L’avvocato sospeso (radiato o cancellato) non può impugnare in proprio al CNF

L’avvocato sottoposto a sospensione cautelare dall’esercizio della professione è privo dello “ius postulandi”; pertanto, in considerazione della natura impugnatoria del ricorso al Consiglio nazionale forense avverso la decisione emessa dal locale Consiglio dell’ordine, tale atto è inammissibile ove personalmente proposto dall’avvocato sospeso. (Rigetta, Cons. Naz. Forense Roma, 30 Maggio 2007) Cassazione Civile, sez. Unite, 08 […]

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Procedimento disciplinare: il provvedimento di archiviazione del COA non è impugnabile al CNF

Il provvedimento di archiviazione emesso dal Consiglio dell’Ordine territoriale, non è suscettibile di impugnazione, posto che – in materia disciplinare – l’impugnazione è consentita avverso le decisioni che concludono un procedimento disciplinare e legittimati a proporla, ai sensi dell’art. 50 R.D.L. n. 1578/33, sono, in via esclusiva, l’iscritto contro cui si procede ed il Procuratore […]

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Tempi e modalità per la riassunzione del giudizio davanti al CNF cui rinvii la Cassazione

La riassunzione del giudizio disciplinare davanti al Consiglio nazionale forense a seguito di sentenza di cassazione con rinvio deve essere compiuta secondo il disposto dell’art. 392 cod. proc. civ., con la conseguenza che l’eventuale riassunzione disposta d’ufficio dal medesimo Consiglio è inammissibile e non impedisce l’estinzione del processo ai sensi dell’art. 393 cod. proc. civ. […]

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Il potere disciplinare spetta al Consiglio dell’Ordine e non al suo solo Presidente

Le sanzioni disciplinari, anche le più lievi come l’avvertimento, possono essere inflitte dal Consiglio dell’Ordine e non già dal suo solo presidente, e pur sempre dopo lo svolgimento di un regolare procedimento disciplinare nel rispetto della legge, dei diritti dell’incolpato e della difesa, a pena di nullità del provvedimento altrimenti emanato. Consiglio Nazionale Forense (Pres. […]

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Procedimento disciplinare ed obbligo di astensione

L’art. 51, n. 4, cod.proc.civ., che, per effetto della disposizione dell’art. 2, primo comma, del d.lgs. C.p.S. 28 maggio 1947, n. 597, trova applicazione nel procedimento disciplinare a carico degli avvocati innanzi al Consiglio dell’Ordine, prevede l’obbligo di astensione solo per colui che, nella stessa causa da giudicare, abbia già deposto come testimone. (Alla stregua […]

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Procedimento disciplinare e principio dell’invariabilità del collegio giudicante

Il principio dell’invariabilità del collegio giudicante, che costituisce una caratteristica essenziale di ogni procedimento giurisdizionale e di ogni decisione giudiziaria, è applicabile nel procedimento disciplinare a carico degli avvocati dinanzi al Consiglio Nazionale Forense (organo giurisdizionale), mentre non può essere esteso al procedimento amministrativo, dinanzi al Consiglio dell’Ordine locale, considerate la natura amministrativa (non giurisdizionale) […]

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Il diritto di difesa prevale sull’obbligo di rispondere alla richiesta di chiarimenti del COA

Non costituisce illecito deontologico sanzionato dell’art. 24 c.d.f., secondo capoverso, la mancata risposta dell’avvocato alla richiesta del C.d.O. di chiarimenti, notizie o adempimenti in relazione a un esposto presentato, per fatti disciplinarmente rilevanti, nei confronti dello stesso iscritto. Invero, una fase preliminare del procedimento disciplinare – anche in virtù della lettera dell’art. 47 del r.d. […]

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Il dies a quo prescrizionale nel caso di condotta illecita protratta nel tempo

In materia di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, in presenza di una condotta illecita protratta nel tempo la prescrizione – che può essere eccepita per la prima volta anche in sede di giudizio di legittimità – decorre dalla data di cessazione dell’illecito. (Rigetta, Cons. Naz. Forense Roma, 22 dicembre 2007) Ordinanza Cassazione Civile, sez. […]

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La delibera con cui il COA dispone l’apertura del procedimento disciplinare non è impugnabile al CNF

La deliberazione dei COA territoriali che dispone l’apertura del procedimento non è immediatamente impugnabile innanzi al CNF, attesa la sua natura di atto endoprocedimentale, inidoneo -in quanto tale- ad incidere su alcuna situazione giuridica soggettiva dell’iscritto e quindi non riconducibile all’elenco tassativo degli atti scrutinabili dal Consiglio Nazionale in materia disciplinare, ovverosia le sole decisioni […]

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