La “nuova” sospensione cautelare: differenze con la previgente disciplina

La sospensione cautelare delineata dall’art. 60 della legge 247/2012 è profondamente diversa da quella disciplinata dall’art. 43, comma 3, R.D.L. 1578/1933: mentre quest’ultima era una misura atipica, da utilizzare anche in casi diversi dal quelli previsti dalla legge (sottoposizione a misura di prevenzione della sorveglianza speciale, emissione di mandato, o di ordine di comparizione, o […]

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Avvocati stabiliti: la dichiarazione di intesa con altro avvocato del libero foro

Fatta eccezione per l’attività stragiudiziale (art. 10 D.Lgs. n. 96/2001), l’avvocato stabilito deve agire di intesa con un avvocato del libero foro (art. 8 D.Lgs. n. 96/2001): in particolare, tale intesa deve risultare “da scrittura privata autenticata o da dichiarazione resa da entrambi gli avvocati al giudice adito o all’autorità procedente” (art. 8 cit.), e […]

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Sospensione cautelare e sospensione-sanzione

L’istituto della sospensione cautelare -a differenza della sospensione sanzione (o pena disciplinare), pur configurata nelle norme del R.D.L. del 1933- trova le sue ragioni nella esigenza di elidere lo “strepitus fori” che può conseguire alla contestazione di un reato a carico del professionista ed assegna al Consiglio dell’Ordine locale il potere di valutarne l’opportunità, in […]

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Avvocati stabiliti: escluso il controllo sull’esercizio professionale effettivo, effettuata dal COA durante il triennio di stabilimento

In tema di iscrizione degli avvocati stabiliti nella Sezione Speciale dell’Albo, la prova dell’esercizio professionale effettivo può essere richiesta dal COA iscrivente solo una volta maturati i tre anni di iscrizione in qualità di avvocato stabilito, in sede di richiesta di integrazione del professionista nell’albo ordinario, ai fini della dispensa dalla prova attitudinale, mentre durante […]

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Iscrizione degli avvocati stabiliti nella Sezione Speciale dell’Albo: l’eventuale regolamento del COA non può imporre requisiti ultronei

In materia di iscrizione degli avvocati stabiliti nella Sezione Speciale dell’Albo, il titolo unico e sufficiente è costituito esclusivamente dal certificato di iscrizione all’Albo del Paese di provenienza e la permanenza di tale iscrizione è unica condizione rilevabile al fine del mantenimento dell’iscrizione nel paese di stabilimento. Pertanto la facoltà di verifica in capo al […]

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Cancellazione dell’avvocato stabilito e tutela del contraddittorio

La decisione di revoca dell’iscrizione nella Sezione Speciale dell’Albo degli Avvocati Stabiliti è illegittima ove il COA la deliberi senza prima invitare l’iscritto, con lettera raccomandata con avviso di ricevimento, a presentare eventuali osservazioni entro un termine non inferiore a trenta giorni dal ricevimento della raccomandata stessa (art. 17, co. 12, L. 247/2012) (Nel caso […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Patti chiede di sapere se un praticante avvocato possa svolgere il tirocinio formativo presso un avvocato iscritto all’Albo dal 30.10.2011, e quindi in epoca anteriore all’entrata in vigore della L. 247/2012, ovvero se sia applicabile l’art. 41, comma 6 lettera a) della Legge professionale, che prevede che il tirocinio possa essere svolto solo presso un avvocato con anzianità di iscrizione all’Albo non inferiore a cinque anni, tenuto conto della disposizione di cui all’art. 65 della Legge cit. che prevede che “fino alla data di entrata in vigore dei regolamenti previsti dalla presente legge si applicano, se necessario, ed in quanto compatibili le disposizioni vigenti non abrogate, anche se non richiamate.

Il parere è reso nei seguenti termini. Il requisito dell’anzianità professionale minima, previsto dall’ art. 41, comma 6, lett. a), Legge n. 247/2012, appare ragionevolmente introdotto dal Legislatore in ossequio all’esigenza che il dominus del tirocinante sia dotato della dovuta esperienza professionale, oltre che delle dovute competenze tecniche. Tuttavia, in assenza del regolamento ministeriale previsto […]

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Il Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Messina chiede di sapere se, “ai fini del calcolo del numero dei componenti del Collegio dei Revisori, debba tenersi conto dei soli iscritti all’Albo degli Avvocati, o vadano compresi anche gli iscritti al Registro Praticanti. Interpretazione, quest’ultima, che viene fatta in applicazione analogica di quanto previsto dall’art. 3, n. 1,del regolamento n. 2/14, che fissa le regole per il funzionamento e la distribuzione dei costi dei Consigli Distrettuali di Disciplina”.

Come è noto, il comma 4 dell’art. 31 L.P. affida al Collegio dei Revisori la verifica della regolare gestione patrimoniale dell’Ordine da parte del COA, dovendo riferire al riguardo all’assemblea di approvazione del bilancio, mentre il precedente comma 2 prevede che “Per gli ordini con meno di tremilacinquecento iscritti la funzione è svolta da un […]

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Il COA di Roma chiede parere sulla competenza attuale del Consiglio dell’Ordine in materia deontologica.

La competenza degli Ordini territoriali in materia deontologica è desumibile, indirettamente, dall’art. 29, comma 1, lett. f) ed h) della legge n. 247/12. La relativa materia rientra pertanto nella loro competenza entro i limiti fissati dalla legge. Consiglio nazionale forense (rel. Salazar), parere 21 ottobre 2015, n. 103 Quesito n. 90, COA Roma

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