L’omesso adempimento al mandato costituisce illecito permanente

Ai fini della prescrizione dell’azione disciplinare, l’omesso adempimento al mandato costituisce illecito permanente(1).In particolare, tale permanenza si protrae per tutto il tempo in cui perdura l’inadempimento e sino al momento del verificarsi di un fatto da ritenere idoneo alla cessazione della continuità della condotta inadempiente(2), e al più tardi cessa nel momento in cui si […]

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L’omessa restituzione di documenti al cliente costituisce illecito permanente

La violazione dell’art. 33 cdf (Restituzione di documenti) costituisce illecito deontologico permanente. Conseguentemente, il relativo dies a quo prescrizionale va individuato nel momento cui: 1) il professionista ponga fine all’omissione ovvero effettui il comportamento positivo dovuto, oppure 2) sollecitato in tal senso, opponga il rifiuto affermando l’asserita legittimità del proprio contegno, con la precisazione che […]

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Le sole (e mere) dichiarazioni dell’esponente non bastano a ritenere provato l’addebito

L’attività istruttoria espletata dal consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o di altro soggetto portatore di un interesse personale nella vicenda, ma altresì dall’analisi delle risultanze documentali acquisite agli atti, che rappresentano certamente il criterio logico-giuridico inequivocabilmente a favore della […]

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Vietato depositare in giudizio un esposto contro un Collega al fine di screditarlo agli occhi del Giudice

Il deposito in giudizio di un esposto disciplinare contro il Collega avversario vìola il disposto di cui all’art. 42 cdf, qualora sia irrilevante ai fini della difesa del cliente e non abbia attinenza con i fatti di causa ma esclusivamente finalizzato a mettere in cattiva luce la persona dell’avvocato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, […]

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La mancata consegna dei documenti (al cliente, al Collega subentrato e al COA)

Integra illecito disciplinare sotto molteplici aspetti, il comportamento dell’avvocato che ometta di restituire i documenti al cliente (art. 33 cdf), rifiutando altresì di consegnarli al Collega subentratogli nonché al COA di appartenenza intervenuto per finalità conciliative (art. 71 cdf). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Palma), sentenza n. 28 del 17 febbraio 2025

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Mancata o tardiva restituzione dei documenti al cliente: l’illecito prescinde dal danno

Sussiste violazione dell’art. 33 cdf (secondo cui l’avvocato è tenuto a restituire senza ritardo alla parte assistita la documentazione ricevuta per l’espletamento del mandato ogni qualvolta il cliente ne faccia richiesta), anche allorché il professionista abbia provveduto a riconsegnare la documentazione soltanto con colpevole ritardo, a nulla rilevando il fatto che il comportamento stesso non […]

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L’omessa restituzione di documenti al cliente costituisce illecito permanente

La violazione dell’art. 33 cdf (Restituzione di documenti) costituisce illecito deontologico permanente. Conseguentemente, il relativo dies a quo prescrizionale va individuato nel momento cui: 1) il professionista ponga fine all’omissione ovvero effettui il comportamento positivo dovuto, oppure 2) sollecitato in tal senso, opponga il rifiuto affermando l’asserita legittimità del proprio contegno, con la precisazione che […]

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Sospeso disciplinarmente l’avvocato-delegato alla vendita condannato per turbativa d’asta

Costituisce (anche) grave illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato condannato in sede penale per turbativa d’asta (Nel caso di specie, il professionista veniva condannato in sede penale per turbativa d’asta relativa ad una procedura esecutiva in cui era custode giudiziario delegato alla vendita. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha confermato la […]

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Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare

Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il […]

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