Illecito penale e prescrizione disciplinare

In caso di identità dei fatti tra processo penale e procedimento disciplinare, il dies a quo per la decorrenza della prescrizione è quello della definitività della sentenza penale che costituisce fatto esterno alla condotta. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Picchioni), sentenza del 18 settembre 2015, n. 137

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Si chiede quale sia il criterio di determinazione del valore della causa ai fini dell’adozione del parere di congruità e, nel particolare, se il valore della controversia sia quello corrispondente a quello della domanda o, in difetto di concreti criteri di stima precostituiti, lo stesso possa ritenersi indeterminabile. In particolare, il quesito dà conto del ritenuto contrasto sussistente nella giurisprudenza della Corte di cassazione, in merito ai criteri di determinazione del valore della controversia, qualora la domanda attorea venga rigettata per motivi non attinenti al merito della stessa.

Non si vuole entrare nel merito del contrasto giurisprudenziale, che potrebbe essere solo apparente, evidenziato dal C.O.A. remittente ma va notato come linea di principio risulti dirimente il criterio dettato dall’art. 5 del DM 55/2014, a mente della quale nell’ipotesi di liquidazione a carico del soccombente, il valore è determinato a norma del c.p.c. mentre, […]

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La Procura della Repubblica di Udine formula quesito in merito alla sussistenza di una riserva a favore degli avvocati, per il caso di assistenza a favore di privati nel corso e durante lo svolgimento di accessi/verifiche fiscali da parte della Guardia di Finanza, o se invece tale attività possa essere svolta legittimamente anche da professionisti iscritti ad altri Albi (e, in particolare, dagli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro).

La risposta è resa nei termini seguenti. L’art. 12, comma 2, della legge n. 212/2000 (cd. Statuto del contribuente) fa espressamente riferimento – nel disciplinare i diritti del contribuente sottoposto ad ispezione e/o verifica fiscale – alla possibilità di farsi assistere nel corso dell’operazione da un “professionista abilitato alla difesa dinanzi agli organi di giustizia […]

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Il COA di Catanzaro chiede di sapere se l’assicurazione obbligatoria a copertura dell’attività svolta dai praticanti nell’esercizio della professione (art. 12 comma 2 della L. 247/2012) si debba ritenere già efficace per effetto dell’eventuale intervenuta determinazione da parte del Ministero delle condizioni essenziali e dei massimali minimi (dossier Ufficio studi n. 1/2013, p. 13), ovvero se tale efficacia sia ancora differita in attesa di tale determinazione.

Appare necessaria innanzitutto una precisazione: l’art. 12 della L. 247/2012, nel disciplinare l’obbligo di assicurazione, prevede due distinte fattispecie: a) la prima, regolata dall’art. 12 primo comma prevede l’obbligo dell’avvocato, dell’associazione professionale o della società di professionisti di stipulare una polizza assicurativa a copertura della responsabilità civile derivante dall’esercizio della professione compresa quella per la […]

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Il COA di Termini Imerese chiede se si debba procedere o non all’iscrizione nell’Elenco di un Avvocato straniero Stabilito, che risulta iscritto successivamente all’ottobre 2011 presso un Collegio di avvocati spagnolo, a seguito di una comunicazione proveniente da un’Associazione Italiana Avvocati Stabiliti nella quale si afferma che il Consiglio Generale degli Avvocati Spagnoli starebbe cancellando, perché illegittime, tutte le iscrizioni di cittadini italiani effettuate dopo quella data nell’Albo di quel Collegio.

