La ratio dell’art. 28 codice deontologico

Il fondamento del principio generale enunciato dall’articolo 28 codice deontologico (“divieto di produrre la corrispondenza scambiata con il collega”) è, all’evidenza, quello di assicurare all’avvocato, nel corso del giudizio ma anche nella fase precedente, la possibilità di interagire (nel preminente interesse del cliente) anche per iscritto con il collega di controparte in piena libertà e […]

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Il divieto di assumere incarichi contro ex-clienti può estendersi oltre il biennio precedente

Il canone fissato dell’art. 51 del Codice Deontologico Forense, oltre alle ipotesi di assunzione di incarico contro un ex cliente nel biennio, va comunque applicato laddove si riconosca una palese violazione del principio deontologico affermato, valutando caso per caso ed in concreto la sussistenza del conflitto di interessi e quindi dell’illecito (Nel caso di specie, il […]

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L’avvocato sospeso, radiato o cancellato dall’albo non può proporre ricorso al CNF in proprio

E’ inammissibile il ricorso sottoscritto personalmente da professionista che, al tempo della sua proposizione, sia privo dello jus postulandi ex art. 63, co. 1, R.D. n. 37/1934 perché sospeso, radiato o cancellato dall’albo, nel qual caso l’impugnazione dovrà essere necessariamente proposta a mezzo di avvocato iscritto all’albo delle giurisdizioni superiori, munito di procura speciale. Consiglio […]

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L’iscrizione all’albo da parte del dipendente pubblico abilitato all’esercizio della professione

Va accolto il ricorso avverso il rigetto dell’istanza di iscrizione nell’elenco speciale di cui all’art. 3 c. 4 lett. b) del R.D.L. n. 1578/1934, qualora risulti accertato che l’istante intrattenga con l’ente datoriale rapporto di lavoro a tempo indeterminato con carattere di stabilità e che l’attività di addetto all’Ufficio Legale venga svolta in modo esclusivo […]

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L’iscrizione all’albo da parte del dipendente pubblico abilitato all’esercizio della professione

Il pubblico dipendente abilitato all’esercizio della professione forense può ottenere l’iscrizione nell’Elenco Speciale solo previa dimostrazione dell’esistenza presso l’Amministrazione di appartenenza di un Ufficio staccato e autonomo, con specifica trattazione degli affari legali dell’Ente, dovendo altresì provare la propria incardinazione in seno allo stesso Ufficio, nel quale egli deve esercitare, in via esclusiva, attività di […]

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L’iscrizione all’albo da parte del dipendente pubblico abilitato all’esercizio della professione

Il dipendente pubblico abilitato all’esercizio della professione forense, per ottenere l’iscrizione all’albo, in deroga alla incompatibilità prevista dal’art. 3, comma 4, lett. b), R.D.L. n. 1578/1933, deve dimostrare che: – presso l’ente da cui egli dipende sia stato istituito un ufficio staccato e autonomo, con specifica trattazione degli affari dell’ente; – a detto ufficio egli […]

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L’avvocato non può esporre i propri clienti in vetrina

Lo studio professionale deve garantire la riservatezza del cliente, quale esplicazione del decoro e della dignità che la funzione sociale della professione impone, sicché, qualora l’ufficio si trovi a pian terreno sul fronte strada, porte e finestre devono essere schermati o riparati dalla vista dei passanti. Tale riservatezza, peraltro, non è rinunciabile da parte del […]

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I limiti alla pubblicità professionale (dopo il c.d. Decreto Bersani)

I principi in tema di pubblicità di cui alla L. n. 248/2006 (di conversione del c.d. Decreto Bersani), pur consentendo al professionista di fornire specifiche informazioni sull’attività e i servizi professionali offerti, non legittimano tuttavia una pubblicità indiscriminata avulsa dai dettami deontologici: la peculiarità e la specificità della professione forense, in virtù della sua funzione […]

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L’introduzione in giudizio di prove false

Fondamentale dovere dell’avvocato è quello di contribuire all’attuazione dell’ordinamento per i fini della giustizia. E’ pertanto connotata da estrema gravità la responsabilità disciplinare dell’avvocato che falsifichi un documento e, tacendone la falsità, lo consegni ad un collega suo difensore affinché lo produca in giudizio come elemento di prova al fine di conseguire un compenso non […]

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