È inammissibile il ricorso inviato presso la segreteria della Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense in violazione dell’art. 59 r.d.l. n. 37/1934, che impone la presentazione negli uffici del C.d.O. territoriale che ha emesso il provvedimento impugnato. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Teramo, 15 dicembre 1999). Consiglio Nazionale Forense (pres. BUCCICO, […]
Deve essere dichiarato inammissibile per mancanza di interesse il ricorso avverso la decisione del C.d.O. di prescrizione dell’azione ove il consiglio abbia accolto nella propria decisione le conclusioni rassegnate dalla difesa. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Teramo, 22 marzo 2000). Consiglio Nazionale Forense (pres. BUCCICO, rel. MORGESE), sentenza del 18 dicembre 2001, […]
Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante il professionista che non provveda all’adempimento delle obbligazioni assunte nei confronti dei terzi (anche se in relazione ad un obbligo fideiussorio). (Nella specie la sanzione della sospensione per mesi quattro è stata ridotta a mesi due). (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Bari, 5 aprile 2000). […]
È inammissibile il ricorso al C.N.F. presentato personalmente dall’interessato che sia privo dello ius postulandi, ex art. 63, 1° comma r.d. n. 37/1934, perché non iscritto all’albo professionale e non risulti assistito da un legale abilitato al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori. (Dichiara cessata la materia del contendere avverso decisione del C.d.O. di Monza, 10 […]
La revoca da parte del C.d.O. di una precedente decisione, contro la quale si è proposto ricorso determina la dichiarazione di cessazione della materia del contendere, per intervenuta mancanza di interesse. (Dichiara cessata la materia del contendere avverso decisione del C.d.O. di Monza, 10 luglio 2000). Consiglio Nazionale Forense (pres. BUCCICO, rel. MORGESE), sentenza del […]
Deve essere ritenuto tempestivo il ricorso al C.N.F. avverso una delibera del C.d.O. presentato il giorno successivo a quello di scadenza del termine, se quest’ultimo giorno era festivo e quello precedente gli uffici, per disposizione organizzativa interna, erano chiusi. (Accoglie il ricorso avverso decisione C.d.O. Lecco, 12 maggio 2000). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. GALATI, […]
Vista l’autonomia del procedimento disciplinare rispetto a quello penale con la conseguente non pregiudizialità del giudizio penale su quello disciplinare, il termine prescrizionale che viene interrotto con effetti istantanei dalla apertura del procedimento disciplinare non rimane automaticamente e necessariamente sospeso in attesa della definizione del procedimento penale instauratosi per lo stesso fatto, se non per […]
Per esplicito disposto della Corte suprema di cassazione gli atti interruttivi della prescrizione verificatisi durante la prima fase amministrativa, davanti al C.d.O., producono soltanto effetti istantanei e dal verificarsi degli stessi comincia a decorrere un nuovo termine quinquennale di prescrizione. (Sono atti interruttivi ad effetti istantanei la notifica della delibera di apertura del procedimento disciplinare, […]
L’avvocato che, rappresentando il creditore (sua moglie), in una procedura di sfratto per morosità e conseguente espropriazione mobiliare accetti la nomina a custode dei beni del debitore pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di probità e correttezza propri della classe forense. (Nella specie è stata confermata la sanzione della censura). […]
Nel procedimento disciplinare davanti al C.d.O. è legittima la presenza di un difensore del ricorrente, non sussistendo alcuna norma che lo vieti e spettando al presidente del consiglio dell’ordine il diritto-dovere di regolare le modalità di partecipazione alle sedute, nel rispetto dei principi stabiliti dalla legge. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Velletri, 27 […]