L’applicazione della pena su richiesta non ha cittadinanza nel procedimento disciplinare

L’istituto penalistico del c.d patteggiamento è estraneo al procedimento disciplinare, per mancanza di qualsiasi previsione normativa e per impossibilità di un’eventuale applicazione analogica (Nel caso di specie, durante il procedimento disciplinare, l’incolpato aveva richiesto, con e-mail indirizzata al proprio COA, che gli fosse applicata la sanzione della censura sulla base delle regole del patteggiamento della […]

Read More &#8594

Il principio di autosufficienza del ricorso non si applica all’impugnazione avanti al CNF

Sulla base di un recente orientamento espresso dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, il cd principio di autosufficienza del ricorso non si applica all’impugnazione proposta dinanzi al Consiglio Nazionale Forense, il quale può pertanto prendere in esame, nella sua interezza, la documentazione prodotta nel corso del procedimento, giacché se è vero che i motivi […]

Read More &#8594

Inadempimento al mandato professionale e false rassicurazioni al cliente

L’avvocato che, pur continuando ad assicurare il cliente dell’avvenuta instaurazione del giudizio e dell’imminenza della sua positiva conclusione, non vi abbia in realtà dato seguito, pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante sotto il duplice profilo dell’art. 38 (inadempimento del mandato, sotto la specie del mancato compimento dell’atto iniziale, con rilevante e non scusabile trascuratezza […]

Read More &#8594

L’oggetto di valutazione nel procedimento disciplinare è il comportamento complessivo dell’incolpato

In ossequio al principio enunciato dall’art. 3 del codice deontologico forense, nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, che non potrà se non essere l’unica nell’ambito dello stesso procedimento, nonostante siano […]

Read More &#8594

Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza ed addirittura assenza […]

Read More &#8594

Competenza territoriale e criterio della prevenzione

Ai sensi degli artt. 38 l.p.f. e 47 reg. att., la competenza è attribuita al Consiglio dell’Ordine che per primo abbia dato inizio al procedimento disciplinare; tale inizio è stabilito dalla data della comunicazione all’interessato e al P.M. dell’apertura del procedimento, con la formulazione del capo di incolpazione e del relativo addebito. Consiglio Nazionale Forense […]

Read More &#8594

Procedimento disciplinare e condanna alle spese

L’art. 91 c.p.c. contiene una disposizione di portata e carattere generali applicabili ad ogni genere di giudizio, ivi compreso quello dinanzi al Consiglio Nazionale Forense (Nel caso di specie, all’annullamento del provvedimento impugnato non conseguiva tuttavia la condanna alle spese del COA, che non aveva resistito al gravame né svolto alcuna difesa nel procedimento). Consiglio […]

Read More &#8594

Annullamento del rigetto dell’iscrizione all’albo e successiva competenza all’iscrizione stessa

Nel caso di annullamento, da parte del CNF, del provvedimento di rigetto della domanda di iscrizione all’albo professionale, all’iscrizione stessa provvede il competente Consiglio dell’Ordine (con ogni eventuale, conseguente determinazione anche in punto di decorrenza degli effetti della iscrizione), non potendosi il CNF surrogare nell’assunzione della relativa delibera, avente valore costitutivo. Consiglio Nazionale Forense (pres. […]

Read More &#8594

La competenza territoriale del COA non muta per ragioni di connessione

Nel procedimento disciplinare nei confronti degli avvocati, ai fini della determinazione della competenza territoriale, non può farsi luogo all’applicazione delle norme in tema di modifica della competenza per ragioni di connessione (artt. 40 cpc e 45 cpp). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Borsacchi), sentenza del 18 marzo 2014, n. 22 NOTA: In senso […]

Read More &#8594

Competenza territoriale e criterio della prevenzione

In tema di competenza disciplinare, il principio della prevenzione opera, e può operare, solo in presenza dei presupposti che radicano la competenza e che, come si evince chiaramente dal dettato dell’art. 38 RDL n. 1578/1933 (ora, art. 51 L. n. 247/2012), si ancorano a due criteri: a quello dell’Albo in cui l’avvocato risulta iscritto e a […]

Read More &#8594