Avvocato – Norme deontologiche – Rapporto di colleganza – Colloquio in udienza con il magistrato in assenza del collega di controparte – Rapporto diretto con la controparte – Illecito disciplinare – Sussistenza

Viola l’art. 22 del Codice Deontologico l’avvocato che, in assenza del difensore della controparte, discuta con il giudice in udienza senza preventivamente informare il collega, rappresentando altresì fatti non corrispondenti a verità. Deve ritenersi censurabile sotto il profilo disciplinare, per violazione dell’art. 22 del Codice Deontologico, il comportamento dell’avvocato che intrattenga rapporti diretti con le […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Gestione di somme – Indebito trattenimento – Responsabilità disciplinare – Sanzione della sospensione – Misura – Adeguatezza

In caso di illecito trattenimento o mancata restituzione di somme, deve ritenersi congrua la sanzione della sospensione dall’esercizio della professione per la durata di mesi sei, atteso che tali illeciti disciplinari sono idonei a compromettere l’immagine dell’avvocato nei confronti della collettività e che, pertanto, la sanzione interdittiva nella misura indicata appare senz’altro proporzionata. (Rigetta il […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Procedimento dinanzi al C.d.O. – Prova testimoniale – Valutazione – Poteri del C.d.O. – Discrezionalità

In tema di valutazione delle deposizioni testimoniali nell’ambito del procedimento disciplinare dinanzi al Collegio territoriale, il Consiglio dell’Ordine, per principio consolidato, ha un ampio potere discrezionale sia sulla valutazione dell’ammissibilità di una prova orale sia sulla interpretazione della stessa e sulla valutazione di attendibilità dei testimoni. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Prato, 10 […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Art. 51 c.d.f. – Interpretazione – Divieto di utilizzare notizie acquisite in ragione del rapporto professionale esaurito

La corretta lettura del canone deontologico di cui all’art. 51 c.d.f. induce a ritenere che il divieto di utilizzazione delle notizie acquisite in ragione del mandato conferito all’avvocato costituisce una circostanza ulteriore rispetto al divieto di assunzione di incarichi contro un ex cliente nel biennio dalla cessazione dell’incarico. Ne consegue che l’avvocato non può assumere […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Tardiva restituzione di documenti

Sussiste violazione dell’art. 42 c.d.f., secondo il quale l’avvocato è tenuto a restituire senza ritardo alla parte assistita la documentazione ricevuta per l’espletamento del mandato ogni qualvolta il cliente ne faccia richiesta, laddove risulti accertato che il professionista abbia provveduto a riconsegnare la documentazione soltanto a seguito della formale diffida impartita dall’Ordine e, con colpevole […]

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Avvocato – Tenuta degli albi – Albo Speciale per il patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione ed alle altre Giurisdizioni Superiori – Iscrizione – Presupposti – Condotta specchiatissima ed illibata – Necessità – Requisito formale della mera iscrizione all’Albo degli Avvocati – Insufficienza

In tema di iscrizione all’Albo speciale tenuto dal C.N.F. per il patrocinio davanti alla Corte di Cassazione e alle altre giurisdizioni superiori, la cui disciplina è dettata dall’art. 33 del R.D.L. 1578/1933 (e successive modificazioni, apportate con le leggi n. 133/1951 e n. 27/1997), l’apposito Comitato, al momento dell’iscrizione all’elenco, deve svolgere un’attività di controllo […]

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Rapporti con i colleghi – Espressioni sconvenienti ed offensive – Art. 20 C.D.F. – Animus iniuriandi – Necessità – Termini “Menzogna” e “Vaniloquio” – Portata offensiva e sconveniente – Esclusione

In tema di espressioni sconvenienti ed offensive, il termine “menzogna”, il cui significato semantico lo rende omologo all’alterazione dei fatti, viene dalla scienza del linguaggio considerato meno popolare e meno grave di quello di “bugia”, mentre il “vaniloquio” è il discorso privo di costrutto o fondamento logico-sostanziale. A nessuna delle due espressioni può pertanto essere […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione del C.d.O. – Motivazione – Adeguatezza e coerenza logica – Scrutinio del C.N.F. – Ammissibilità

Va esclusa la nullità del provvedimento disciplinare per carente motivazione, allorquando la statuizione disciplinare, pur lacunosa e superficiale, non appaia completamente priva degli elementi strutturali e di contenuto richiesti dall’art. 51, comma 3 del R.D. n. 37/34, considerato peraltro che il C.N.F., quale giudice del merito, può in via di principio sopperire ai vizi che […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Procedimento davanti al C.d.O. – Mancata comparizione dell’incolpato -Impedimento – Assolutezza

Costituisce ius receptum che l’impedimento del professionista a comparire dinanzi al C.d.O. nell’ambito di un procedimento disciplinare non può ritenersi sussistente in presenza di un certificato medico che, pur attestando la presenza di una patologia, non provi che l’impedimento a comparire sia assoluto. (Nella specie, il C.N.F. ha ritenuto immune da censure la valutazione compiuta […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Sospensione cautelare – Discrezionalità C.O.A. – Sindacato C.N.F. – Limiti – Successiva revoca della misura – Valutazione delle circostanze sopravvenute – Valutazione del C.O.A.

Al C.N.F. resta precluso, per giurisprudenza consolidata, ogni esame sulla opportunità del provvedimento di sospensione cautelare, in quanto la relativa adozione appartiene all’insindacabile potere discrezionale del C.d.O., mentre il vaglio del C.N.F. in sede di impugnazione è limitato al controllo di legittimità della decisione. Parimenti, sempre al potere del C.d.O. potrà appartenere di valutare, soprattutto […]

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