Patto di quota lite e compenso sproporzionato

In tema di accordi sulla definizione del compenso (art. 25 cdf), il patto di quota lite -quand’anche lecito perché stipulato nel periodo intermedio(1)- non può comunque derogare al divieto deontologico ex art. 29 co. 4 cdf di richiedere compensi manifestamente sproporzionati in relazione all’attività svolta(2). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Napoli), sentenza n. […]

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Omessa (o tardiva) fatturazione di compensi percepiti: l’individuazione del dies a quo prescrizionale

L’avvocato ha l’obbligo, sanzionato dagli artt. 16 e 29 codice deontologico, di emettere fattura tempestivamente e contestualmente alla riscossione dei compensi, restando irrilevante l’eventuale ritardo nell’adempimento in parola, non preso in considerazione dal codice deontologico. In particolare, la violazione di tale obbligo costituisce illecito permanente, sicché la decorrenza del termine prescrizionale ha inizio dalla cessazione […]

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Espressioni sconvenienti ed offensive: illecite anche quelle pronunciate nella dimensione non professionale ovvero della vita privata

L’avvocato ha il dovere di comportarsi, in ogni situazione (quindi anche nella dimensione privata e non propriamente nell’espletamento dell’attività forense), con la dignità e con il decoro imposti dalla funzione che l’avvocatura svolge nella giurisdizione, Conseguentemente, il “Divieto di uso di espressioni offensive o sconvenienti” (art. 52 cdf), ancorché collocato nel Titolo IV dedicato ai […]

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La rilevanza deontologica della negligenza professionale nel caso di difesa in proprio

La negligenza professionale ha rilievo disciplinare, quantomeno per violazione del dovere di competenza (art. 14 cdf), anche nel caso in cui il difensore rappresenti se stesso, posto che il valore protetto dalla norma deontologica è sempre quello della tutela del decoro e dignità della professione forense (art. 9 cdf). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, […]

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La rilevanza deontologica dei mancati pagamenti non è limitata all’inadempimento contrattuale

La violazione deontologica di cui all’art. 64 cdf non riguarda soltanto le obbligazioni “assunte” ex contractu ma anche quelle risarcitorie ovvero ex delicto, giacché scopo della norma è quello di tutelare l’affidamento dei terzi nella capacità dell’avvocato al rispetto dei propri doveri e la negativa pubblicità che deriva dall’inadempimento si riflette sulla reputazione del professionista […]

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Procedimento disciplinare: la sostituzione di un consigliere titolare con un consigliere diverso da un supplente della medesima sezione CDD

In tema di procedimento disciplinare, in ogni ipotesi di sostituzione di membri titolari della Sezione CDD non si fa luogo alla nomina di nuovi membri supplenti all’interno della Sezione se non dopo aver esaurito il numero dei componenti già designati quali supplenti (art. 20 co. 2 Reg. CNF n. 2/2014). Tuttavia, la violazione di tale […]

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[importante] La mancata citazione al dibattimento dell’esponente rende inutilizzabile l’esposto, ma non l’eventuale documentazione allegata allo stesso

Ai sensi dell’art. 59 co. 6 lett. g L. n. 247/2012 sono utilizzabili per la decisione:1) le dichiarazioni e i documenti provenienti dall’incolpato, gli atti formati e i documenti acquisiti nel corso della fase istruttoria e del dibattimento (conformemente, art. 23, lett. a e b Reg. CNF n. 2/2014)2) gli esposti e le segnalazioni inerenti […]

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