Procedimento disciplinare dinanzi al COA: irregolare composizione del Collegio

La censura di irregolare composizione del Consiglio dell’Ordine per mancata rituale convocazione di tutti i membri dello stesso, non può essere dedotta, come motivo di impugnazione, dinanzi al Consiglio Nazionale Forense ove la relativa eccezione non sia già stata sollevata nel corso del procedimento disciplinare dinanzi al medesimo Consiglio dell’Ordine. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. […]

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Procedimento disciplinare dinanzi al COA: l’invalidità della costituzione dell’organo giudicante

Atteso che il procedimento disciplinare dinanzi al C.d.O. ha natura amministrativa, l’invalidità dell’atto amministrativo, sia esso nullo o annullabile, non può mai essere rilevata d’ufficio ma deve essere eccepita dalla parte interessata nel corso del procedimento sino al suo compimento, al fine di consentire la rinnovazione degli atti compiti. Ne consegue che l’invalidità della costituzione […]

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L’impugnazione sul solo quantum della sanzione fa passare in giudicato l’an della responsabilità

L’impugnazione al CNF esclusivamente sulla quantificazione della sanzione irrogata (nella specie, ritenuta eccessiva dall’appellante), comporta il formarsi di un giudicato sostanziale ed un implicito riconoscimento di veridicità dei fatti consacrati nel capo d’incolpazione. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Morlino), sentenza del 2 marzo 2012, n. 44

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La falsificazione di documenti offende il prestigio personale e dell’intera classe forense

Il professionista che ponga in essere una serie ripetuta di falsificazioni realizza un comportamento contrario ai principi di correttezza, dignità e decoro professionale deontologicamente rilevante, idoneo a vulnerare gravemente il prestigio personale e dell’intera classe forense (Nella specie, trattavasi di alterazione di documenti, della data sugli stessi, di correzione degli elementi di una perizia, di […]

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La mancata restituzione di quanto ricevuto in deposito fiduciario

La mancata restituzione di documentazione ricevuta in deposito fiduciario costituisce illecito disciplinare per violazione del dovere di lealtà in via generale disposto dall’art. 6 codice deontologico (Nel caso di specie, trattavasi di titoli cambiari ricevuti dall’incolpato in deposito fiduciario a garanzia di un pagamento rateale da eseguirsi in favore del suo cliente). Consiglio Nazionale Forense (Pres. […]

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Sull’obbligo di pagare il domiciliatario

Ove la parte assistita non adempia, commette illecito disciplinare l’avvocato che violi l’obbligo di soddisfare le prestazioni direttamente affidate ai colleghi, quand’anche ciò dipendesse da un calo dei guadagni di studio, che infatti non elimina la responsabilità disciplinare del professionista, ma al più può valutarsi ai fini della graduazione della pena. Consiglio Nazionale Forense (Pres. […]

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La c.d. clausola di impugnazione

La decisione disciplinare non deve necessariamente contenere l’avviso circa la possibile impugnazione avanti il CNF e dei termini della stessa, incombendo sull’incolpato-condannato in primo grado l’onere di conoscere gli strumenti di gravame. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Ferina), sentenza del 2 marzo 2012, n. 42 NOTA: Sulla c.d. “clausola di impugnazione” cfr. pure Consiglio […]

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L’assenza delle sottoscrizioni in calce alla copia notificata della decisione disciplinare

L’assenza di sottoscrizione del Presidente, del Segretario e dell’Estensore sulle copie notificate della decisione non è causa di invalidità, occorrendo soltanto che l’originale sia sottoscritto dal Presidente e dal Segretario, e non certo la copia ad uso notifica. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Ferina), sentenza del 2 marzo 2012, n. 42 NOTA: In senso […]

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Il divieto di cui all’art. 28 codice deontologico riguarda anche la corrispondenza propria

Il divieto di produzione in giudizio della corrispondenza ex art. 28 codice deontologico riguarda anche la corrispondenza propria, giacché l’art. 28 cit. non distingue tra mittente e destinatario e, inoltre, la ratio della norma (cioè assicurare la libertà di corrispondenza tra colleghi e lo scambio di scritti tra loro senza riserve mentali o timori che […]

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Le due ipotesi vietate dall’art. 28 codice deontologico

Il divieto di cui all’art. 28 codice deontologico riguarda due distinte e diverse ipotesi: 1) la corrispondenza tra colleghi qualificata espressamente come tale, ossia “riservata”, e ciò, a prescindere dal suo contenuto oggettivo e dalla sua più o meno rilevante pregnanza in ordine alla decisione della lite; 2) la corrispondenza che, pur non essendo qualificata […]

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