Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Omesso adempimento accordo sottoscritto – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che dopo aver sottoscritto con un ex collega di studio un accordo con il quale si riconosceva debitore di somme dovute per prestazioni professionali, non onori l’impegno assunto e si opponga alla legittima richiesta con motivazioni che stridono insanabilmente con l’accordo sottoscritto. (Rigetta il ricorso avverso decisione […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di lealtà e probità – Sottoscrizione di atto di causa successiva al deposito in cancelleria – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di lealtà e probità cui il professionista è vincolato sia nei confronti dell’autorità giudiziaria che delle parti processuali e dei loro difensori, l’avvocato che sottoscriva gli atti di causa (pignoramento e citazione) dopo la notificazione e dopo il deposito in cancelleria. (Nella specie è […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Responsabilità disciplinare – Assenza di dolo e colpa – Irrilevanza.

Per la imputabilità della infrazione disciplinare non è necessaria la consapevolezza dell’illegittimità della condotta (dolo o colpa), essendo sufficiente la volontarietà dell’azione che ha dato luogo al compimento di un atto deontologicamente scorretto, a prescindere dall’eventuale finalità dell’azione violativa della condotta. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Milano, 6 maggio 2004) Consiglio Nazionale Forense […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di correttezza e probità – Rapporti con la parte assistita – Rapporti con il C.d.O. – Omessa comunicazione dell’accordo transattivo concluso – Trattenimento somme di spettanza del cliente – Firma falsa su quietanza e assegno – Produzione di documenti falsi a propria difesa – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che non comunichi alla parte assistita l’intervenuto accordo transattivo, trattenga somme di spettanza del cliente apponendo le firme false sulla quietanza e sugli assegni incassati e che produca al C.d.O. un documento non veritiero a propria difesa. (Nella specie è stata confermata la sanzione della sospensione per […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione disciplinare – Motivazione sintetica ma congrua – Validità.

E’ valida la decisione disciplinare che abbia una motivazione, se pur sintetica, congrua e corretta tale da far individuare l’iter logico seguito dall’organo giudicante, senza che sia necessario a tal fine un particolareggiato esame e una specifica confutazione di tutte le questioni sollevate, né una precisa esposizione di tutte le fonti di prova. (Rigetta il […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Dovere di informazione – Dovere di diligenza – Omessa comunicazione formale al cliente dell’avvenuta condanna – Illecito deontologico – Ipotesi di insussistenza.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che ometta di comunicare al cliente l’esito della sentenza di condanna, facendolo, peraltro, decadere dal diritto di impugnazione. (Nella specie è stato assolto il professionista in quanto il cliente era ben edotto della condanna penale, perché presente in udienza al momento della lettura del dispositivo, ed egli […]

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Avvocato – Tenuta albi – Dipendente pubblico in regime di part-time – Incompatibilità con l’iscrizione all’albo – Legge n. 339/2003 – Obbligo di scelta.

La legge numero 339/2003, recante norme in materia di incompatibilità dell’esercizio della professione di avvocato ha escluso alla professione forense l’applicabilità dell’articolo 56 e 56 bis l. n. 662/1996 che prevedeva la possibilità di iscrizione all’albo professionale del dipendente pubblico in regime di part-time. Pertanto, a decorrere dal 2 dicembre 2003, i dipendenti pubblici in […]

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Avvocato – Tenuta albi – Iscrizione – Dipendente pubblico – Incompatibilità – Rimozione della causa di incompatibilità – Diritto all’iscrizione.

Ha diritto all’iscrizione l’avvocato, dipendente pubblico, che abbia rimosso la causa di incompatibilità secondo la normativa vigente. (Accoglie il ricorso avverso decisione C.d.O. di Sassari, 12 dicembre 2003). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. CRICRI’, rel. MORGESE), sentenza del 11 luglio 2005, n. 94

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Avvocato – Tenuta albi – Praticante – Cancellazione dal registro dei praticanti – Ricorso al C.N.F. – Ricorso proposto personalmente – Inammissibilità.

E’ inammissibile il ricorso al C.N.F. presentato personalmente dall’interessato che sia privo dello jus postulandi, ex art. 60 r.d. n. 37/1934, perché non iscritto all’albo professionale e non risulti assistito da un legale abilitato al patrocinio davanti le giurisdizioni superiori. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Catania, 15 febbraio 2005). Consiglio Nazionale Forense […]

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Avvocato – Tenuta albi – Praticante – Cancellazione dal registro dei praticanti – Ricorso al C.N.F. – Ricorso proposto personalmente – Inammissibilità.

E’ inammissibile il ricorso al C.N.F. presentato personalmente dall’interessato che sia privo dello jus postulandi, ex art. 60 r.d. n. 37/1934, perché non iscritto all’albo professionale e non risulti assistito da un legale abilitato al patrocinio davanti le giurisdizioni superiori. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Milano, 18 novembre 2004). Consiglio Nazionale Forense […]

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