Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano formula un quesito relativo alla possibilità di abilitare al patrocinio, con decorrenza dal 1.1.2012, di un praticante iscritto nel Registro a partire dal 13.9.2004, ma che a quella data – e sino al 31.12.2011, versava in una situazione di incompatibilità derivante dall’appartenenza alle Forze dell’Ordine.

La risposta è resa nei termini seguenti. La Commissione richiama, anzitutto, il proprio consolidato orientamento a proposito della incompatibilità tra svolgimento del tirocinio ed appartenenza alle Forze dell’Ordine (cfr., da ultimo, il parere 28 marzo 2012, n. 20). Anche a prescindere dal profilo dell’incompatibilità, la Commissione ritiene che il Consiglio dell’Ordine non possa accedere alla […]

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La funzione disciplinare degli Ordini circondariali forensi (dopo il D.L. n. 138/11 e la riforma dell’ordinamento professionale)

1. Sono pervenute a questo Consiglio numerose richieste di chiarimenti in relazione alla permanenza in capo agli Ordini della funzione disciplinare, a seguito della complessa vicenda normativa determinata dalla successione temporale tra il processo di delegificazione prefigurato dall’art. 3, comma 5 del D.L. n. 138/2011 e s.m.i. e realizzato con il D.P.R. n. 137/12 e […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pistoia formula un quesito relativo alla possibilità di proseguire procedimenti disciplinari in corso nei confronti di un soggetto radiato dall’Albo con provvedimento definitivo, a conclusione di separato procedimento.

Al quesito deve essere data risposta negativa. La radiazione determina il venir meno della potestà disciplinare dell’Ordine professionale sul soggetto, che non è più iscritto all’albo. Consiglio Nazionale Forense (rel. Salazar), parere del 10 aprile 2013, n. 49 Quesito n. 251 del COA di Pistoia

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Il COA di Alba ha formulato il seguente quesito: “Se nell’ipotesi in cui un iscritto sia stato condannato con sentenza passata in giudicato per il reato previsto dall’art. 372 c.p. e sia pendente nei suoi confronti un procedimento disciplinare per i medesimi fatti, nell’interpretazione del combinato disposto dagli artt. 17, c. 9 – 57, L. 247/2012 e 37, c. 7 R.D.L. 27.11.1933, n. 1578 debba prevalere l’obbligo per il Consiglio dell’Ordine di cancellazione ai sensi dell’art. 17, c. 9, L. n. 247/2012 o il divieto di cancellazione ex art. 57, L. n. 247/2012 e 37, c. 7 R.D.L. 27.11.1933”.

La risposta è nei seguenti termini: La pendenza del ricorso al CNF avverso la deliberazione del COA territoriale impedisce fino alla conclusione del procedimento qualsiasi iniziativa da parte dello stesso COA sui medesimi fatti oggetto della pronunzia. Consiglio Nazionale Forense (rel. Salazar), parere del 10 aprile 2013, n. 46 Quesito n. 244 del COA di […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia formula un quesito relativo alla possibilità, per il Consiglio dell’Ordine, di perseguire disciplinarmente un avvocato già radiato dall’Albo con provvedimento disciplinare passato in giudicato.

Al quesito deve essere data risposta negativa. La radiazione determina il venir meno della potestà disciplinare dell’Ordine professionale sul soggetto, che non è più iscritto all’albo. Consiglio Nazionale Forense (rel. Morlino), parere del 10 aprile 2013, n. 44 Quesito n. 241 del COA di Perugia

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Mondovì formula un quesito relativo all’interpretazione e all’applicazione dell’art. 4, comma 4, della legge n. 247/12 n. 247. In particolare, il Consiglio rimettente si chiede se la contemporanea appartenenza dell’iscritto a più associazioni determini la possibilità per il Consiglio di “pretendere che almeno una delle due associazioni sia sciolta”.

L’art. 4, comma 4, impone l’appartenenza dell’avvocato ad una sola associazione. Tuttavia, ai sensi del successivo comma 6, la violazione di tale obbligo costituisce illecito disciplinare. Pertanto, le conseguenze della simultanea partecipazione di uno o più avvocati a più associazioni professionali non determinano lo scioglimento dell’associazione, ma unicamente l’insorgere di responsabilità disciplinare a carico dell’iscritto […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Barcellona Pozzo di Gotto formula un quesito relativo alla possibilità, per l’Avvocato già iscritto nella sezione speciale “Avvocati stabiliti” di iscriversi – a seguito del superamento dell’esame abilitante – nella sezione ordinaria dell’Albo, mantenendo l’anzianità di iscrizione maturata dal momento dell’iscrizione alla sezione speciale. Il Consiglio chiede altresì se l’iscrizione alla sezione ordinaria comporti il pagamento di una autonoma tassa di iscrizione.

Ritiene la Commissione che l’iscrizione nell’Albo ordinario a seguito del superamento dell’esame di abilitazione di un avvocato precedentemente iscritto alla sezione speciale “Avvocati stabiliti” non possa comportare cumulo della relativa anzianità di iscrizione. L’iscrizione alla sezione speciale – infatti – è propedeutica ad una forma peculiare e limitata di esercizio della professione forense, caratterizzata dalla […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Forlì Cesena pone il seguente quesito: “se è legittimo un ufficio legale, nel caso di specie denominato Avvocatura Civica, presso un Comune con contestuale iscrizione di numero due dipendenti del medesimo Comune nell’albo speciale avvocati, che verrebbero adibiti a detto ufficio con oneri a carico dell’Amministrazione comunale; e se sia legittima l’assegnazione di due dipendenti del Comune per svolgere l’attività di avvocato […] senza bandire alcun concorso o gara per l’accesso di Avvocati sia di detto Ufficio sia di coloro che supporteranno detto personale”.

Ritiene la Commissione che rientri nei poteri dell’Amministrazione civica istituire uffici legali interni, i quali, ai sensi dell’art. 23, comma 3 della nuova legge professionale (l. n. 247/12), devono essere diretti da un avvocato iscritto all’Elenco speciale. Ai componenti di tali uffici deve essere assicurata “la piena indipendenza ed autonomia nella trattazione esclusiva e stabile […]

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Quesito n. 224 del COA di Macerata

La Commissione, esaminato il quesito, rileva preliminarmente che non rientra nelle proprie competenze pronunciarsi sulla gestione del personale da parte degli Ordini circondariali. Se è vero infatti che il CNF esamina la pianta organica dei COA, l’approvazione definitiva di quest’ultima spetta al Dipartimento della Funzione pubblica. Sempre preliminarmente, la Commissione rileva altresì che sulla scelta […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lucca ha formulato il seguente quesito: “Può il Consiglio dell’Ordine, ai sensi degli artt. 17, 37, 42 e/o 43 del RDL 1578/1933, cancellare dall’albo degli avvocati ovvero sospendere dall’esercizio della professione un avvocato per il quale sia stato nominato un amministratore di sostegno dal Giudice Tutelare, essendo ritenuto “affetto da disturbo bipolare non ben compensato dai farmaci” con conseguente “impossibilità di assumere decisioni completamente nel proprio interesse”.

La Commissione, dopo attenta valutazione – attesa la delicatezza di una questione che afferisce direttamente alla sfera privatistica sensibile dell’individuo, protetta per legge – ritiene, in primo luogo, che non si possano analogicamente applicare alla fattispecie rappresentata gli artt. 42 e 43 del RDL n. 1578/1933. Dette norme, infatti, mutuano il loro contenuto da specifiche […]

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