[IMPORTANTE] L’interruzione della prescrizione intervenuta entro l’anno dall’originario dies a quo NON riduce a 5 anni il termine sessennale di prescrizione

In tema di prescrizione dell’azione disciplinare (art. 56 L. n. 247/2012), l’ordinario termine sessennale (comma 1) NON si contrae fino a cinque allorché il primo atto interruttivo (comunicazione della notizia di illecito) intervenga entro l’anno dall’originario dies a quo (comma 3). Infatti, l’istituto della interruzione ha notoriamente la funzione di prolungare il termine prescrizionale originario […]

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[IMPORTANTE] L’interruzione della prescrizione intervenuta entro l’anno dall’originario dies a quo NON riduce a 5 anni il termine sessennale di prescrizione

In tema di prescrizione dell’azione disciplinare (art. 56 L. n. 247/2012), l’ordinario termine sessennale (comma 1) NON si contrae fino a cinque allorché il primo atto interruttivo (comunicazione della notizia di illecito) intervenga entro l’anno dall’originario dies a quo (comma 3). Infatti, l’istituto della interruzione ha notoriamente la funzione di prolungare il termine prescrizionale originario […]

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L’invio tardivo del Mod. 5 fa venir meno la sospensione amministrativa ma non scrimina l’illecito deontologico

Il mancato invio del Mod. 5 a Cassa forense comporta la sospensione (non disciplinare) dell’iscritto a tempo indeterminato da parte del Consiglio dell’Ordine (art. 17, co. 5, L. n. 576/1980), ferma restando l’autonoma e ulteriore rilevanza deontologica del comportamento stesso (art. 70 cdf). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Palma), sentenza n. 444 del […]

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La rilevanza (anche) deontologica del coinvolgimento dell’avvocato in reati di bancarotta

Costituisce grave (ancorché atipico) illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato condannato per bancarotta (nella specie 6 anni di reclusione), in violazione dei principi di lealtà, correttezza, probità e dignità (art. 9 cdf) e conseguente lesione della immagine della avvocatura quale inevitabile ricaduta del comportamento stesso. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Gagliano), sentenza n. 443 […]

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Avvocato integrato: l’abilitazione estera al patrocinio dinanzi alle Giurisdizioni Superiori non vale in Italia

In difetto di iscrizione dell’apposito albo speciale, l’avvocato c.d. integrato, cioè già stabilito e quindi iscritto all’albo ordinario a seguito di dispensa della prova attitudinale (art. 12 D.Lgs. n. 96/2001), non può patrocinare dinanzi alle Giurisdizioni Superiori sol perché abilitato a tale patrocinio nel Paese UE di origine, giacché il possesso del titolo italiano e […]

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L’avvocato non Cassazionista può adire in proprio il CNF solo in sede disciplinare

L’avvocato può adire personalmente il Consiglio Nazionale Forense anche se non Cassazionista solo nell’ambito del (proprio) procedimento disciplinare (purché non sia stato privatoo dell’esercizio della professione in quanto cancellato o sospeso con provvedimento già esecutivo), valendo infatti negli altri casi la regola generale secondo cui le funzioni di rappresentanza e difesa avanti qualsiasi giurisdizione speciale […]

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Conflitto di interessi: l’illecito (di pericolo) garantisce l’assoluta terzietà dell’avvocato al di sopra di ogni dubbio

Affinché possa dirsi rispettato il canone deontologico posto dall’art. 24 cdf, non solo deve essere chiara la terzietà dell’avvocato, ma è altresì necessario che in alcun modo possano esservi situazioni o atteggiamenti tali da far intendere diversamente. La suddetta norma, invero, tutela la condizione astratta di imparzialità e di indipendenza dell’avvocato – e quindi anche […]

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