Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia chiede come debba interpretarsi l’art. 13, comma 5, del D. Lgs. n. 96/2001.

Come è noto, l’avvocato stabilito che abbia esercitato la professione in Italia in modo effettivo e regolare, intendendosi come tale l’esercizio senza interruzioni “che non siano dovuti agli eventi della vita quotidiana” (art. 12 D. Lgs. n. 96/2001), per almeno tre anni è dispensato dal sostenere la prova attitudinale prevista dal D. Lgs. n. 115/1992, […]

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Il COA di Roma formula quesito in materia di individuazione della data di insediamento del Consiglio distrettuale di disciplina.

Osserva la Commissione che la scansione temporale tra elezioni del CDD, proclamazione degli eletti e insediamento dell’organo è predeterminata dalla norma, ed in particolare dal Regolamento CNF n. 1/2014, a mente del quale: a) le elezioni per il rinnovo del C.D.D. devono svolgersi entro il 31 luglio dell’anno di scadenza; b) la proclamazione, che deve […]

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Il COA di Venezia pone il seguente quesito: “Se sussiste incompatibilità tra la professione forense svolta come cooperazione a titolo gratuito e l’iscrizione nel Registro Navale Internazionale dello Stato di Palau”.

Va preliminarmente osservato che il COA di Venezia non fornisce alcuna indicazione sul regime normativo del Registro Navale Internazionale dello Stato di Palau dal quale possa ricavarsi l’ammissibilità dell’iscrizione in detto Registro di persone fisiche. Deve, sul punto, rilevarsi che il DL 30 dicembre 1997, n. 457, coordinato con la legge di conversione 27 febbraio […]

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Il CDD di Reggio Calabria formula quesito in materia di procedimento disciplinare. In particolare, si chiede di sapere se – ove ai fini dell’espletamento dell’attività istruttoria il Consigliere istruttore venga affiancato da un coadiutore – questi incorra nella medesima incompatibilità di cui all’art. 20, comma 1, del Reg. n. 2/2014 (non potendo partecipare alle attività della sezione costituita in collegio giudicante); e, in caso di risposta affermativa, chi possa essere individuato per le funzioni di coadiutore per l’attività istruttoria.

Osserva la Commissione che la figura del coadiutore del Consigliere istruttore non è normativamente prevista, e che la legge professionale e il Reg. n. 2/2014 affidano al solo Consigliere istruttore le attività di espletamento dell’istruttoria, prevedendo di conseguenza che questi non possa partecipare alla successiva fase decisoria. Osserva in ogni caso la Commissione che l’incompatibilità […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo pone il seguente quesito: “Se un avvocato iscritto all’Albo ordinario dal 2000, cancellatosi a domanda nell’anno 2013 e reiscritto nell’Elenco speciale EE.PP. in data 25.01.2018, al fine di richiedere l’iscrizione all’Albo della Cassazione e Giurisdizioni Superiori, possa fare riferimento per il principio della continuità professionale al periodo precedente la cancellazione (2000/2013).”

La risposta al quesito è desumibile dai commi 3 e 4 dell’art. 22 legge n. 247/12. Ove infatti, al momento della cancellazione, l’avvocato avesse già maturato i requisiti per l’iscrizione nell’Albo speciale ai sensi della normativa previgente, entro il termine temporale recato dal secondo periodo del comma 3 dell’art. 22 (entrata in vigore della legge […]

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Il COA di Palermo chiede se, ai fini del tirocinio per l’accesso alla professione di avvocato, il Master di II livello in “Law of internet tecnology” conseguito presso l’Università commerciale “L. Bocconi” di Milano, della durata di anni uno, possa essere equiparato al diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali, indicato nel comma 9 dell’art. 41 della L. n. 247/2012.

