L’avvocato che partecipi alla trattazione di affari “poco chiari” e trattative “sotto banco”, come da lui stesso dichiarato, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di probità e decoro producendo discredito sull’intera categoria. (Nella fattispecie è stata confermata la sanzione dell’avvertimento). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Como, 10 aprile […]