L’impugnazione deve esprimere una specifica censura, non un mero dubbio interpretativo

L’impugnazione che, anziché contenere una critica specifica alla decisione impugnata (fondata ad esempio sull’affermazione di una opzione interpretativa diversa da quella fatta propria dal Consiglio dell’Ordine), si risolva nella mera proposizione di un dubbio interpretativo, è perciostesso l’inammissibile. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Morlino, rel. Borsacchi), sentenza del 12 dicembre 2013, n. 210 NOTA: In […]

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Inammissibile l’impugnazione della (formula di) assoluzione (insuscettibile di reformatio in melius)

L’interesse all’impugnazione della decisione del COA trova il suo presupposto nella utilità giuridica che dall’eventuale accoglimento del gravame possa derivare al ricorrente e si ricollega, pertanto, ad una soccombenza anche parziale, nel precedente giudizio. La regola dell’interesse ad impugnare, infatti, si immedesima nell’aspettativa del ricorrente all’ottenimento di una modificazione in melius della statuizione impugnata e […]

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Il diniego di accesso agli atti non è impugnabile al CNF (ma, semmai, al TAR)

Il ricorso proposto avverso una deliberazione con cui il COA territoriale denega l’accesso agli atti di un procedimento disciplinare all’autore dell’esposto da cui il procedimento origina, non rientra tra gli atti per i quali è prevista l’impugnativa davanti al C.N.F. e sfugge, pertanto, alla competenza di quest’ultimo, stante il carattere tassativo degli atti impugnabili avanti […]

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La minaccia di azioni (sproporzionate e vessatorie) alla controparte

L’art. 48 del codice deontologico (ora, 65) ha come ratio quella di contemperare le esigenze di difesa dell’assistito con il necessario rispetto della libertà di determinazione della controparte. Infatti, sebbene possa il difensore intimare alla controparte di adempiere sotto comminatoria di sanzioni, istanze o denunce, tale condotta non può assumere il carattere di minaccia di […]

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La mancata comunicazione di avvio del procedimento disciplinare

La mancata tempestiva comunicazione al controinteressato della presentazione di un esposto a suo carico e della conseguente apertura di una istruttoria preliminare disciplinare non è di per sè causa di invalidità del procedimento stesso, non comportando lesione sostanziale del diritto di difesa, giacché l’art. 45 del R.D.L. n. 1578/33 pone sostanzialmente due condizioni per l’irrogazione […]

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Illecito predisporre un contratto con clausola compromissoria autodesignandosi come arbitro

Viola il generale obbligo di lealtà e correttezza l’avvocato che, svolgendo attività di redazione contrattuale nell’interesse di uno dei contraenti (nella specie, suo cliente abituale) inserisca una clausola arbitrale con la designazione di sé stesso quale arbitro unico, e peraltro in assenza di comprovata adesione dell’altro contraente; e ciò senza che abbia rilievo decisivo se […]

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Il divieto di cancellazione (in via amministrativa) in pendenza di procedimento penale o disciplinare

Il divieto di cancellazione dall’albo quando sia in corso un procedimento penale o disciplinare (art. 37 RDL 1578/1933) riguarda la sola cancellazione per ragioni amministrative e non pure quella comminata, secondo la vecchia legge professionale, per ragioni disciplinari (Nel caso di specie, l’avvocato aveva eccepito l’illegittimità della sanzione perché comminatagli in pendenza di procedimento penale, […]

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L’esercizio di attività professionale in periodo di sospensione disciplinare

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che eserciti attività professionale nel periodo di sospensione disciplinare (Nel caso di specie, l’avvocato aveva patrocinato in un’udienza civile nonostante fosse sospeso dall’esercizio dalla professione in via cautelare e a tempo indeterminato. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione […]

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