Norme deontologiche – Dovere di correttezza e probità – Attività in periodo di sospensione – Omessi chiarimenti al C.d.O. – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che svolga attività professionale durante il periodo di sospensione e richiesto non dia chiarimenti al C.d.O. sul suo comportamento. (Nella specie la sanzione della cancellazione dall’albo e stata sostituita dalla più lieve sanzione della sospensione per mesi otto). (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O di Catania, […]

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Procedimento disciplinare – Decisione del C.N.F. – Esecutività – Provvedimento del C.d.O. di fissazione del termine di decorrenza – Non necessità.

Le decisioni del C.N.F. sono esecutive dal momento della loro pubblicazione e non è necessaria una integrazione con la determinazione del dies a quo della loro operatività da parte del C.d.O. che cura la tenuta dell’albo nel quale è iscritto l’incolpato. (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O di Catania, 11 maggio 2005). Consiglio Nazionale […]

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Procedimento disciplinare – Procedimento davanti al C.d.O. – Omessa comunicazione al difensore dell’udienza di dibattimento – Comunicazione fatta all’imputato – Legittimità.

Non determina la nullità della decisione la mancata comunicazione al difensore dell’udienza dibattimentale. L’avvio al difensore, infatti, non è necessario in quanto l’esercizio del diritto di difesa trova compiuta e adeguata regolamentazione con la sola comunicazione all’inquisito, in considerazione della sua qualità e della sua legittimazione all’autodifesa, anche nella ipotesi in cui egli intenda farsi […]

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Procedimento disciplinare – Decisione C.N.F. – Esecutività – Ricorso in Cassazione – Sospensione dell’esecutività – Automaticità – Non sussiste – Competenza esclusiva della Suprema corte.

Il ricorso in cassazione avverso le decisioni del C.N.F. non ha effetto sospensivo dell’esecutività della stessa ma è competenza esclusiva della Suprema corte decidere sulla eventuale sospensione della loro esecutività. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.N.F., N. 51/2006). Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. STEFENELLI), sentenza del 30 maggio 2007, n. 54

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Tenuta albi – Elenco speciale – Iscrizione dipendente pubblico – Tassatività dei requisiti richiesti.

Il dipendente pubblico, abilitato all’esercizio della professione forense, per ottenere l’iscrizione all’albo deve dimostrare che: – preso l’ente da cui egli dipende sia stato istituito un ufficio staccato e autonomo, con specifica trattazione degli affari dell’ente; – che a detto ufficio egli sia adibito, occupandosi in via esclusiva degli affari legali dell’ente. (Nella specie è […]

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Tenuta albi – Controllo e vigilanza degli albi – Competenza del C.d.O.

E’ competenza del C.d.O. il controllo e la vigilanza sull’attività del professionista iscritto all’albo che si estrinseca in un potere costante di verifica della sussistenza dei requisiti richiesti per l’iscrizione con il conseguente potere d’ufficio di cancellazione ove ne verificasse la mancanza. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 22 dicembre 2005). Consiglio Nazionale […]

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Norme deontologiche – Dovere di diligenza – Rapporti con la parte assistita – Omessa partecipazione alle udienze – Omessa comunicazione al cliente sullo svolgimento del processo – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, perché in violazione del dovere di diligenza a cui ciascun professionista è tenuto, l’avvocato che, richiesto dal cliente di opporsi ad alcuni decreti ingiuntivi, non partecipando alle udienze determini la cancellazione dal ruolo e la successiva estinzione dei giudizi medesimi, e che ometta di dare comunicazioni al cliente […]

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Norme deontologiche – Dovere di correttezza e probità – Rapporti con la parte assistita – Trattenimento somme di spettanza del cliente – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che si impossessi di ingenti somme spettanti al suo assistito a titolo di risarcimento per gravissime lesioni riportate a seguito di un sinistro stradale e che richiesto di chiarimenti da parte del C.d.O. riferisca, contrariamente al vero, di averle integralmente restituite avendone invece trattenuto per sé ancora […]

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Procedimento disciplinare – Procedimento davanti al C.d.O. – Natura amministrativa – Atti interruttivi con effetti istantanei – Nuova decorrenza – Decorso di più di cinque anni tra la data della decisione e quella della pubblicazione – Intervenuta prescrizione.

Il procedimento disciplinare dinanzi al C.d.O. e il provvedimento con cui esso si conclude hanno natura amministrativa, ne deriva pertanto che gli atti interruttivi verificatisi durante il procedimento davanti al C.d.O. producono soltanto effetti istantanei e dal verificarsi degli stessi comincia a decorrere un nuovo termine quinquennale di prescrizione. Sono atti interruttivi ad effetti istantanei […]

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Procedimento disciplinare – Impugnazione al C.N.F. – Patrocinio personale del professionista – Avvocato sospeso cautelarmene – Mancanza dello jus postulandi – Inammissibilità.

E’ inammissibile il ricorso al C.N.F. presentato personalmente dall’interessato che sia privo dello jus postulandi (ex art. 60 r.d. n. 37/1934) perché non iscritto all’albo professionale in quanto sospeso cautelarmente e non risulti assistito da un legale abilitato al patrocinio avanti le giurisdizioni superiori. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Verbania, 19 dicembre […]

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