La risposta è negativa. La disposizione contenuta nel comma 9 dell’art. 41 della L. n. 247/2012, riguardante la valutazione del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali ai fini del tirocinio per l’accesso alla professione di avvocato, è norma speciale di natura eccezionale, insuscettibile, come tale, di applicazione ad altre tipologie […]

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L’Ordine di Catanzaro chiede se sussista o meno incompatibilità fra l’esercizio della professione forense e l’assunzione dell’incarico di Amministratore Giudiziario di quote sociali, nominato dal Giudice a norma dell’art. 41 D. Lgs. 159/2011, e se l’Amministratore giudiziario così nominato possa poi ricoprire la carica di amministratore delegato della società.

La commissione, preso atto della fattispecie particolare, ritiene opportuno richiamare brevemente la normativa ritenuta applicabile: 1) l’art. 18 L. 247/2012 regolamenta le incompatibilità con la professione di avvocato; la lett. c) è dedicata alle incompatibilità con ogni attività riconducibile, genericamente, alla gestione di impresa commerciale; in tale ambito vengono collocati il socio illimitatamente responsabile di […]

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Il cerimoniale diplomatico della Repubblica chiede di sapere se sia possibile acquisire informazioni circa le motivazioni di un procedimento disciplinare a carico di un legale che rappresenta un lavoratore di una Ambasciata, che risulti sospeso dall’esercizio della professione, e se tali sanzioni possano ripercuotersi sulla legittimazione del suddetto avvocato.

La risposta è nei seguenti termini: La sospensione in sede disciplinare consiste nell’esclusione temporanea dall’esercizio della professione dell’avvocato o del praticante che sia stato riconosciuto responsabile di comportamenti gravi, o nelle ipotesi in cui non vi siano le condizioni per l’irrogazione della sola censura. Nel periodo di sospensione dalla professione, l’avvocato deve astenersi dal compiere, […]

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Il COA di Bologna chiede un parere in ordine al susseguirsi della normativa in tema di abilitazione del praticante avvocato ed in particolare chiede: a) se il praticante abilitato secondo le modalità della normativa in vigore prima dell’entrata in vigore della L. 247/12 possa proseguire, sino alla scadenza del periodo di patrocinio, secondo le disposizioni previgenti o se “ricada automaticamente sotto la nuova disciplina del patrocinio c.d. sostitutivo”; b) nella ipotesi in cui debba ritenersi applicabile la nuova normativa, si chiede se il praticante abilitato debba formulare una richiesta all’Ordine nell’ambito della quale venga dichiarato “di optare per il nuovo regime del patrocinio c.d. sostitutivo”; c) se il praticante autorizzato al patrocinio secondo le modalità previgenti, subisca o meno le limitazioni dettate dalla L. 247/12 (si legge: “assomma in sé le facoltà e i limiti di esercizio delle due discipline oppure da quale delle due diverse normative deve essere disciplinato l’esercizio del suo patrocinio?”).

La commissione ritiene che la risposta ai quesiti debba essere tratta dall’art. 1 co. 2° D.M. 17 marzo 2016 n. 70, entrato in vigore il 3 giugno 2016 ove si dispone che “il presente regolamento” – e quindi la normativa di cui all’art. 41della nuova legge professionale – “si applica ai tirocini iniziati a partire […]

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Il COA di Pescara pone il quesito circa la necessità o meno di provvedere all’esecuzione delle sanzioni c.d. formali non soltanto mediante annotazione nel fascicolo personale dell’iscritto, ai sensi dell’art. 35, comma 3, Reg. CNF n. 2/14, ma anche a mezzo invio al condannato di una lettera del Presidente del COA che espliciti i contenuti di legge di dette pene disciplinari.

Il quesito si sostanzia in una richiesta di verificare l’opportunità di far luogo ad una modifica del regolamento n. 2/2014 prevedendo che attraverso l’invio di una lettera firmata dal presidente del C.O.A. si esplicitino la natura e le conseguenze della pena disciplinare non ablativa inflitta dal C.D.D. La notifica della decisione disciplinare comporta conoscenza legale […]

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