L’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena formula un quesito relativo – nella sostanza – alla necessità e alla portata dell’iscrizione nell’elenco speciale degli avvocati dipendenti di enti pubblici, con riferimento specifico all’esistenza di enti in relazione ai quali l’iscrizione nel predetto elenco non sia obbligatoria.

La risposta è resa nei termini seguenti. L’iscrizione nell’elenco speciale è pre-condizione necessaria affinché l’avvocato dipendente possa esercitare – spendendo il titolo di avvocato – tutte le attività previste dall’articolo 23 della legge n. 247/12 le quali presuppongano il possesso dello ius postulandi. Ne consegue che, in mancanza di iscrizione nell’elenco, il dipendente pubblico non […]

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Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare

Il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, con la conseguenza che la decisione assunta in base alle testimonianze ed agli atti acquisiti in conseguenza degli esposti deve ritenersi legittima, allorquando risulti coerente con le risultanze documentali acquisite […]

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La prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficio

La prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio, anche in sede di legittimità, a causa della natura pubblicistica della materia e dell’interesse superindividuale dello Stato e della comunità intermedia, quale l’ordine professionale. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Feliziani), sentenza n. 295 del 5 luglio 2024

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Il COA di Bolzano formula quesito in merito alle modalità di gestione dell’archivio del Consiglio dell’Ordine, chiedendo in particolare quali siano le linee guida da seguire in relazione alla gestione archivistica di una serie di documenti.

Non si può che rinviare, per quanto concerne la documentazione assoggettata a tale regime, alle disposizioni contenute nel d. lgs. n. 24/2004 (codice dei beni culturali). Per la documentazione non assoggettabile al regime di cui al codice, occorre comunque considerare – anche alla luce dell’elencazione esemplificativa contenuta nel quesito – il perdurante interesse alla conservazione […]

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Il COA di Paola chiede di sapere se il praticante abilitato possa sostituire il dominus negli interrogatori dinanzi alla polizia giudiziaria e durante le perquisizioni laddove il dominus risulti già essere stato nominato.

L’articolo 41, comma 12, della legge n. 247/12 prevede che: “Nel periodo di svolgimento del tirocinio il praticante avvocato, decorsi sei mesi dall’iscrizione nel registro dei praticanti, purché in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza, può esercitare attività professionale in sostituzione dell’avvocato presso il quale svolge la pratica e comunque sotto il controllo e […]

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La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare

Ai fini della sussistenza dell’illecito disciplinare, è sufficiente la volontarietà del comportamento dell’incolpato e, quindi, sotto il profilo soggettivo, è sufficiente la “suitas” della condotta intesa come volontà consapevole dell’atto che si compie, dovendo la coscienza e volontà essere interpretata in rapporto alla possibilità di esercitare sul proprio comportamento un controllo finalistico e, quindi, dominarlo. […]

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L’appropriazione indebita di somme spettanti al cliente costituisce gravissimo illecito (anche) disciplinare

Costituisce gravissimo illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che si appropri illegittimamente di beni altrui (Nella specie, l’incolpato aveva portato all’incasso 11 assegni circolari utilizzando documenti contraffatti, così indebitamente appropriandosi della somma di € 500 mila circa). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Consales), sentenza n. 297 del 11 luglio 2024

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Il COA di Ancona chiede di sapere se, qualora l’avvocato sospeso in via disciplinare sia attinto da sospensione amministrativa, l’efficacia delle due sospensioni sia contemporanea ovvero quale delle due sospensioni debba essere eseguita a preferenza dell’altra, con conseguente sospensione degli effetti della stessa.

Come ritenuto dal Consiglio Nazionale Forense con parere n. 30/2024 – reperibile sul sito www.codicedeontologico-cnf.it – “presupposto per l’esecuzione della sanzione disciplinare della sospensione è che l’iscritto eserciti la professione: ne consegue che, fino al perdurare della sospensione amministrativa la sanzione disciplinare non possa essere messa in esecuzione, ciò che dovrà invece avvenire non appena […]

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La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare

Ai fini della sussistenza dell’illecito disciplinare, è sufficiente la volontarietà del comportamento dell’incolpato e, quindi, sotto il profilo soggettivo, è sufficiente la “suitas” della condotta intesa come volontà consapevole dell’atto che si compie, dovendo la coscienza e volontà essere interpretata in rapporto alla possibilità di esercitare sul proprio comportamento un controllo finalistico e, quindi, dominarlo. […]

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Lo jus superveniens non si applica alla prescrizione dell’azione disciplinare (anche alla luce della giurisprudenza costituzionale e comunitaria)

In materia di sanzioni disciplinari a carico degli avvocati, l’art. 65, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, nel prevedere, con riferimento alla nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, che le norme contenute nel nuovo codice deontologico si applicano anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se […]

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