La mancata indicazione dei termini e dell’autorità alla quale ricorrere

La mancata indicazione dei termini e dell’autorità alla quale ricorrere costituisce violazione dell’art. 3 L. 241/90, la quale tuttavia non comporta la nullità dell’atto, bensì comporta semmai la concessione del beneficio della rimessione in termini, qualora il ricorso sia proposto tardivamente ovvero dinanzi ad autorità non competente (Nel caso di specie, rilevato che, ciononostante, il […]

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Il nuovo codice deontologico può applicarsi retroattivamente

Le norme contenute nel codice deontologico si applicano anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se più favorevoli per l’incolpato (Nel caso di specie, con sentenza CNF n. 202/2013 emanata in base della vecchia disciplina codicistica, il professionista era stato sanzionato con la cancellazione dall’albo per un illecito che il nuovo […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza […]

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Inammissibile l’impugnazione al CNF proposta a mezzo difensore non cassazionista o privo di procura speciale

Nel giudizio dinanzi al CNF, l’incolpato può difendersi personalmente, purché iscritto nell’albo professionale ed in possesso dello ius postulandi, ovvero farsi assistere da altro avvocato, purché iscritto all’Albo dei patrocinanti davanti alle Giurisdizioni Superiori e munito di mandato speciale antecedente alla proposizione del ricorso, non operando nella fattispecie la sanatoria e/o ratifica ex art. 182, […]

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Il COA di Napoli formula il seguente quesito: “se la locuzione richiamata dall’articolo 22, comma IV, L. 247/2012, possa essere interpretata computando, nella determinazione dello spazio temporale del terzo anno, i 12 mesi dello stesso (dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2016), onde evitare discriminazioni e disuguaglianze tra avvocati che nello stesso anno maturino il requisito.”

La risposta è nei seguenti termini. L’articolo 22, c. IV, della L. n. 247/2012 dispone che “possono altresì chiedere l’iscrizione coloro che maturino i requisiti secondo la previgente normativa entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge”. La disposizione va interpretata alla luce dell’articolo 155 cpc, ai sensi del quale per […]

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Il COA di Vercelli chiede se sia possibile procedere all’iscrizione di un avvocato nell’albo speciale degli avvocati della P.A. a fronte della sua assunzione presso una società per azioni a partecipazione pubblica come la “[ALPHA] S.p.A”, avente personalità giuridica privata.

La risposta al quesito è nei seguenti termini. L’iscrizione degli avvocati degli Uffici legali specificamente istituiti presso gli enti pubblici, anche se trasformati in persone giuridiche di diritto privato, nell’elenco speciale annesso all’albo, è disciplinata dall’articolo 23 della L.P., non applicabile al caso in esame. Secondo quanto si ricava dal quesito, infatti, la “[ALPHA] S.p.A.” […]

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Il COA di Trapani formula un quesito in merito alla possibilità, per il Consiglio dell’Ordine, di riconoscere il periodo di tirocinio presso gli uffici giudiziari ai sensi dell’art. 73 del DL n. 69/13 ai fini del compimento di un anno di pratica forense, fermo restando l’obbligo di svolgimento di un semestre ulteriore di tirocinio presso lo studio di un avvocato. In particolare, il COA di Trapani chiede di sapere quale sia l’orientamento consolidato della Commissione sul punto, specie alla luce del contrasto tra i pareri n. 106 e 110 del 2014.

La Commissione si riporta, a tal fine, al proprio parere n. 110/2014 che, per maggiore comodità, si trascrive integralmente: Quesito n. 441, COA di Ferrara, Rel. Cons. Merli Parere 10 dicembre 2014, n. 110 Il COA di Ferrara chiede di sapere, in primo luogo, se sia possibile riconoscere al praticante che ha svolto, implicitamente con […]

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Incensurabile in Cassazione l’adeguatezza della sanzione disciplinare inflitta

In tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il potere di applicare la sanzione adeguata alla gravità ed alla natura dell’offesa arrecata al prestigio dell’ordine professionale è riservato agli organi disciplinari; pertanto, la determinazione della sanzione inflitta all’incolpato dal Consiglio Nazionale Forense non è censurabile in sede di legittimità, salvo il caso di assenza […]

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Il sindacato disciplinare del CNF in sede di impugnazione

Il giudizio disciplinare di fronte al CNF non è limitato alla verifica della legittimità del provvedimento impugnato, ma è esteso anche al merito, sicché nulla impedisce al CNF di prendere in esame, nella loro interezza, le risultanze istruttorie rilevanti ai fini della decisione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Salazar), sentenza del 13 marzo […]

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