Avvocati stabiliti dalla Romania e abilitazione all’esercizio della professione di Avocat rilasciata da soggetto non legittimato

L’iscrizione nella sezione speciale degli avvocati stabiliti annessa all’albo è subordinata alla iscrizione dell’istante presso la competente organizzazione professionale dello Stato membro di origine (art. 6, co. 2, D.Lgs. n. 96/2001). Con particolar riferimento al titolo di avocat acquisito in Romania, l’autorità competente a cui rivolgersi al fine di verificarne la validità è l’U.N.B.R. – […]

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Il COA di Ancona chiede “se in presenza di istanza di opinamento di una parcella da parte di un avvocato cancellato dall’Albo e non iscritto presso alcun Ordine il COA sia tenuto a rilasciare tale opinamento”.

La risposta è nei seguenti termini: Ai sensi dell’art. 29, lett. b) della L. n. 247/2012 il COA “da pareri sulla liquidazione dei compensi spettanti agli iscritti”. La norma deve interpretarsi nel senso che tale compito può estendersi nei confronti del professionista cancellato dall’Albo e non iscritto, al momento della richiesta, nell’Albo di altro COA. […]

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Il COA di Roma chiede se il termine ultimo per l’iscrizione nell’Albo speciale dei Cassazionisti previsti dalla norma transitoria di cui all’art. 22, c. 4, della L. n. 247/2012, coincida con la scadenza del triennio decorrente dalla data di entrata in vigore della stessa legge (2 febbraio 2013) oppure possa essere esteso al 31 dicembre dell’anno di scadenza, al fine di evitare disparità di trattamento.

La Commissione richiama il proprio parere n. 52/2015, reso a richiesta del COA di Napoli, nel quale si precisa che il termine finale scade nel giorno corrispondente dell’ultimo anno utile (2 febbraio). Il D.L. n. conv. con l. (cd. “milleproroghe”) ha prorogato di un anno detto termine, che è dunque slittato al 2 febbraio 2017. […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino ha formulato il seguente parere: “secondo quanto previsto dall’art. 12 del D.L. 2/2/2001 n.96, l’avvocato stabilito che per almeno 3 anni a decorrere dalla data di iscrizione nella Sezione Speciale dell’Albo degli Avvocati, abbia esercitato in Italia in modo effettivo e regolare la professione con il titolo professionale di origine, è dispensato dalla prova attitudinale e pertanto può iscriversi nell’Albo degli Avvocati ed esercitare la professione con il titolo di avvocato. Il quesito che si pone è se l’avvocato così “integrato” deve conservare, quale anzianità di iscrizione, la data con cui è stato iscritto nella Sezione Speciale dell’Albo (quale Avvocato Stabilito) oppure se deve essere considerata, quale data di iscrizione nell’Albo Ordinario, la delibera con la quale è stato ‘integrato’”.

La risposta è data nei seguenti termini. La direttiva sul diritto di stabilimento (Direttiva 98/5/CE recepita in Italia con il D. Lgs. 2 febbraio 2001 n. 96) consente agli avvocati “comunitari” di svolgere stabilmente l’attività forense in ogni Stato europeo con il proprio titolo professionale di origine. L’avvocato che abbia esercitato in maniera effettiva ed […]

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Il COA di Roma chiede di sapere se “il quinquennio di insegnamento richiesto ai sensi dell’art. 2, punto 3, lettera b) della l. 247/2012 per l’iscrizione dei professori universitari di ruolo nell’Albo degli Avvocati debba decorrere dal momento della nomina oppure se possano essere utilizzati periodi di insegnamento precedenti”.

La Commissione rinvia al proprio precedente parere n. 116/2015, nel quale si precisa che il servizio di insegnamento utile all’iscrizione nell’Albo professionale degli avvocati dei professori universitari di ruolo, ai sensi dell’art. 2 lettera b), della L. n. 247/2012, è quello svolto esclusivamente dopo la nomina in ruolo. Consiglio nazionale forense (rel. Salazar), parere 16 […]

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La contestazione dell’addebito disciplinare non deve necessariamente indicare le norme deontologiche violate

La contestazione disciplinare nei confronti di un avvocato, che sia adeguatamente specifica quanto all’indicazione dei comportamenti addebitati, non richiede nè la precisazione delle fonti di prova da utilizzare nel procedimento disciplinare, nè la individuazione delle precise norme deontologiche che si assumono violate, dato che la predeterminazione e la certezza dell’incolpazione può ricollegarsi a concetti diffusi […]

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Decisione disciplinare: necessaria (e sufficiente) la firma del Presidente e del Segretario in carica al momento della delibera (e non del successivo deposito)

Le decisioni disciplinari devono essere sottoscritte dal presidente e dal segretario che hanno partecipato alla seduta di deliberazione, la cui data risulta nel corpo della decisione, a nulla rilevando l’eventuale cambiamento della composizione del consiglio medesimo al momento della pubblicazione della decisione stessa (In applicazione del principio di cui in massima, la Corte ha cassato […]

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Avvocati stabiliti dalla Romania e abilitazione all’esercizio della professione di Avocat rilasciata da soggetto non legittimato

L’iscrizione nella sezione speciale degli avvocati stabiliti annessa all’albo è subordinata alla iscrizione dell’istante presso la competente organizzazione professionale dello Stato membro di origine (art. 6, co. 2, D.Lgs. n. 96/2001). Con particolar riferimento al titolo di avocat acquisito in Romania, l’autorità competente a cui rivolgersi al fine di verificarne la validità è l’U.N.B.R. – […]

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Procedimento disciplinare e comunicazioni o notifiche a mezzo PEC

Le comunicazioni e notifiche a mezzo PEC possono effettuarsi anche nell’ambito del procedimento disciplinare. Corte di Cassazione (pres. Canzio, rel. Petitti), SS.UU, sentenza n. 22398 del 4 novembre 2016 NOTA: In senso conforme, Corte di Cassazione (pres. Rordorf, rel. Petitti), SS.UU, sentenza n. 6468 del 4 aprile 2016, Corte di Cassazione (pres. Rordorf, rel. Petitti), […]

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