Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Rapporti con i colleghi – trattenimento somme – Richiesta di compensi eccessivi – Produzione in giudizio civile di espostodisciplinare verso collega – Omessa comunicazione al C.d.O. di azione contro il collega – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che trattenga somme avute per l’espletamento del mandato, richieda compensi eccessivi non computando, con raggiri, gli acconti già versati, produca in un giudizio civile a soli fini denigratori un esposto disciplinare verso il collega di controparte e ometta di informare il consiglio dell’ordine dell’intenzione di promuovere un’azione […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di probità – Vita privata – Rapporti con i terzi – Omesso adempimento di obbligazioni assunte – Protesto di assegni – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che non adempia alle obbligazioni assunte a seguito di una transazione e che emetta assegni andati poi protestati. (Nella specie è stata confermata la sanzione della censura). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Terni, 18 marzo 1997). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. GALATI, rel. EQUIZZI), sentenza […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Rinuncia al ricorso da parte del ricorrente – Inammissibilità del procedimento.

L’atto di rinuncia alla impugnativa proposta fatto pervenire al C.N.F. da parte del ricorrente determina l’inammissibilità del ricorso per sopravvenuta rinuncia. (Dichiara l’inammissibilità del ricorso avverso decisione C.d.O. di Ancona, 22 gennaio 2001). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. DANOVI, rel. TESTA), sentenza del 17 luglio 2002, n. 102

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Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di correttezza – Dovere di difesa – Abbandono di difesa – Espressioni offensive verso assistente giudiziario – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che abbandoni la difesa non presentandosi in udienza e usi espressioni offensive nei confronti di un assistente giudiziario. (Nella specie è stata confermata la sanzione della sospensione per mesi due). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Vicenza, 12 giugno 2000). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. DANOVI, […]

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Avvocato – Elezioni forensi – Reclamo al C.N.F. – Notifica al C.d.O. e ad almeno uno degli eletti – Necessità.

Il ricorso al C.N.F. ex art. 382/1944 avverso i risultati delle elezioni dei consigli territoriale deve essere notificato per la corretta instaurazione del contraddittorio, a pena di inammissibilità, al C.d.O. come organo emanante e ad almeno uno degli eletti affinché sia salvaguardata l’esigenza degli stessi di tutelare il loro interesse alla conservazione dell’esito elettorale. (Nella […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i terzi – Trattenimento somme – Omessa restituzione di libretto di risparmio al portatore – Illecito deontologico.

L’avvocato che trattenga illegittimamente un libretto di risparmio al portatore avuto in via fiduciaria dal cliente affinché provvedesse al pagamento delle sue spese funerarie pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di probità e decoro a cui ciascun professionista è tenuto. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Lucera, 14 luglio […]

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Avvocato – Elezioni forensi – Ballottaggio – Scheda contenente un numero di preferenze maggiore a quello da esprimere – carenza di disciplina – Applicazione analogica art. 57 d.p.r. n. 570/1960 su elezioni comunali – Validità delle prime preferenze – Nullità della preferenza espressa in eccedenza.

In tema di elezioni forensi, in caso di carente previsione del d.l. 382/1944 può applicarsi per analogia l’articolo 57 d.p.r. n. 570/1960 sulle elezioni comunali, e pertanto dovrà considerarsi valida la scheda contenente un numero di preferenze maggiori di quello da esprimere, mentre dovranno essere annullate solo la o le preferenze espresse per ultimo in […]

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Avvocato – Elezioni forensi – Ricorso al C.N.F. – Jus postulandi – Avvocato candidato non iscritto all’albo degli avvocati legittimati davanti alle giurisdizioni superiori – Legittimità.

Per il combinato disposto dell’articolo 7 r.d.l. n. 1578/1933 e art. 60 r.d. n. 37/1934 nel procedimento davanti al C.N.F. il professionista interessato può difendersi personalmente se avvocato oppure affidare la propria difesa ad un avvocato abilitato al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori munito di mandato speciale. (Accoglie il ricorso avverso i risultati per il […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Impugnazione al C.N.F. – Mancanza dello jus postulandi – Legittimazione – Ricorso sottoscritto dal solo difensore privo dello jus postulandi – Inammissibilità.

È inammissibile il ricorso al C.N.F. sottoscritto dal solo difensore che sia privo dello jus postulandi perché disciplinarmente sospeso. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Padova, 26 maggio 2000). Consiglio Nazionale Forense (pres. BUCCICO, rel. BASSU), sentenza del 17 luglio 2002, n. 106

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Avvocato – Tenuta albi – Iscrizione – Avvocato avente cariche elettive e amministrative – Incompatibilità – Non sussiste.

Non rientra nelle ipotesi di incompatibilità, prevista dall’articolo 3 l.p. .n 1578/33, per i dipendenti e per coloro che comunque abbiano un ufficio retribuito con stipendio gravante sul bilancio dello Stato o di enti controllati, l’incarico di assessore provinciale e consigliere comunale essendo questa una carica onoraria politica, che non comporta alcun vincolo di subordinazione […]

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