Sospensione volontaria – Condizione per l’esercizio dell’attività professionale – Divieto di attività professionale senza titolo e di uso di titoli inesistenti

La sospensione volontaria dall’albo è una decisione che non deve essere motivata e può essere assunta dal professionista in qualsiasi momento. Da quel momento in poi sono inibite attività sia giudiziali che una serie di attività stragiudiziali rientrando tra quella elencata dall’art. 2 comma 6 L n.247/2012 e dai commi 5 e 6 dell’art.36 CDF.Nel […]

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Art. 6 Codice Deontologico Forense – Dovere di evitare incompatibilità – Art. 9 Codice Deontologico Forense – Doveri di probità dignità, decoro ed indipendenza

I fatti, ancorché non commessi nell’esercizio della professione forense possono assumere rilievi sia sul piano del dovere di evitare incompatibilità (art.6 CDF) sia laddove ne risulti compromessa la reputazione personale e/o l’immagine dell’intera categoria, dovendo l’iscritto sempre osservare, anche al di fuori della attività professionale, i doveri di dignità, probità e decoro (art.9 CDF) nella […]

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SENTENZA DI PROSCIOGLIMENTO PER CONDOTTA RIPARATORIA E GIUDIZIO DISCIPLINARE

Nel processo disciplinare, il proscioglimento nel processo penale dell’avvocato per condotta riparatoria ex art. 162 ter CP non determina automaticamente l’assenza di responsabilità disciplinare, a meno che la sentenza penale non affermi esplicitamente che il fatto non sussiste o che l’imputato non lo ha commesso. Le violazioni deontologiche sono valutate autonomamente rispetto agli aspetti penalmente […]

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PROCEDIMENTO DISCIPLINARE – VALUTAZIONE DELLE PROVE

Nell’ambito del procedimento disciplinare, la violazione delle norme deontologiche deve risultare dal complesso delle prove raccolte. Il principio del libero convincimento del giudice disciplinare, che dispone di ampio potere discrezionale nella valutazione delle prove, permette di utilizzare le risultanze istruttorie acquisite anche in sede penale per la ricostruzione fattuale della condotta addebitata, mantenendo l’autonomia nella […]

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ART.9 CDF. DOVERE DI PROBITA’, DIGNITA’ E DECORO: SALVAGUARDIA DELLA REPUTAZIONE E DELL’IMMAGINE DELLA CLASSE FORENSE

Il professionista che assuma funzione di Presidente della sezione elettorale, nell’ambito di elezioni amministrative e politiche, resta sempre sottoposto ai doveri deontologici, con particolare riferimento ai doveri di probità, dignità e decoro. L’illiceità della condotta, sebbene avulsa da contesti professionali, non sminuisce la gravità giacché la notorietà dell’incolpato, quale politico e avvocato, ha, vieppiù, accentuato […]

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Provvedimento sanzionatorio – Scelta della sanzione, rilevanza della valutazione del tempo trascorso dalla commissione dei fatti – Sussistenza

Nella scelta della sanzione da applicare in concreto, oltre a tutti i parametri e gli indici di adeguatezza e proporzionalità, va altresì tenuto in conto il tempo trascorso dalla commissione dei fatti; ciò in quanto la natura della sanzione disciplinare è di carattere afflittivo ma anche special preventivo nei confronti dell’autore dell’illecito, di talchè la […]

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Artt. 23 comma 3 (Conferimento dell’incarico) e 24 comma 2 (Conflitto di interessi) Codice Deontologico Forense – Rapporti economici e personali intrattenuti con la parte assistita e violazione del dovere di indipendenza correlato a interessi relativi alla propria sfera personale – Sussiste

Incorre nella violazione degli artt. 23 comma 2 e 24 comma 2 l’avvocato che, intrattenendo con la parte assistita rapporti di carattere personale confidenziale ed economici, esulanti la sfera del mandato ricevuto, non preserva la propria indipendenza nella gestione del rapporto professionale e crea commistioni con la sfera privata che alterano e influenzano l’adempimento del […]

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Art. 27 Codice Deontologico Forense – Doveri di informazione – Utilizzo della piattaforma di messaggistica istantanea “Whatsapp” come mezzo di comunicazione – Idoneità del mezzo

Non incorre nella violazione dell’art. 27 del Codice Deontologico Forense (Doveri di informazione) l’avvocato che utilizza la piattaforma di messaggistica istantanea whatsapp come mezzo di prevalente comunicazione con il proprio cliente, anche ai fini di informarlo sugli sviluppi del mandato ricevuto; l’uso della messaggistica, infatti, consentendo una comunicazione più immediata e veloce, rappresenta une vero […]

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Art. 33 Codice Deontologico Forense – Restituzione di documenti

L’omessa restituzione al cliente della documentazione ricevuta per l’espletamento del mandato è deontologicamente sanzionata, atteso che ai sensi degli artt. 2235 c.c., 33 codice deontologico forense e 66 del r.d. l. n. 1578/33, l’avvocato non ha diritto di ritenere gli atti e i documenti di causa né può subordinarne la restituzione ad alcuna condizione.Ai fini […]

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AMMISSIONE DI RESPONSABILITA’ E RAVVEDIMENTO DELL’INCOLPATO – REQUISITI NECESSARI AI FINI DELL’ATTENUAZIONE DELLA SANZIONE

L’incolpato che si determina, successivamente all’autonomo accertamento delle condotte contestategli, ad ammettere la propria responsabilità non può beneficiare di una riduzione della sanzione in presenza di fatti estremamente gravi e di un pentimento rivolto, in un’ottica solipsistica, alle conseguenze negative che le sue azioni hanno avuto sul piano personale piuttosto che al danno arrecato all’immagine […]

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