Procedimento disciplinare – Decisione del C.d.O. – Deposito oltre il termine previsto dall’articolo 50 r.d.l. n. 1578/33 – Nullità della decisione – Non sussiste.

Il termine di quindici giorni, fissato dall’articolo 50 r.d.l. n. 1578/33 per il deposito della decisione disciplinare del C.d.O. non ha natura perentoria e la sua violazione non determina la nullità del provvedimento adottato. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Monza, 23 gennaio 2006). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. CRICRI’, rel. MARIANI MARINI), sentenza […]

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Procedimento disciplinare – Esercizio azione disciplinare – Legittimazione esclusiva della parte interessata – Non sussiste – Apertura d’ufficio del procedimento.

L’azione disciplinare non è di esclusiva competenza delle parti interessate, infatti, secondo il disposto dell’art. 38, III comma c.d.f., il consiglio dell’ordine può deliberare l’apertura del procedimento disciplinare anche sul presupposto della sola conoscenza dei fatti di pubblica notorietà o di semplici informazioni. Pertanto è irrilevante ai fini dell’esercizio dell’azione disciplinare la mancanza dell’esposto o […]

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Procedimento disciplinare – Prescrizione – Violazione deontologica di carattere continuativo – Termine quinquennale – Decorrenza.

L’azione disciplinare si prescrive in cinque anni dalla commissione del fatto se questo integra una condotta deontologica di carattere istantaneo, che si consuma o si esaurisce nel momento in cui la stessa viene posta in essere. Ove, invece, la violazione deontologica risulti integrata da una condotta protrattasi nel tempo la decorrenza del termine ha inizio […]

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Procedimento disciplinare – Rapporti con il giudicato penale – Autonomia.

La disciplina introdotta dal nuovo codice di procedura penale sancisce il principio di autonomia del procedimento disciplinare rispetto al penale. Pertanto il giudice disciplinare può valutare autonomamente il comportamento oggetto del procedimento penale, fermo restando l’immutabilità del fatto così come accertato dal magistrato penale, mentre è di competenza esclusiva del C.d.O. valutare se il comportamento […]

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Procedimento disciplinare – Contestazione dell’addebito – Contenuto.

La contestazione dell’addebito disciplinare non richiede una minuta, completa e particolareggiata esposizione delle modalità e dei fatti contestati, essendo sufficiente che, con la lettura dell’incolpazione l’interessato sia in grado di affrontare in modo efficace le proprie difese, senza il rischio di essere condannato per fatti diversi da quelli ascrittigli. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. […]

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Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Azione contro il collega – Comunicazione al C.d.O. per l’esperimento del tentativo di conciliazione – Limiti a tale obbligo.

A seguito della modifica del codice deontologico forense, l’obbligo previsto dall’articolo 22 della preventiva comunicazione al C.d.O. dell’intenzione di agire contro il collega per l’esperimento del tentativo di conciliazione, deve intendersi limitato solo all’ipotesi in cui la controversia riguardi fatti attinenti all’esercizio della professione e la comunicazione non pregiudichi il diritto da tutelare. Pertanto, non […]

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Procedimento disciplinare – Ricorso al C.N.F. – Ricorso sottoscritto solo dal difensore non munito di mandato speciale – Mancanza dello jus postulandi – Inammissibilità

E’ inammissibile per mancanza di jus postulandi il ricorso al C.N.F. sottoscritto e presentato dal solo difensore non munito di mandato speciale, in quanto il mandato non risulta essere presente né a margine, né in calce al ricorso medesimo, né contenuto, in forma notarile, in atto separato e allegato. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione […]

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Norme deontologiche – Dovere di correttezza e lealtà – Attività di mediazione – Omesse informazioni al cliente – Illecito deontologico.

L’avvocato che incaricato di effettuare una mediazione contrattuale nell’interesse del proprio assistito taccia la presenza di una esecuzione in corso effettuata nell’interesse, peraltro della propria moglie, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché in contrasto con il dovere di correttezza e lealtà a cui ciascun professionista è tenuto. (Nella specie la sanzione della sospensione […]

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Norme deontologiche – Dovere di correttezza e probità – Rapporti con i terzi – Rapporti con la parte assistita – Violazione del divieto di rapporti del minore con il genitore imposto dal tribunale dei minorenni – Ipotesi di insussistenza.

E’ compito del professionista comunicare ai propri clienti tutti gli atti ad essi indirizzati, pertanto è deontologicamente corretto il comportamento del professionista che comunicando alla propria cliente il provvedimento del giudice, abbia indirettamente messo a conoscenza la propria assistita, perché scritto nell’atto stesso, dell’indirizzo dell’istituto presso cui la figlia era ospitata contravvenendo al divieto posto […]

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Tenuta albi – Iscrizione – Requisiti – Condotta specchiatissima ed illibata – Accertamento – Potere discrezionale del C.d.O.

Il requisito della condotta specchiatissima ed illibata, necessario per l’iscrizione all’albo professionale, non è di per sé da escludere per la presenza di un procedimento o di una decisione penale a carico dell’interessato, ma deve essere valutato autonomamente e discrezionalmente dal C.d.O. in sede di accertamento dei requisiti, e deve riferirsi all’insieme “della vita responsabile […]

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