Il COA di Roma formula quesito in merito alla compatibilità tra l’iscrizione nell’albo degli avvocati e l’assunzione della carica di consigliere semplice del consiglio di amministrazione di una società di capitali, con poteri limitati alla gestione della contrattualistica e dei rapporti bancari della stessa società, alla luce dell’art. 18, comma 1, lett. c) della legge n. 247/12.

La Commissione ha già chiarito, con il proprio parere n. 45 del 21 giugno 2017, che “la professione di avvocato è incompatibile, con l’incarico di membro di un CDA che svolga in via esclusiva i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione che gli derivano dalla legge e quindi, la gestione in senso lato della società […]

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L’Università E-Campus formula il seguente quesito: “per attivare tirocini valevoli per l’accesso alla professione di avvocato sono sufficienti le convenzioni con i vari ordini provinciali [si legga: circondariali] in assenza di una convenzione specifica con l’ordine territoriale di competenza”.

L’art. 40 della legge n. 247/2012 prevede, al comma 1, che “i consigli dell’ordine degli avvocati possono stipulare convenzioni, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, con le università per la disciplina dei rapporti reciproci”. Il successivo comma 2 prevede inoltre che “il CNF e la Conferenza dei presidi delle facoltà di giurisprudenza […]

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Il COA di Napoli Nord formula quesito relativo alla possibilità di iscrivere nel registro dei praticanti avvocati soggetti appartenenti alla Guardia di Finanza o ad altro corpo armato dello Stato, sui quali gravi obbligo di referto o denuncia.

La Commissione ritiene di non doversi al riguardo discostare dal proprio consolidato orientamento in materia alla cui stregua “l’appartenente alle Forze dell’Ordine, in considerazione dell’obbligo di rapporto o di denuncia funzionalmente connesso al suo status (che, a differenza di altre categorie di dipendenti pubblici, non consente di distinguere l’attività di servizio da quelle di altro […]

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IL COA di Benevento formula il seguente quesito: “Il Consiglio dell’Ordine può procedere alla cancellazione del proprio iscritto sottoposto a procedimento disciplinare che avanzi richiesta di cancellazione ai fini del percepimento della pensione di anzianità?”.

La risposta è nei seguenti termini. Il diritto alla pensione di anzianità, che per gli avvocati è subordinato alla cancellazione dall’albo professionale, prevale, in virtù della copertura costituzionale del diritto alla previdenza sancito dall’art. 38 della Costituzione, sulla disposizione dell’ordinamento forense che indirettamente lo limiterebbe ove si dovesse applicare con automatismo il divieto di cancellazione […]

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Il COA di Mantova formula i seguenti quesiti: “1) La cancellazione a richiesta dell’iscritto, apparentemente non consentita in caso di pendenza a suo carico di procedimento disciplinare, così come previsto dall’art. 13 del regolamento 2/14, può o, meglio, deve essere disposta ugualmente in via amministrativa in caso di cessazione del possesso dei requisiti per l’iscrizione all’albo o di incompatibilità ex articoli 17 e 18 L.P n. 247/12, a prescindere dalla pendenza del disciplinare? 2) nel caso in cui l’iscritto, sottoposto a procedimento disciplinare, chiedesse la cancellazione per motivi suoi personali (malattia, mancanza di lavoro, cessazione effettiva dell’attività, etc. etc.) permarrebbe a suo carico in ogni caso l’obbligo di versare alla Cassa i contributi obbligatori minimi fino alla definizione del procedimento disciplinare, che può durare anche più di uno o due anni?”.

La risposta è nei seguenti termini: 1) Per quanto riguarda il primo quesito si rinvia al parere n. 8/2019, reso su quesito del COA di Ancona, che di seguito si trascrive: “Ai sensi dell’art. 17, comma 16 della L. n. 247/2012, che riproduce in parte l’art. 37, penultimo comma del RDL n. 1578/1933. “non si […]

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IL COA di Ancona chiede di sapere: “se il divieto di procedere alla cancellazione dell’iscritto ex art. 17 L.P. in pendenza di procedimento disciplinare sia applicabile anche alle ipotesi di cancellazione per sopravvenuta perdita dei requisiti”.

La risposta è nei seguenti termini: Ai sensi dell’art. 17, comma 16 della L. n. 247/2012, che riproduce in parte l’art. 37, penultimo comma del RDL n. 1578/1933. “non si può pronunziare la cancellazione quando sia in corso un procedimento disciplinare”. Il divieto è sancito anche dall’art. 53 della medesima legge ed è trasfuso nell’art. […]

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Il COA di Oristano chiede di sapere se sia consentito all’iscritto (o a sezioni locali di associazioni forensi) di stipulare convenzioni con enti pubblici al fine di offrire consulenza legale gratuita ai cittadini.

Osserva la Commissione al riguardo che, indipendentemente dal contenuto delle Convenzioni, restano fermi gli ordinari poteri del COA in materia di segnalazione al competente CDD di eventuali violazioni del divieto di accaparramento di clientela o di altre previsioni deontologiche, alla luce dell’autonomo potere di sorveglianza del COA sugli iscritti, previsto dalla legge. Consiglio nazionale forense […]

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Il COA di Roma trasmette richiesta di parere del Consolato italiano a Bucarest, il quale chiede di sapere: 1) se possa rimanere iscritto nell’Albo un cittadino italiano residente all’estero e regolarmente iscritto all’AIRE, patrocinando in Italia a favore di connazionali residenti all’estero; 2) se sia consentita la contemporanea iscrizione in un Albo italiano e in un Albo straniero.

Quanto al quesito n. 1), la Commissione ritiene che l’iscrizione possa essere mantenuta ove l’avvocato abbia domicilio professionale in Italia (come prescritto dall’art. 17, comma 1, lett. c) della legge n. 247/12) e che alla medesima condizione resti pertanto assoggettata anche la possibilità di svolgere attività professionale in Italia. Quanto al quesito n. 2), la […]

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Il COA di Asti formula tre quesiti in merito al patrocinio sostitutivo disciplinato dall’art. 41, comma 12, della legge n. 24712, ed in particolare: 1) se esistano limiti all’ambito territoriale in cui il praticante possa svolgere attività in sostituzione del dominus; 2) se valgano, per il praticante abilitato al patrocinio sostitutivo, i limiti per materia e valore previsti dall’art. 7 della legge n. 479/1999; 3) se, una volta decorsi i diciotto mesi di tirocinio, il praticante possa continuare a svolgere la propria attività presso il dominus.

Quanto ai primi due quesiti si osserva quanto segue. L’art. 41, comma 12 della legge n. 247/12, innovando rispetto alla previgente disciplina, prevede che il praticante possa svolgere attività in sostituzione del dominus “e comunque sotto il controllo e la responsabilità dello stesso anche se si tratta di affari non trattati direttamente dal medesimo”. La […]

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Il COA di Trapani formula quesito in merito alla possibilità, per il praticante abilitato al patrocinio sostitutivo ai sensi dell’art. 41, comma 12, della legge n. 247/12, di svolgere l’attività in sostituzione dell’avvocato davanti a tutti i Tribunali e Giudici di pace senza limiti di valore e senza restrizioni territoriali.

La risposta è resa nei termini seguenti. L’art. 41, comma 12 della legge n. 247/12, innovando rispetto alla previgente disciplina, prevede che il praticante possa svolgere attività in sostituzione del dominus “e comunque sotto il controllo e la responsabilità dello stesso anche se si tratta di affari non trattati direttamente dal medesimo”. La medesima disposizione […]

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