Procedimento disciplinare: il provvedimento di archiviazione del COA non è impugnabile al CNF

Il provvedimento di archiviazione emesso dal Consiglio dell’Ordine territoriale, non è suscettibile di impugnazione, posto che – in materia disciplinare – l’impugnazione è consentita avverso le decisioni che concludono un procedimento disciplinare e legittimati a proporla, ai sensi dell’art. 50 R.D.L. n. 1578/33, sono, in via esclusiva, l’iscritto contro cui si procede ed il Procuratore […]

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Il potere disciplinare spetta al Consiglio dell’Ordine e non al suo solo Presidente

Le sanzioni disciplinari, anche le più lievi come l’avvertimento, possono essere inflitte dal Consiglio dell’Ordine e non già dal suo solo presidente, e pur sempre dopo lo svolgimento di un regolare procedimento disciplinare nel rispetto della legge, dei diritti dell’incolpato e della difesa, a pena di nullità del provvedimento altrimenti emanato. Consiglio Nazionale Forense (Pres. […]

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Il diritto di difesa prevale sull’obbligo di rispondere alla richiesta di chiarimenti del COA

Non costituisce illecito deontologico sanzionato dell’art. 24 c.d.f., secondo capoverso, la mancata risposta dell’avvocato alla richiesta del C.d.O. di chiarimenti, notizie o adempimenti in relazione a un esposto presentato, per fatti disciplinarmente rilevanti, nei confronti dello stesso iscritto. Invero, una fase preliminare del procedimento disciplinare – anche in virtù della lettera dell’art. 47 del r.d. […]

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La delibera con cui il COA dispone l’apertura del procedimento disciplinare non è impugnabile al CNF

La deliberazione dei COA territoriali che dispone l’apertura del procedimento non è immediatamente impugnabile innanzi al CNF, attesa la sua natura di atto endoprocedimentale, inidoneo -in quanto tale- ad incidere su alcuna situazione giuridica soggettiva dell’iscritto e quindi non riconducibile all’elenco tassativo degli atti scrutinabili dal Consiglio Nazionale in materia disciplinare, ovverosia le sole decisioni […]

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L’impugnazione tardiva al CNF è inammissibile

L’impugnazione della decisione disciplinare del C.d.O., ai sensi dell’art. 50, co. 2 del R.d.L. n. 1578/33 e successive modifiche ed integrazioni, deve essere proposta entro venti giorni dalla notifica del provvedimento da impugnare, sicché il ricorso depositato oltre tale termine è tardivo e, come tale, va dichiarato inammissibile. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Salazar, Rel. […]

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Le sole (e mere) dichiarazioni dell’esponente non bastano a ritenere provato l’addebito

L’attività istruttoria espletata dal Consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo ed esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o di altro soggetto portatore di un interesse personale nella vicenda, ma altresì dall’analisi delle risultanze documentali acquisite agli atti del procedimento, che rappresentano certamente criterio logico-giuridico inequivocabile a […]

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Contestazione dell’addebito disciplinare: l’omessa indicazione delle norme deontologiche violate

La contestazione dell’addebito disciplinare non richiede l’indicazione delle norme che si ritengono violate, essendo sufficiente che, con la lettura dell’incolpazione, l’interessato sia in grado di affrontare in modo efficace le proprie difese, senza il rischio di essere condannato per fatti diversi da quelli ascrittigli. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Salazar, Rel. Salazar) 20 aprile 2012, […]

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La contestazione disciplinare può non indicare la norma deontologica violata

La contestazione dell’addebito disciplinare non richiede una minuta, completa e particolareggiata esposizione delle modalità e dei fatti contestati, essendo sufficiente che, con la lettura dell’incolpazione l’interessato sia in grado di affrontare in modo efficace le proprie difese, senza il rischio di essere condannato per fatti diversi da quelli ascrittigli. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Salazar, […]

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L’omessa indicazione delle norme deontologiche violate

La mancata indicazione della norma deontologica violata non determina l’invalidità del procedimento disciplinare, atteso che, per pacifica e consolidata giurisprudenza, la contestazione, se adeguatamente specificata quanto all’indicazione dei comportamenti addebitati e tale da garantire all’incolpato la predisposizione di una difesa compiuta ed efficace, non richiede né la precisazione delle fonti di prova da utilizzare, né […]

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