L’avvocato può determinare il compenso parametrandolo ai risultati perseguiti (art. 45 c.d.f., ora 25 ncdf), fermo restando che, nell’interesse del cliente, tale compenso deve essere comunque sempre proporzionato all’attività svolta: siffatta proporzione rimane l’essenza comportamentale richiesta all’avvocato, indipendentemente dalle modalità di determinazione del suo compenso. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Morlino, rel. Borsacchi), sentenza del […]