Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Trattenimento somme di spettanza del cliente – Illecito deontologico.

L’avvocato che trattenga presso il proprio studio somme di spettanza del cliente, omettendo di darne il rendiconto e restituendone solo una parte dopo un lungo lasso di tempo pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante perché lesivo del dovere di correttezza e lealtà propri della classe forense. (Nella specie è stata confermata la sanzione della […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Omesso rendiconto – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante il professionista che ometta di dare al suo cliente il rendiconto delle attività svolte. (Nella specie la sanzione della sospensione per mesi quattro è stata sostituita dalla sanzione della censura in quanto il professionista è stato prosciolto da altri addebiti per mancanza di prove). (Accoglie parzialmente il ricorso […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Mancanza di prove a carico – Proscioglimento.

Nel procedimento disciplinare, quando il complesso delle risultanze istruttorie induca a un giudizio dubitativo circa la sussistenza del fatto, si deve addivenire al proscioglimento dell’incolpato. (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Casale Monferrato, 13 NOVEMBRE 1998). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. DANOVI, rel. RUGGERINI), sentenza del 23 novembre 2000, n. 193

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Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di verità – Rapporti con la parte assistita – Accanimento giudiziale – Illecito deontologico.

L’avvocato che, a vantaggio del proprio cliente, ipotizzi reati a carico della controparte per fatti che sappia non veri, denunciandoli o concorrendo a denunciarli, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di correttezza e probità a cui ciascun professionista è tenuto. (Nella specie l’avvocato perseguiva la controparte con denunce penali per […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di probità – Attività in periodo di sospensione – Illecito deontologico – Sussiste.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante il professionista che svolga attività professionale in periodo di sospensione. (Tale è da considerare la comunicazione fatta ai clienti con l’indicazione dei termini per la riassunzione delle cause, e la sollecitazione al rilascio di un nuovo mandato congiunto a sè e ad un collega “per la prosecuzione della […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di probità – Sospensione disciplinare – Ritardo nella comunicazione al cliente – Illecito deontologico.

Il professionista che, sospeso disciplinarmente per sei mesi, non comunichi tempestivamente ai suoi clienti l’interruzione dei procedimenti in corso e la sua sopravvenuta incapacità alla difesa, a causa della predetta sanzione disciplinare, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di probità, correttezza e informazione a cui ciascun professionista è tenuto, a […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Comportamento costituente illecito disciplinare – Responsabilità disciplinare – Entità del danno causato – Irrilevanza.

L’illecito disciplinare sussiste indipendentemente dall’entità del danno causato al cliente; il fine del procedimento disciplinare non è, infatti, quello di tutelare interessi privati, di tal che la procedura debba ritenersi superata una volta realizzata la pretesa della parte danneggiata, bensì quello di salvaguardare il decoro e la dignità dell’intera classe forense, mediante la repressione di […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Mancanza di dolo o colpa – Condotta volontaria e cosciente – Responsabilità disciplinare sussiste.

La responsabilità disciplinare, quale prevista dall’ordinamento forense, prescinde dall’elemento intenzionale del dolo o della colpa, essendo sufficiente che la condotta rilevante disciplinarmente sia cosciente e volontaria. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Bari, 5 maggio 1999). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. DANOVI, rel. BONZO), sentenza del 23 novembre 2000, n. 190

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione di archiviazione – Inimpugnabilità.

Il provvedimento di archiviazione dell’esposto da parte del C.d.O. è atto inimpugnabile. Infatti, in materia disciplinare, l’impugnazione è consentita solo avverso le decisioni che concludono un procedimento e legittimati a proporla sono l’iscritto contro cui si procede e il procuratore generale presso la corte d’appello; ogni altra impugnazione proposta da soggetti diversi da quelli indicati […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione di archiviazione – Inimpugnabilità.

Il provvedimento di archiviazione dell’esposto da parte del C.d.O. è atto inimpugnabile. Infatti, in materia disciplinare, l’impugnazione è consentita solo avverso le decisioni che concludono un procedimento e legittimati a proporla sono l’iscritto contro cui si procede e il procuratore generale presso la corte d’appello; ogni altra impugnazione proposta da soggetti diversi da quelli indicati […]

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