Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Dovere di colleganza – Omessa informativa al collega della sostituzione nell’attività difensiva – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che non informi il collega precedentemente nominato di essergli stato sostituito nell’espletamento dell’attività defensionale. (Nella specie, anche in considerazione della giovane età la sanzione della censura è stata sostituita dalla più lieve sanzione dell’avvertimento). (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 19 novembre 1997). Consiglio […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di probità – Rapporti con la parte assistita – Trattenimento somme – Illecito deontologico.

Il professionista che trattenga somme di spettanza del cliente, non stralciandole neppure dal compenso della parcella, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di correttezza e lealtà propri della classe forense. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 16 novembre 1995). Consiglio Nazionale Forense (pres. CAGNANI, rel. CAGNANI), sentenza del […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Procedimento davanti al C.d.O. – Natura amministrativa Provvedimento del C.d.O. – Revoca – Ammissibilità – Preventivo ricorso al C.N.F. – Revoca – Inammissibilità.

Il provvedimento disciplinare emesso dal C.d.O., avente natura amministrativa, è atto revocabile da parte del C.d.O. che valuti l’opportunità della revoca; ma il consiglio dell’ordine non può più esercitare il potere di revoca quando avverso il provvedimento in questione sia stato proposto e rigettato il ricorso al C.N.F., quale che siano state le motivazioni giuridiche […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Rapporti con i colleghi – Trattenimento di somme – Espressioni offensive verso il collega di controparte – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante il professionista che trattenga somme avute in ragione del mandato e usi espressioni offensive nei confronti del collega di controparte. (Nella specie è stata confermata la sanzione della censura). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Vicenza, 20 aprile 1998). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. GALATI, rel. PETIZIOL), […]

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Avvocato – Tenuta albi – Domanda di iscrizione – Impugnazione al C.N.F. – Legittimazione – Patrocinio personale del professionista non iscritto all’albo – Inammissibilità.

È inammissibile il ricorso al C.N.F. presentato direttamente dal professionista che sia privo dello ius postulandi ex art. 63, d.p.r. 37/34, perché non iscritto all’albo professionale e non risulti assistito da un legale abilitato al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 20 aprile 2000). Consiglio Nazionale Forense […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Impugnazione al C.N.F. – Legittimazione – Ricorso sottoscritto dal difensore – Difetto di procura alle liti – Inammissibilità.

Deve essere dichiarato inammissibile, per difetto di legittimazione, il ricorso sottoscritto dal difensore in assenza di un valido mandato alle liti e privo della sottoscrizione dell’incolpato. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Lecce, 3 maggio 1997). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. DANOVI, rel. CASALINI), sentenza del 25 gennaio 2001, n. 1

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Impugnazione al C.N.F. – Legittimazione – Ricorso sottoscritto dal difensore – Difetto di procura alle liti – Inammissibilità.

Deve essere dichiarato inammissibile, per difetto di legittimazione, il ricorso sottoscritto dal difensore in assenza di un valido mandato alle liti e privo della sottoscrizione dell’incolpato. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Lecce, 3 maggio 1997). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. DANOVI, rel. CASALINI), sentenza del 25 gennaio 2001, n. 1

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Conflitto d’interessi – Azione contro ex cliente – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante ed in contrasto con i principi della deontologia forense l’avvocato che agisca contro un suo ex-cliente a pochi mesi dallo svolgimento del precedente mandato. (Nella specie è stata ritenuta congrua la sanzione disciplinare della censura). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Perugia, 21 novembre 1997) Consiglio Nazionale […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Uso di espressioni sconvenienti ed offensive – Illecito deontologico.

Non pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante l’avvocato che usi in un atto espressioni il cui contenuto non offenda il collega né il decoro e la dignità della classe forense (Nella specie è stata annullata la sanzione disciplinare della censura). (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Ragusa, 21 aprile 1998). Consiglio Nazionale […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Uso di espressioni sconvenienti ed offensive – Mancanza dell’animus offendendi – Illecito deontologico.

Non vi è violazione delle regole deontologiche nel caso in cui un professionista si rivolga ad un collega con frasi che non possono ritenersi pronunciate con animus offendendi e che comunque non siano lesive del prestigio e decoro della classe forense (Nella specie è stata annullata la sanzione disciplinare dell’avvertimento). (Accoglie il ricorso avverso decisione […]

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