L’interruzione della prescrizione dell’azione disciplinare comporta il decorso di un nuovo periodo di prescrizione. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Salazar), sentenza del 10 aprile 2013, n. 49
L’interruzione della prescrizione dell’azione disciplinare comporta il decorso di un nuovo periodo di prescrizione. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Salazar), sentenza del 10 aprile 2013, n. 49
Non costituisce causa di astensione o ricusazione (artt. 51 e 52 cpc) la mera circostanza che il Consigliere dell’Ordine assista, in giudizi civili o penali, soggetti aventi posizioni processuali contrapposte a quelle di persone patrocinate dall’incolpato. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Salazar), sentenza del 10 aprile 2013, n. 49
Il procedimento disciplinare davanti al COA ha natura amministrativa, sicché le relative comunicazioni ove fatte direttamente all’interessato anziché al suo difensore non comportano alcuna nullità, giacché consento comunque all’incolpato di esercitare pienamente il diritto di difesa (Nel caso di specie, l’incolpato lamentava la mancata notifica della delibera di riassunzione ad uno dei due difensori, nominato […]
E’ manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 45 e ss. RDL n. 1578/1933 (ratione temporis applicabili) nella parte in cui non prevedono la possibilità del c.d. patteggiamento della pena in sede disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Salazar), sentenza del 10 aprile 2013, n. 49
La sentenza penale di condanna, divenuta definitiva ex art. 653 c.p.p., ha efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare quanto all’accertamento della sussistenza del fatto, della sua illiceità penale e all’affermazione che l’incolpato lo ha commesso. E’ pertanto inammissibile la prova testimoniale che fosse diretta a contrastare l’efficacia di tale giudicato (Nel caso di specie, l’incolpato […]
Il Giudice della Deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, sicché non determina nullità della decisione l’omessa audizione dei testi indicati dall’incolpato, quando risulti che il Consiglio abbia ritenuto le testimonianze insufficienti ai fini del giudizio, per essere il Collegio […]
Il principio di autosufficienza del ricorso è applicabile al procedimento disciplinare davanti al C.N.F., sicché il ricorrente che lamenti la mancata ammissione di una prova testimoniale da parte del Consiglio territoriale ha l’onere di indicare specificatamente, a pena di inammissibilità, le circostanze che formano oggetto della prova al fine di consentire il controllo della decisività […]
La sentenza penale che dichiari la prescrizione del reato non spiega, di per sè, alcuna automatica efficacia ai fini della responsabilità disciplinare dell’incolpato (Nel caso di specie, il COA aveva sanzionato disciplinarmente l’incolpato anche con riferimento al capo di imputazione per il quale il Tribunale penale aveva dichiarato la prescrizione del reato. Il professionista proponeva […]
La deliberazione dei COA territoriali che dispone l’apertura del procedimento disciplinare non è immediatamente impugnabile innanzi al CNF, attesa la sua natura di atto endoprocedimentale, inidoneo -in quanto tale- ad incidere su alcuna situazione giuridica soggettiva dell’iscritto e quindi non riconducibile all’elenco tassativo degli atti scrutinabili dal Consiglio Nazionale in materia disciplinare, ovverosia le sole […]
Il termine di quindici giorni fissato dall’art. 50 R.D.L. 1578/33 (ratione temporis applicabile) per il deposito o la notifica della decisione disciplinare del C.d.O., non ha natura perentoria e la sua violazione non determina la nullità del provvedimento adottato. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Tacchini), sentenza del 10 aprile 2013, n. 48 NOTA: […]