Il quesito (del COA di Tivoli) riguarda il caso di una cittadina serbo-montenegrina, laureatasi in Italia, che il Consiglio dell’Ordine ha iscritto nel registro dei praticanti con riserva, in attesa di ottenere un parere quanto alla necessità della cittadinanza italiana per procedere alla predetta iscrizione.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione deve astenersi da un pronunciamento nel merito, in quanto – ai sensi del proprio regolamento istitutivo – può esprimere il proprio avviso solo su quesiti riferiti a fattispecie astratte e non riferibili a singoli soggetti e non può pronunciarsi su provvedimenti di competenza degli […]

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Il quesito (del COA di Mantova) verte sulla possibilità di iscrizione all’elenco speciale annesso all’albo degli avvocati di un pubblico dipendente che rivesta la qualifica di dirigente di un ufficio periferico di un’amministrazione e che, al contempo, svolga attività di difesa dell’ente avanti alle Commissioni tributarie.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione ritiene di confermare il proprio costante orientamento in tema di requisiti per l’iscrizione nell’elenco speciale, ed in particolare – per ciò che interessa in questo caso – la necessità, ai fini di detta iscrizione, che il pubblico dipendente sia preposto in via esclusiva all’ufficio […]

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Il Consiglio dell’Ordine rimettente (Macerata) chiede se possa essere iscritto all’elenco speciale annesso all’albo un avvocato, divenuto dipendente di un ente pubblico (del quale sono fornite le generalità), il quale non è stato inquadrato nell’organico dell’ente come avvocato bensì come “istruttore direttivo amministrativo”.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Il quesito è inammissibile, poiché – ai sensi del Regolamento del CNF e per prassi costante – la Commissione consultiva può esprimersi solo su questioni connotate da generalità ed astrattezza, non riferibili a singoli soggetti, in particolare deve astenersi dal pronunciarsi in casi specifici che, anche […]

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Il quesito (del COA di Torre Annunziata) verte sulla validità, nell’ambito delle elezioni dell’Ordine forense, di un voto che faccia riferimento non ai singoli iscritti quanto ad una lista, facendo uso di uno slogan o di una denominazione previamente indicati. Si chiede inoltre se, nel caso la lista raggiunga la maggioranza de voti validi espressi, debbano conseguentemente considerarsi eletti tutti i candidati facenti parte della lista.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: “Si ribadisce la giurisprudenza di Questo Consiglio, da tempo favorevole alla possibilità, per i singoli Consigli dell’Ordine, di darsi un regolamento di dettaglio per lo svolgimento delle operazioni elettorali (sent. C.N.F. 30 maggio 1997 e par. 30 gennaio 1998, […]

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Il quesito (del Comune di P. S. G.) verte sulla sussistenza del diritto di un segretario generale di un comune ad essere iscritto all’albo degli avvocati.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione ritiene di confermare la propria cospicua e costante giurisprudenza sul punto (v., da ultimo, i pareri 27 aprile 2005, nn. 15 e 18), ribadendo che non è possibile dare una lettura estensiva dell’art. 30 del R.D.L. 1578/1933, il quale prevede talune categorie di soggetti […]

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Il direttore di una rivista invia una segnalazione relativa ad un avvocato esercente la professione e che riveste altresì la carica di alcune società di capitali, lamentando il mancato intervento dell’Ordine locale.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Ancorché la richiesta di parere non sia pervenuta secondo i canali prescritti dal vigente regolamento delle attività del Consiglio nazionale forense (la Commissione consultiva può esprimersi solo su questioni ad essa sottoposte, di regola, tramite i Consigli territoriali) e pur non essendo il quesito formulato in […]

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Il quesito proviene da un laureato in giurisprudenza, il quale riferisce di aver superato l’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense e di essere iscritto nell’albo dei promotori finanziari, e verte sulla possibilità di contemporanea iscrizione nell’albo degli avvocati e in quello dei promotori, nonché sulla facoltà di utilizzare il titolo di “avvocato” senza essere iscritto nel relativo albo.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Il quesito è irricevibile, poiché, ai sensi del regolamento istitutivo, la Commissione consultiva del Consiglio nazionale forense può esprimersi solo su richieste di parere provenienti da Consigli dell’ordine degli avvocati, o da enti e associazioni, ma formulate in forma anonima, secondo criteri di generalità ed astrattezza, […]

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Il quesito (del COA di Cagliari) concerne la facoltà di svolgere una parte della pratica professionale in altri Paesi dell’Unione europea, e – in caso affermativo – quale sia la durata massima della permanenza all’estero e quali debbano essere i limiti ed i controlli che l’Ordine di appartenenza debba esercitare.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione ritiene di dover confermare l’orientamento già espresso più volte sul punto (v. pareri nn. 8/1995, 11/1995, 163/1997, 166/1997, 86/2002 e 116/2003). In particolare si reputa che, considerando il quadro normativo attuale, l’esperienza svolta all’estero possa essere parificata alla pratica svolta in Italia per ciò […]

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Il quesito (del COA di Lecce) verte sulla possibilità di perseguire disciplinarmente un avvocato già cancellato dall’albo a seguito di provvedimento esecutivo, ancorché non ancora definitivo.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione ritiene, sul punto, di confermare quanto già affermato nel recente parere 27 aprile 2005, n. 37, ossia che l’avvocato che subisce una sanzione a carattere interdittivo dell’esercizio professionale è sottratto all’esercizio del potere disciplinare dell’Ordine, che è espressione della supremazia speciale dell’Ente sulla comunità […]

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Il Consiglio dell’Ordine rimettente (Bologna) trasmette l’estratto di un proprio verbale, recante una delibera con la quale ha negato il rilascio di un certificato di compiuta pratica ad una praticante (della quale sono indicate le generalità), la quale lo aveva richiesto decorsi tre semestri di pratica tradizionale, uniti alla frequenza per un anno dell’Istituto di applicazione forense.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione deve astenersi da un pronunciamento nel merito, in quanto – ai sensi del proprio regolamento istitutivo – può esprimere il proprio avviso solo su quesiti riferiti a fattispecie astratte e non riferibili a singoli soggetti e non può pronunciarsi su provvedimenti di competenza degli […]

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