Il CDD può valutare la convenienza a procedere all’esame di tutti o di parte dei testimoni ammessi

Il giudice della deontologia ha il potere di valutare la convenienza a procedere all’esame di tutti o di parte dei testimoni ammessi e, quindi, di revocare l’ordinanza ammissiva e di dichiarare chiusa la prova, quando ritenga superflua la loro ulteriore assunzione perchè in possesso, attraverso la valutazione delle risultanze acquisite, di elementi sufficienti a determinare […]

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Procedimento disciplinare: il rinvio dell’udienza per legittimo impedimento dell’incolpato

L’incolpato ha diritto ad ottenere il rinvio dell’udienza in presenza di una situazione di legittimo impedimento, tale dovendosi, però, considerare solo un impedimento assoluto a comparire e non una qualsiasi situazione di difficoltà. Peraltro, la prova del legittimo impedimento deve essere fornita dall’incolpato, mentre il giudice non ha alcun obbligo di disporre accertamenti al fine […]

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La mancata audizione dell’incolpando nella fase preliminare al procedimento disciplinare

La mancata audizione dell’incolpando nella fase preliminare al procedimento disciplinare in presenza di sua espressa specifica richiesta, non comporta nullità del procedimento stesso, che infatti non può ancora dirsi iniziato. Peraltro, l’indispensabilità dell’audizione non è prevista neppure in riferimento alla fase dibattimentale, avendo l’incolpato diritto di sottoporsi all’esame soltanto se ne faccia richiesta o vi […]

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Subordinare al pagamento della parcella la restituzione dei documenti al cliente non è un illecito lieve né scusabile

Costituisce illecito disciplinare non lieve né scusabile (con conseguente inapplicabilità del richiamo verbale ex art. 22 co. 4 cdf) il comportamento dell’avvocato che, addirittura invocando proprie prassi di studio, subordini al pagamento del proprio compenso la restituzione della documentazione al cliente, in violazione dell’art. 33 co. 2 cdf (Nel caso di specie, in applicazione del […]

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La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico

La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti (art. 21 cdf), avuto riguardo alla gravità dei comportamenti contestati, al grado della colpa o all’eventuale sussistenza del dolo ed alla sua intensità, al comportamento dell’incolpato precedente e successivo al fatto, alle circostanze -soggettive […]

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L’illecito disciplinare è indipendente dal verificarsi di un danno o dal suo risarcimento

Il pregiudizio eventualmente subìto dalla parte assistita o da terzi a causa dell’illecito deontologico costituisce uno degli aspetti che il giudice disciplinare deve valutare nella determinazione della sanzione (art. 21, co. 4 CDF), ma non elemento costitutivo della fattispecie (che intende salvaguardare il decoro e la dignità dell’intera classe forense mediante la repressione di ogni […]

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Il mancato rispetto del termine per la notifica della delibera COA in materia di cancellazione dall’albo o registro forense

Il termine di 15 giorni indicato dall’art. 17 co. 13 L. n. 247/2012 per la notifica all’interessato della delibera del Consiglio dell’Ordine in materia di cancellazione dall’albo o registro forense, ha natura ordinatoria e non perentoria, sicché il mancato rispetto di esso non determina né la nullità del provvedimento adottato né altra ipotesi di vizio […]

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La cancellazione dall’albo dell’avvocato sottoposto ad esecuzione di pene detentive, di misure cautelari o interdittive

È manifestamente infondata la qlc dell’art. 17 comma 1, lett. f, L. n. 247/2012, nella parte in cui prevede la cancellazione amministrativa del professionista nell’ipotesi di esecuzione di pene detentive ovvero di misure cautelari o interdittive (a nulla rilevando la validità del titolo di esecuzione), per asserito contrasto con gli artt. 3 (principio di eguaglianza) […]

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Iscrizione e permanenza nell’albo o registro: per il requisito della condotta irreprensibile rilevano anche i comportamenti tenuti al di fuori della professione

Ai fini della valutazione del requisito della condotta irreprensibile (art. 17, lett. H, L. n. 247/2012), rilevano anche i comportamenti posti in essere al di fuori dell’attività professionale, in violazione dei doveri probità, dignità e decoro ove ritenuti idonei, anche per la notorietà degli stessi, a ledere l’immagine e la dignità della professione; elementi questi […]

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Alla cancellazione dall’albo/registro/elenco per mancanza dei requisiti di iscrizione non si applicano le norme sul procedimento disciplinare

Al procedimento di cancellazione dall’albo per mancanza dei requisiti di iscrizione (art. 17 L. n. 247/2012) non si applicano le norme che regolano il procedimento disciplinare (secondo cui nessuna sanzione “può essere inflitta senza che l’incolpato sia stato citato a comparire davanti ad esso, con l’assegnazione di un termine non minore di dieci giorni, per […]

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