In risposta al quesito posto, ritiene la Commissione di doversi pronunciare nel senso che, disponendo l’art. 6, n.1, del D.Lgs. n. 96/2001 che: “Per l’esercizio permanente in Italia della professione di avvocato, i cittadini degli Stati membri in possesso di uno dei titoli di cui all’articolo 2, sono tenuti ad iscriversi in una sezione speciale […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese chiede di sapere quale decisione debba essere dal medesimo assunta con riferimento alle “istanze di abilitazione al patrocinio sostitutivo che dovessero essere presentate dai giovani iscritti nel registro dei praticanti”, atteso che, da un lato, risulta decorso dal 2 febbraio 2015 il termine entro il quale, ex art. 48 Legge n. 247/2012, l’accesso all’esame di abilitazione restava disciplinato dalle disposizioni vigenti, mentre, dall’altro, l’art. 41, comma 13, Legge n. 247/2012 prevede l’adozione di un Decreto Ministeriale recante il regolamento di disciplina delle modalità di svolgimento del tirocinio ed il successivo art. 65 prescrive, al comma 1, che si debbano applicare le disposizioni vigenti non abrogate fino all’entrata in vigore dei regolamenti previsti nella nuova legge professionale.

La Commissione ritiene di dover rendere il richiesto parere nei termini di seguito precisati. La mancata emanazione, alla data odierna, del Regolamento ministeriale che dovrà disciplinare lo svolgimento del tirocinio professionale secondo le previsioni introdotte dall’art. 41 della nuova legge professionale comporta, necessariamente, l’applicazione della previsione di cui all’art. 65, comma 1, Legge n. 247/2012. […]

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Il COA di Ragusa formula una serie di quesiti in materia elettorale, con particolare riferimento alle modalità di svolgimento delle operazioni elettorali a seguito delle ordinanze C. Stato, sez. IV, nn. 735 e 736 del 18 febbraio 2015.

Considerata la pendenza dei giudizi indicati dal COA nel quesito, la Commissione ritiene di non poter esprimere il proprio parere al riguardo. Consiglio nazionale forense (Commissione), parere 24 giugno 2015, n. 31 Quesito n. 8, COA di Ragusa

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Il COA di Gela formula un quesito in merito alla possibilità di procedere alla reintegrazione di membri del Consiglio dell’Ordine mediante ricorso alla cooptazione del primo dei non eletti.

Il Consiglio Nazionale Forense, già nell’immediatezza dell’entrata in vigore della legge 31 dicembre 2012 n. 247, il cui art. 65, comma 2 ha prorogato i Consigli circondariali in carica sino al 31 dicembre 2014, ha precisato che il funzionamento degli stessi rimane, nel periodo transitorio, disciplinato dalle previsioni del R.D.L. n. 1578/1933, del R.D. n. […]

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Il COA di Bologna chiede se sia necessaria la trasmissione dell’indirizzo PEC al Consiglio dell’Ordine d’appartenenza da parte dell’iscritto all’Albo; e se tale indirizzo sia requisito necessario per l’iscrizione all’Albo e per il mantenimento della iscrizione stessa. Conseguentemente il Consiglio chiede se vi sia facoltà od obbligo in capo al Consiglio di procedere d’ufficio alla cancellazione dall’Albo degli iscritti che non abbiano comunicato l’indirizzo PEC.

In risposta al quesito posto, dopo ampia discussione, ritiene la Commissione di doversi pronunciare nel modo seguente. Si deve premettere che la legge n. 247 del 31 dicembre 2012 (Nuova disciplina dell’ordinamento forense), all’art. 7, co. 2, dispone “Gli Ordini professionali presso cui i singoli avvocati sono iscritti pubblicano in apposito elenco, consultabile dalle pubbliche […]

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Il COA di Verona chiede se possa darsi luogo all’elezione del Comitato Pari Opportunità, il regolamento del quale prevede la presenza di almeno un terzo dei componenti eletti appartenenti al genere meno rappresentato, non essendo state avanzate candidature del genere maschile. Questo in considerazione del fatto che l’istituzione del CPO rispondeva storicamente a funzioni di tutela del genere femminile.

In risposta al quesito posto, ritiene la Commissione di doversi pronunciare nel senso che, quale che sia stata la recente origine storica dei Comitati Pari Opportunità (che ora trovano più pieno riconoscimento della loro funzione con il richiamo all’art. 51 della Costituzione contenuto nell’art. 29, lettera r, della Legge n. 247/2012), la tutela di genere […]

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