La mancata indicazione delle generalità dell’incolpato, altrimenti individuato, non è motivo di nullità del capo di incolpazione

Non è motivo di nullità del capo di incolpazione la mancata indicazione delle generalità dell’incolpato (nella specie, luogo e data di nascita), se la stessa abbia comunque raggiunto lo scopo e il professionista ben individuato abbia potuto svolgere le sue difese. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Merli), sentenza del 27 dicembre 2018, n. 209

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Il procedimento disciplinare avanti al Consiglio territoriale è sì amministrativo, ma non ha un termine massimo di durata (a pena di nullità)

Il procedimento disciplinare di primo grado ha sì natura amministrativa, ma speciale, in quanto disciplinato specificamente dalle norme di cui agli artt. 38, 45-50 del RDL n. 1578/1933 e dagli artt. 47-51 del R.D. n. 37/1934 (ratione temporis applicabili), che non contengono termini perentori per l’inizio, lo svolgimento e la definizione del procedimento stesso davanti […]

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La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare la rilevanza delle prove

Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il […]

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Il CNF esercita legittimamente la propria funzione giurisdizionale anche in assenza di una sezione disciplinare

La mancata costituzione di un’apposita sezione disciplinare all’interno del Consiglio nazionale forense ex art. 61, comma 1, L. n. 247/2012 non incide sulla natura giurisdizionale dei suoi poteri, né sull’imparzialità e sull’autonomia dell’organo giudicante, le quali sono comunque assicurate dalla sua composizione collegiale e dalla natura elettiva dei suoi componenti. Corte di Cassazione (pres. Spirito, […]

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Costituzionalmente legittima la coesistenza in capo al CNF di funzioni giurisdizionali e amministrative

In tema di giudizi disciplinari innanzi al Consiglio nazionale forense, i quali hanno natura giurisdizionale, in quanto si svolgono dinanzi ad un giudice speciale istituito dall’art. 21 del d.lgs.lt. n. 382 del 1944 (tuttora operante, giusta la previsione della VI disposizione transitoria della Costituzione), la spettanza al Consiglio – in attesa della costituzione, al suo […]

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Il CNF esercita legittimamente la propria funzione giurisdizionale anche in assenza di una sezione disciplinare

In tema di giudizi disciplinari innanzi al Consiglio nazionale forense, i quali hanno natura giurisdizionale, in quanto si svolgono dinanzi ad un giudice speciale istituito dall’art. 21 del d.lgs. Lt. n. 382 del 1944 (tuttora operante, giusta la previsione della VI disposizione transitoria della Costituzione), la spettanza al Consiglio – in attesa della costituzione, al […]

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L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza

In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, con relativo onere a carico di chi intenda addurla, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 26 cdf (già art. 38 codice previgente) il difensore di fiducia o d’ufficio che non partecipi all’udienza né nomini un proprio sostituto processuale o di udienza, a […]

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Inammissibile il ricorso al CNF per la declaratoria di decadenza o inefficacia della sospensione cautelare

Il potere di deliberazione in ordine alla sopravvenuta inefficacia della misura cautelare a sensi dell’art. 60 4° co. L. n. 247/2012 spetta all’organo disciplinare funzionalmente competente ad irrogarla ex art. 50 L. n. 247/2012 e quindi al C.D.D. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Picchioni), sentenza del 18 dicembre 2018, n. 205

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