Secondo il disposto del d.p.r. n. 101/1990 e nell’art. 26 c.d.f., l’avvocato che abbia presso lo studio un praticante deve controllare la veridicità della annotazioni (con riferimento alla esistenza del caso trattato), e la veridicità delle circostanze (con riferimento alla soluzione data) che il praticante riporta nel libretto della pratica, senza indulgere a motivi di […]