diffuso parere 22 marzo 2006, n. 16, con il quale si rappresentava la circostanza che non esiste, nell’attuale normativa professionale forense, alcuni divieto di esercitare contemporaneamente in forma individuale ed associata. Permane in capo all’iscritto l’obbligo […]

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Il quesito (del COA di Pesaro) riguarda coloro che abbiano conseguito l’abilitazione alla professione forense a seguito di un provvedimento cautelare di un giudice amministrativo ed alla successiva positiva valutazione della prova orale d’esame. In particolare si chiede se sia legittima la richiesta di retrodatare l’iscrizione alla data di superamento della prova rispetto a quella successiva di conforme delibera consiliare.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Il decreto-legge 30 giugno 2005, n. 115 (così come convertito nella l. 168/2005) prevede, all’art. 4, comma 2-bis, che: «conseguono ad ogni effetto l’abilitazione professionale o il titolo per il quale concorrono i candidati, in possesso dei titoli per partecipare al concorso, che abbiano superato le […]

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Il quesito (del COA di Lucca) riguarda la possibilità di pubblicizzare la propria specifica attività con la dizione “opera nel settore del diritto civile con particolare riferimento al diritto del consumatore, alle problematiche legate al rapporto con gli istituti di credito e alle esecuzioni (recupero crediti)”. Il Consiglio rimettente chiede se la dizione sia ammissibile con riferimento alle prescrizioni del codice deontologico.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “L’informativa ipotizzata dall’avvocato è conforme al dettato dell’art. 17-bis del codice deontologico. Non rileva, invero, il fatto che sia genericamente rivolta ad una particolare categoria di utenti, perché, anzi, ciò è consequenziale alla scelta di informare circa la preferenza di esercitare la professione nell’indicato settore. Non […]

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