L’omessa fatturazione di compensi percepiti

L’omessa fatturazione di compensi percepiti costituisce illecito disciplinare ai sensi dell’art. 15 codice deontologico (ora, 16 e 29 ncdf). (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della cancellazione). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Borsacchi), sentenza del 11 marzo 2015, n. […]

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L’impegno lavorativo non può costituire legittimo impedimento a comparire all’udienza

L’impedimento del professionista a comparire dinanzi al Consiglio dell’Ordine, nell’ambito di un procedimento disciplinare, non può ritenersi sussistente qualora sia sorretto da motivi generici con riferimento ad ostacoli non documentati; in particolare, qualora l’interessato adduca un impegno di lavoro, è giustificato il rigetto della richiesta di rinvio per essere sentito, posto che l’impegno lavorativo, essendo […]

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Il principio del libero convincimento del giudice vale anche in sede disciplinare

Il giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare conferenza e rilevanza delle prove acquisite nel procedimento conformemente al principio del libero convincimento che si applica anche al giudizio disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Borsacchi), sentenza del 11 marzo 2015, n. 21 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale […]

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La rilevanza istruttoria in sede deontologica delle prove raccolte nel processo penale

Il giudice disciplinare può utilizzare anche ad esclusiva base del proprio convincimento le prove raccolte in un giudizio penale conclusosi con sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione, ferma restando l’autonomia della valutazione sulla rilevanza disciplinare del fatto. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Borsacchi), sentenza del 11 marzo 2015, n. 21 NOTA: […]

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Il codice deontologico attua i valori caratterizzanti la professione di avvocato e garantisce la libertà, la sicurezza e la inviolabilità della difesa

Il codice deontologico forense attua i valori caratterizzanti la professione di avvocato e garantisce la libertà, la sicurezza e la inviolabilità della difesa ed in quanto tale è direttamente interpretabile dalla Corte di Cassazione. La violazione di detto codice rileva, dunque, in sede di legittimità solo quando si colleghi all’incompetenza, all’eccesso di potere o alla […]

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Il termine per la notifica delle sentenze del CNF è ordinatorio

Il termine di 30 giorni previsto dall’art. 56 del R.D.L 27-11-1933 n. 1578 (ratione temporis applicabile) per la notifica all’interessato della decisione del CNF ha natura ordinatoria e non perentoria, e ciò in mancanza di una espressa qualificazione nel senso della perentorietà da parte della legge, né detta qualificazione essendo desumibile dallo scopo di tale […]

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Sanzione disciplinare e assenza di precedenti disciplinari

Ai fini del trattamento sanzionatorio della condotta contestata, il Consiglio territoriale è tenuto ad operare un bilanciamento tra la considerazione di gravità dei fatti addebitati ed i concorrenti criteri di valutazione, quali ad esempio l’assenza di precedenti disciplinari. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Sica), sentenza del 22 dicembre 2014, n. 204 NOTA: In […]

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Lo jus superveniens non si applica alla prescrizione dell’azione disciplinare

In materia di sanzioni disciplinari a carico degli avvocati, l’art. 65, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n.247, nel prevedere, con riferimento alla nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, che le norme contenute nel nuovo codice deontologico si applicano anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se più […]

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