Prescrizione disciplinare: il mancato o tardivo compimento di un atto entro il relativo termine perentorio costituisce illecito omissivo ad effetto istantaneo

La tardiva o mancata proposizione di un atto da compiersi necessariamente entro termini perentori (ad es., appello, deposito di memoria, invio di messa in mora ai fini di evitare decadenze o prescrizioni, ecc.) ha rilievo deontologico quando derivi da non scusabile e rilevante trascuratezza degli interessi della parte assistita. Trattasi, in particolare, di illecito omissivo […]

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Il COA di Mantova chiede di sapere se l’articolo 15, comma 2, lett. a) del regolamento n. 6/2014 (Formazione continua) – il quale esonera dall’obbligo formativo gli iscritti “che si trovino in una situazione di impedimento determinato da: a) gravidanza, parto, adempimento da parte dell’uomo o della donna di doveri collegati alla paternità o alla maternità in presenza di figli minori” – possa applicarsi agli iscritti autorizzati all’esercizio dell’istruzione parentale, prevista dal d. lgs. n. 297/1994 e dal d. lgs. n. 62/2017 e, in caso di risposta affermativa, quale sia l’anno di riferimento (se quello in cui è stata ottenuta l’autorizzazione o quello in cui il minore abbia attestato, con il superamento di un esame, l’avvenuta frequenza del programma di istruzione parentale).

L’autorizzazione all’istruzione parentale – ove seguita, beninteso, dall’effettivo svolgimento di compiti di istruzione dei figli – costituisce senz’altro un “dovere” collegato alla paternità o alla maternità, in presenza di figli minori. Lo stesso rientra quindi nella fattispecie di cui all’articolo 15, comma 2, lett. a) e, ai sensi dell’articolo 15, comma 4, il relativo esonero […]

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Il giudice della deontologia non ha l’obbligo di confutare esplicitamente tutte le tesi ed emergenze istruttorie non accolte

Anche in tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il giudice non ha l’obbligo di confutare esplicitamente le tesi non accolte né di effettuare una particolareggiata disamina degli elementi di giudizio non ritenuti significativi, essendo sufficiente a soddisfare l’esigenza di adeguata motivazione che il raggiunto convincimento risulti da un esame logico e coerente, non […]

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Nei procedimenti familiari con minori, l’avvocato del genitore è anche difensore della prole, qualunque sia la sua posizione processuale

Nella materia afferente al diritto di famiglia e dei minori, l’avvocato ha non solo funzione di difensore delle parti, ma anche dei minori coinvolti nelle vicende che li attingono, loro malgrado, e dunque tale funzione deve essere svolta con particolare attenzione tesa a contenere in modo più efficace possibile il contenzioso tra le parti. Con […]

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Il COA di Torino chiede di sapere se i professionisti sospesi amministrativamente siano soggetti all’obbligo formativo.

Sebbene il quesito non sia esplicito sul punto, si deve ritenere che la sospensione sia quella dovuta al mancato pagamento dei contributi di iscrizione, disciplinata dall’articolo 29 della legge n. 247/12.Rileva anche in questo caso, sul punto, il parere 90/2016 – relativo alla sospensione volontaria – a mente del quale: “l’art. 11 legge n. 247/2012 […]

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Illecito disciplinare: l’errore scrimina solo se inevitabile

In tema di responsabilità disciplinare dell’avvocato, in base dell’art. 4 del nuovo codice deontologico forense, la coscienza e volontà consistono nel dominio anche solo potenziale dell’azione o omissione, per cui vi è una presunzione di colpa per l’atto sconveniente o vietato a carico di chi lo abbia commesso, il quale deve dimostrare l’errore inevitabile, cioè […]

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Illecito agire in conflitto di interessi anche solo potenziale

L’art. 24 cdf mira ad evitare situazioni che possano far dubitare della correttezza dell’operato dell’avvocato e, quindi, perché si verifichi l’illecito, è sufficiente che potenzialmente l’opera del professionista possa essere condizionata da rapporti di interesse con la controparte. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Feliziani), sentenza n. 290 del 5 luglio 2024

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Divieto di assumere l’incarico nei confronti dell’ex cliente: la rilevanza del conflitto di interessi

Ai fini del divieto di assumere l’incarico nei confronti dell’ex cliente (art. 68 cdf), la nozione di conflitto di interessi, rilevante ai sensi del complementare ex art. 24 cdf, comprende tutti i casi in cui, per qualsiasi ragione, il professionista si ponga processualmente in antitesi con il proprio assistito. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, […]

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Il COA di Perugia formula quesito in merito alla compatibilità, ai sensi dell’articolo 18 della legge n. 247/2012 dell’esercizio della professione di avvocato con l’esercizio dell’attività libero professionale di grafologo.

La professione di grafologo rientra tra quelle disciplinate dalla legge n. 4/2013; essa è, dunque, una professione non organizzata in ordini o collegi.Come ritenuto dal Consiglio Nazionale Forense con il proprio parere n. 36/2017: “La legge n. 4/2013 disciplina le professioni non organizzate in ordini o collegi, con ciò intendendosi “l’attività economica, anche organizzata, volta […]

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