Deroga all’incompatibilità professionale per gli avvocati dipendenti dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (I.N.P.G.I.)

L’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (I.N.P.G.I.) rientra tra gli enti pubblici per i cui dipendenti l’art. 3 del r.d.l. n. 1578 del 1933 prevede, consentendone l’iscrizione in un elenco speciale annesso all’albo professionale, una deroga al principio della incompatibilità dell’esercizio della professione di avvocato con la qualità di dipendente, atteso che dalla disciplina […]

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L’iscrizione all’albo (sezione speciale) degli avvocati di enti pubblici successivamente privatizzati

In relazione alla trasformazione di enti pubblici in società per azioni (nella specie: una Cassa di risparmio), l’applicazione (in base al D.L. n. 198 del 1993, convertito nella legge n. 292 del 1993, che ha altresì fatto salvi gli effetti di precedenti disposizioni di legge) della norma contenuta nell’art. 3, secondo comma, della legge n. […]

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La carica di presidenza dell’API non è incompatibile con la professione forense

L’API (Associazione Piccole Imprese) è un’associazione con finalità lato sensu sindacali e non può pertanto qualificarsi come società commerciale, sicché la partecipazione al Consiglio di amministrazione non comporta, per conseguenza, esercizio del commercio, neppure in via indiretta, occulta o per conto terzi. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Salazar), sentenza del 2 marzo 2012, n. 48

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Avvocati di enti pubblici: la cessazione del rapporto di impiego comporta interruzione del processo

Gli avvocati e procuratori dipendenti di enti pubblici ed iscritti nell’albo speciale annesso all’albo professionale sono abilitati al patrocinio esclusivamente per le cause e gli affari propri dell’ente presso il quale prestano la loro opera, onde la cessazione del rapporto di impiego, determinando la mancanza di legittimazione a compiere a ricevere atti processuali relativi alle […]

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Gli avvocati dipendenti da enti pubblici sono abilitati al patrocinio unicamente per le cause e gli affari propri dell’ente presso il quale prestano la loro opera

Gli avvocati dipendenti da enti pubblici sono abilitati al patrocinio unicamente per le cause e gli affari propri dell’ente presso il quale prestano la loro opera, e non anche di un ente diverso, non rilevando che quest’ultimo sia nato ad iniziativa o con capitale dell’ente pubblico, nè il carattere pubblicistico dei suoi fini istituzionali, nè […]

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Per l’iscrizione al registro dei praticanti è necessaria una laurea in giurisprudenza valida e riconosciuta in Italia

Per l’iscrizione al registro speciale dei praticanti avvocati, è necessario il possesso della laurea in Giurisprudenza riconosciuta nell’Ordinamento italiano, senza che, peraltro, le eventuali lungaggini della procedura di riconoscimento possano condurre all’attribuzione da parte del COA di validità nell’ordinamento italiano, neppure in via temporanea, al titolo di cui si discute (Nel caso di specie, trattavasi […]

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I vizi di notifica o comunicazione dei provvedimenti non ne inficiano l’esistenza

La notifica e la comunicazione sono atti autonomi dotati di effetti propri rispetto al provvedimento da notificare, sicchè le relative patologie possono incidere sulla sola efficacia ed operatività del provvedimento ma giammai sull’esistenza o validità dello stesso. Consiglio, Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Picchioni), sentenza del 2 marzo 2012, n. 46

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