L’assenza del difensore all’udienza per concomitanti impegni professionali

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, poiché lesivo del dovere di correttezza e probità, l’avvocato che non partecipi ad udienza per altri concomitanti impegni professionali, senza garantire adeguata sostituzione, a nulla rilevando ai fini della sussistenza dell’illecito che dal comportamento non sia derivato alcun pregiudizio per la parte assistita, la cui sussistenza costituirebbe aggravante […]

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La sanzione disciplinare è il frutto della valutazione complessiva del soggetto interessato

In ossequio al principio enunciato dall’art. 4 ncdf (già art. 3 codice previgente), nei procedimenti disciplinari ciò che forma oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato, e ciò sia al fine di valutare la sua condotta in generale, sia al fine di infliggere la sanzione più adeguata, che non potrà se non essere l’unica […]

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La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare

Ai fini della sussistenza dell’illecito disciplinare, è sufficiente la volontarietà del comportamento dell’incolpato e, quindi, sotto il profilo soggettivo, è sufficiente la “suitas” della condotta intesa come volontà consapevole dell’atto che si compie, dovendo la coscienza e volontà essere interpretata in rapporto alla possibilità di esercitare sul proprio comportamento un controllo finalistico e, quindi, dominarlo. […]

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I Consigli dell’Ordine degli Avvocati di Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone chiedono di sapere se l’art. 1 comma 236 della Legge di stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208) precluda al Consiglio dell’Ordine distrettuale l’assunzione di un dipendente preposto alle funzioni di segreteria del Consiglio distrettuale di disciplina per la copertura di un posto in organico rimasto scoperto a seguito del pensionamento di una dipendente.

Deve in primo luogo rilevarsi come non risulti affatto pacifico che gli Ordini professionali possano essere ricompresi tra le figure soggettive di diritto pubblico richiamate dall’art. 1 comma 2 D.Lgs n. 165/2001 (TU Pubblico impiego). Da ciò prescindendosi va comunque osservato che la materia delle piante organiche degli Ordini professionali risulta disciplinata da fonti speciali […]

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Il C.O.A. di Lecce formula quesiti in merito alla possibilità, per il C.D.D. di riaprire procedimenti disciplinari già archiviati dal C.O.A. nonché di sindacare nel merito la delibera di archiviazione già adottata dal C.O.A.

Il C.D.D. non è legittimato a disporre la “riapertura” di quei procedimenti disciplinari che a suo tempo siano stati archiviati dal C.O.A. nel legittimo esercizio del proprio potere (prima dell’insediamento dei C.D.D.) potendo procedere esclusivamente in presenza di una notizia di illecito pervenuta secondo le modalità di cui all’art. 11 del Reg.to n. 2/2014 e […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma pone due quesiti: con il primo chiede di sapere se, alla luce di quanto previsto dall’art. 18 della legge n. 247/2012 e dell’art. 14 bis del D.M. n. 180/2014, l’esercizio della professione forense sia compatibile con la qualità di socio di un organismo di mediazione ex D.Lvo n. 28/2010 e se gli studi legali associati possano essere, a loro volta, soci dei suddetti organismi. Chiede infine di sapere se, in caso di positivo riscontro al quesito che precede, gli avvocati soci dell’organismo e gli avvocati soci dello studio legale associato, che sia anche socio dell’organismo, non annoverati fra i mediatori del medesimo organismo, possano, davanti a quest’ultimo, assumere incarichi defensionali

La risposta al primo quesito è nei seguenti termini: Alla luce dell’art. 18 della L. n. 247/2012 la qualità di socio di un organismo di mediazione non è incompatibile con la professione di avvocato. Gli studi associati possono essere soci dell’organismo di mediazione. Per quanto riguarda il secondo quesito è sufficiente precisare che nello svolgimento […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Verona chiede se può essere iscritto all’Albo degli Avvocati – Elenco Speciale degli Avvocati addetti agli uffici legali – colui che in un ente pubblico strumentale del Comune riveste la carica di Direttore Generale, con attribuzione in capo a lui di ampi poteri di gestione amministrativa.

La risposta al quesito è nei seguenti termini: Per l’iscrizione nell’elenco speciale degli avvocati degli enti pubblici disciplinato dall’art. 23 della L. 247/2012 è necessaria la specifica costituzione presso l’ente di un ufficio legale al quale sia assegnato il professionista con piena indipendenza e autonomia nella trattazione esclusiva e stabile degli affari legali dell’ente stesso. […]

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La Guardia di Finanza formula diversi quesiti in ordine allo svolgimento di attività professionale forense in forma associata, con specifica esclusione della disciplina di svolgimento della professione in forma societaria (sia di persone che di capitali).

In risposta ai quesiti posti, dopo ampia e approfondita discussione, ritiene la Commissione di doversi pronunciare in relazione agli stessi rispettivamente nel modo seguente. 1. L’avvocato ben poteva costituirsi nell’anno 1997 in associazione professionale con altri avvocati ai sensi delle norme sulla società semplice (L. 23 novembre 1939, n. 1815 e art. 2251 c.c.): non […]

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Il COA di Nola chiede di sapere, alla luce della legislazione vigente, ed in particolare degli art.li 12 e 16 del D. Lgs. 93/2001; degli art.li 2, comma 2 e 4 comma 2 del DM 16.8.2016 n. 178 e infine dell’art. 41, comma 6 lettera a della L. 247/2012 se: 1. la data di iscrizione da inserire sul tesserino professionale dell’avvocato integrato sia quella di iscrizione come avvocato stabilito o quella della successiva integrazione nell’Albo Ordinario; 2. sul tesserino dell’avvocato integrato debba essere indicato il titolo originario di provenienza insieme a quello di avvocato; 3. il termine di 5 anni per poter assumere la funzione di dominus nei confronti di un praticante decorra dalla data di iscrizione nella sezione speciale degli Avvocati stabiliti, ovvero dalla data di delibera di integrazione nell’Albo degli Avvocati.

La risposta è nei seguenti termini: Come già rilevato in precedenti pareri di questa commissione (si veda da ultimo il parere n. 44 del 16 marzo 2016), la direttiva sul diritto di stabilimento (Direttiva 98/5/CE recepita in Italia con il D. Lgs. 2 febbraio 2001 n. 96) consente agli avvocati “comunitari” di svolgere stabilmente l’attività […]

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Il COA di Torino formula quesito in merito all’individuazione dell’organo competente a notificare la revoca della sospensione cautelare disposta dal Consiglio distrettuale di disciplina.

Dalla lettera dell’art. 60 della legge n. 247/12 è chiaramente desumibile che, mentre il Consiglio distrettuale di disciplina è competente ad adottare, modificare o revocare il provvedimento di sospensione cautelare, il COA resta competente per l’esecuzione del medesimo provvedimento. Coerentemente con tale riparto di competenze, l’art. 61 prevede, al settimo comma, che il C.D.D. dia […]

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