L’involontaria mancata partecipazione del’avvocato all’udienza

Va esclusa la violazione deontologica di cui all’art. 38 cdf laddove risulti sufficientemente provata dall’incolpato l’assoluta involontarietà di non presenziare all’udienza, specie ove l’assenza stessa non abbia di fatto comportato alcun danno al proprio assistito (Nella fattispecie, l’assenza all’udienza era dipesa dalla omessa annotazione della data della stessa nell’agenda di studio, ma il cliente era […]

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I limiti di impugnabilità della delibera che dispone l’apertura del procedimento disciplinare

La delibera di apertura del procedimento disciplinare, pur strutturalmente decisione, ha un contenuto non decisorio del merito e tanto meno anticipatorio di esso, restando quest’ultimo impregiudicato ed affatto condizionato dalla manifesta volontà di sottoporre al vaglio dibattimentale l’accusa. Ne consegue che la revisione spettante al CNF in sede di impugnativa dei provvedimenti di apertura del […]

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La tutela del diritto di difesa nel procedimento disciplinare

Il pieno esercizio del diritto di difesa deve essere assicurato all’incolpato (attraverso le garanzie previste dagli artt. 45 del r.d.l. 1578/1933 e 47 del r.d. 37/1934) solo nel corso del procedimento disciplinare e non anche nella fase anteriore alla sua formale apertura nella quale non esiste ancora una incolpazione. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Perfetti, […]

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L’archiviazione del procedimento disciplinare non rileva ai fini del ne bis in idem

Il provvedimento di archiviazione di un esposto, con il quale il Consiglio dell’Ordine delibera di non esercitare l’azione disciplinare, è privo del carattere della decisorietà e della definitività, non precludendo, quindi, alcuna successiva iniziativa funzionale all’avvio del procedimento disciplinare, giacché l’ente territoriale svolge un’attività di natura prettamente amministrativa, mentre il divieto di ne bis in […]

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L’applicazione sussidiaria delle norme di rito civile

Il principio della non deducibilità, per la prima volta in sede di legittimità, di questioni o di temi di contestazione che comportino la necessità di nuovi accertamenti o di valutazione di fatti, desumibile dall’art. 360 Cod. proc. civ., trova applicazione anche con riguardo al ricorso alle sezioni unite della suprema corte avverso le decisioni in […]

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L’appropriazione indebita costituisce illecito deontologico permanente o continuato

L’appropriazione sine titulo ovvero la mancata restituzione di somme di competenza delle parti assistite sono comportamenti suscettibili di produrre effetti illecitamente pregiudizievoli che si protraggono nel tempo fintantoché non venga a cessazione la stessa condotta indebitamente appropriativa, ed è solo da tale (eventuale) cessazione che inizia a decorrere la prescrizione quinquennale dell’azione disciplinare. Consiglio Nazionale […]

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Il rinvio dell’udienza per impedimento a comparire

L’impedimento della parte a comparire idoneo al differimento della udienza deve essere assoluto, intendendosi, con tale affermazione, la totale impossibilità della parte, per motivi documentalmente dimostrati, di partecipare alla seduta disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Berruti), sentenza del 28 dicembre 2012, n. 208 NOTA: In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

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Il solo racconto dell’esponente non basta a provare la colpevolezza dell’avvocato

Nel procedimento disciplinare a carico degli avvocati, l’accusa dell’esponente non può prevalere, sic et simpliciter, sulla difesa dell’incolpato, dovendosi piuttosto procedere ad una valutazione di prevalenza in base alle evidenze oggettive che devono emergere dall’istruttoria. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Perfetti, Rel. Berruti), sentenza del 28 dicembre 2012, n. 206

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In sede di appello, il CNF può integrare la motivazione carente del provvedimento del COA

Il difetto di motivazione della delibera del COA, astrattamente censurabile sotto il profilo della violazione dei principi generali di buon andamento e di efficienza dell’azione amministrativa sanciti dall’art. 97 della Costituzione, ai quali l’ente territoriale avrebbe necessariamente dovuto conformarsi, non costituisce motivo di invalidità della decisione stessa, in quanto, alla motivazione carente il Consiglio Nazionale […]

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